[bglug] Canonical abbandona Kubuntu
Gerardo Qbit
qbit9000@gmail.com
Mar 7 Feb 2012 23:21:34 CET
Sono anch'io un KDEista e della prima ora. Credo che la cosa
importante è che continuino ad esserci distribuzioni che continuino a
credere in KDE. Però non trovo semplice capire quali siano focalizzate
veramente e seriamente su questo DE, come sono talvolta colto dal
dubbio che nello sviluppo di KDE ci sia da correggere qualcosa.
Francamente la mia esperienza con Kubuntu è stata controversa: mai
riuscito ad installarla sul mio portatile dalla 8.04 in avanti mentre
la 7.10 ho dovuto sopprimerla perchè faceva andare la ventola a mille.
Installazione "tranquilla" su un PC desktop e buon feedback da parte
di utenti abituati a Windows, ma alcune "rognette" mi hanno poi
convinto (nel tempo) ad uniformare le mie installazioni KDE su
OpenSuse, distribuzione che uso da più di 8 anni e che sono sempre
riuscito ad installare dove altre fallivano (netbook compresi).
Purtroppo, e qui ritorno al discorso iniziale, le ultime release di
OpenSuse mi hanno procurato qualche fastidio di troppo, che non mi
sarei mai aspettato (non li elenco per non uscire dal topic). Un
momentaneo contraccolpo dell'acquisizione di Novell ? La complessità
di KDE che mette a dura prova i team delle distribuzioni ?
Quanto a Canonical penso che bisogna essere aperti alle novità che
propome, da Unity a Wayland. Vorrei però capire a quale "user
experience" sta mirando. Vedo un mercato già ingolfato tra tablet,
smartphone, cloud e relativi OS chiusi o semi-liberi o già falliti.
Perchè non sento mai una voce entusiasta su Unity ? Da parte mia è
difficile valutare per un motivo molto prosaico: siccome non cambio PC
tanto spesso, non ho una macchina sulla quale possa essere provato "al
meglio". Mi pare però che in Canonical si trovino a un bivio: vogliono
andare oltre il Desktop, ma non si decidono ad abbandonarlo del tutto.
L'impatto visivo di Unity è quello di un sistema da touch screen, non
da classici mouse e tastiera. Ormai il Desktop ha i suoi canoni
fissati (come il cinema, la radio, la tv, l'automobile, la ferrovia),
difficile ribaltarli alla faccia di 3D, 4D e compagnia.
Gerardo.
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