LinuxDay: Scusate il ritardo... (lunghetto)

Alessandro De Zorzi blug@lists.linux.it
Thu, 06 Dec 2001 21:55:10 -0100


Massimo Masson wrote:

> la trattazione era tecnica e condita di vocaboli
> specifici che rischiano di aver reso incomprensibile il discorso per chi non
> ne fosse già a conoscenza (esempio: quando Micky ha detto una cosa tipo
> "killare il demone in sleep",

avevo notato anch'io pero' e' anche vero che fa parte del

> Ah, bravo mauro: sei l'unico (mi pare) che abbia citato le distribuzioni
> come GNU/Linux. Credo sia importante...

a sentire Stallman (almeno quello che io ho inteso)
solo Debian puo' essere citata come GNU/Linux
perche' ne rispetta pienamente la filosofia, le altre distribuzioni
stanno molto attente dal farlo, tipo Suse che nella distribuzione ufficiale
ti preinstalla vmware... e altri software commerciali

> 5) Alessandro: secondo me eri molto emozionato, ma la tua trattazione,
> peraltro ottima, ha riguardato l'argomento per me più interessante di tutti.
> La cultura del free-software va diffusa il più possibile ed al momento sono
> troppo poche le persone che la conoscono.

grazie, il tema era diffcile

> Per te due sole critiche (che non
> vogliono ASSOLUTAMENTE essere offese, anzi, solo spunti di discussione):
> (a) personalmente credo che free-software e costo nullo non siano cose da
> "sposare". Anzi, il modello di business che si appoggia sul free-sw è in
> forte crescita e ritengo che l'unico modo per farlo crescere sempre più sia
> quello di far comprendere al tessuto economico "ordinario" che è un modello
> potenzalmente vincente (per una serie di motivi che noi forse conosciamo e
> che si possono approfondire in altri post) soprattutto per chi fornisce
> servizi a valore aggiunto. (scusate se ho scatenato l'economista che è in
> me. D'altronde, questa è la mia estrazione). D'altronde noi italiani abbiamo
> anche il vantaggio di avere l'apposito vocabolo "libero"!

speravo di essere stato chiaro nel dire che possiamo pagare i programmatori
per il lavoro di progammare, ma non i per i programmi se il modo di venderli
riduce in qualche modo la libertà dell'utente, del suo lavoro, dei suoi dati

> (b) hai usato il termine "hacker" in un senso troppo tecnico senza
> specificarne il significato. Io sento "hacker" e penso a "programmatore
> esperto ed appassionato", tu e gli altri che leggono sicuramente anche. Ma
> in sala, temo si sia sentito "pirata informatico", e credo sia da
> allontanare il più possibile dalla mente dei potenziali utenti Linux
> l'associazione Linux <-> Pirata informatico.

forse hai ragione, l'ho detto solo un paio di volte

> 6) Linux purtroppo è ancora un sistema operativo per appassionati. Windoze
> resta vincente per l'utente non appassionato del computer ma di quello che
> con il computer può fare.

questa è la realtà, non la verità
questo è quello che "siamo" indotti a pensare
inzia a spiegare a uno StarOffice e a un altro word
a due persone che non hanno mai usato il PC

poi spiega a quello che usa Word che per impostare pagina
deve andare su "file" e non su "formato" e che per l'anteprima
deve andare su "file" e non su "visualizza" e che per inserire
una tabella deve andare su "tabella>iserisci" e non su "inserisci"

queste cose le ho notate una volta iniziato a usare SO
prima e' come essere drogato, fai le cose piu' stupide e credi
che siano le cose piu' semplici e sia l'unico modo per fArlo
---
vediamo quando

> Nel senso che tuttora, mi pare, con linux si debba
> procedere ad una consistente opera di istruzione/documentazione per
> raggiungere l'obiettivo che ci si pone.

obiettivo?

> Non che la difficoltà di fare le
> cose (almeno alcune, le basilari... ;) ) sia eccessiva, ma va dedicato tempo
> ed attenzione e vanno imparate le strade giuste per farlo. Credo che
> l'utente di basso livello (al quale ritengo non interessi molto il nome del
> computer e del sistema operativo che usa)

ma neanche delle cose che mangia o con cui si veste
o delle persone che muoiono di fame o dei bambini torturati
e di mole altre cose

> interessi attaccare il cavo della
> macchina fotografica digitale, vedere la finestrella che si apre da sola, e
> mandare le foto del gatto di casa all'amico in australia. Questo purtroppo è
> ancora troppo complicato per una diffusione estesa del sistema. Sarebbe
> molto più facile se almeno i piccì che vengono venduti avessero
> preinstallato il SO... (Bill regala win alle scuole apposta...)

regala...

> 7) Non dal linux day in particolare ma da quello che sto imparando al
> momento: GNU/Linux è un sistema operativo veramente notevole, con dei
> concetti portanti che mi appaiono molto più solidi e sofisticati di altre
> cose che mi è capitato di vedere... mi piace proprio (pur essendo la curva
> di apprendimento molto molto piatta... )
>
> Conclusioni:
> 1) scusate se vi ho tediato con queste mie considerazioni

e' stato un interessante punto di vista

> 2) bisogna organizzare qualche incontro più "informale" in modo da poter
> chiacchierare in libertà

pizza prossimamente

> 3) bravi a tuttti :)
> 4) e vissero felici e contenti... :)
>
> Massimo
>

ciao LotaBi