Linux e Istituto Calvi di Belluno

Mauro Barattin mbarattin@libero.it
Lun 19 Lug 2004 15:07:20 CEST


> PS. Ora mi piacerebbe sapere nei dettagli quali sono le richieste della 
> scuola in tutto questo e che tipo di intervento si aspettano da noi... 
 
Quanto segue è quello che ho capito circa le richieste dell'istituto Calvi 
nonchè le modalità dell'eventuale intervento. Prego William e Alberto di  
smentirmi clamorosamente qualora io abbia capito fischi per fiaschi. 
Il vicepreside Correnti ha chiaramente specificato che il personale della scuola 
è completamente autonomo per quanto riguarda la gestione di client e server 
con sistema operativo Windows. Tra l'altro la scuola, nell'ottica di implementare 
i servizi (o quantomeno una parte di essi) che ho elencato in una mia  
precedente mail, ha già "testato" Windows 2003 Server. L'alternativa  
di installare Linux non deriva da una qualche esperienza 
diretta dei personale del Calvi, ma perchè si sono informati e sono venuti a 
conoscenza di realtà nelle quali questo sistema operativo è stato utilizzato 
con successo.  
Ora l'introduzione di Linux dovrebbe riguardare in primis il server, 
ma il progetto dovrebbe essere esteso anche alla parte client, realizzando 
un dual boot sulle macchine di una delle quattro aule di informatica, per consentire 
agli studenti di provare ed imparare questo sistema operativo. Questa seconda 
parte è, a mio avviso, quella su cui si dovrebbe impegnare un LUG. 
Ma veniamo al dunque. Il sig. Correnti ha proposto che la configurazione del 
server (autenticazione utenti, posta, web,...) venga da noi realizzata con  
l'affiancamento di personale della scuola, il quale dovrebbe imparare a configurare 
e gestire il server. Per quanto concerne invece la parte client, ci sarebbe da spiagare 
come fare una installazione in dual boot con Windows, per cui non mi pare che ci 
siano particolari problemi a realizzarla.  
Che mi risulti, fino ad ora nessuno ha promesso niente a qualcuno, anche se c'è 
stata la disponibilità di qualcuno di noi a dare una mano qualora si  dovesse  
fare qualcosa. Ho personalmente valutato le problematiche 
esposte in ML, in particolare da Licia, legate in particolare alla necessità di fissare dei  
paletti circa  le attività che un LUG può e deve supportare, ma anche il rapporto 
con le realtà commerciali che operano nel settore. Ora il "problema" è che il Calvi ci 
chiede a tutti gli effetti un server "chiavi in mano", la cui realizzazione ci verrebbe 
completamente delegata. Questo progetto è importante per la diffusione di Linux, 
ma la modalità di realizzazione del tipo "fate voi ed io intanto guardo e imparo" 
probabilmente dovrebbe essere sostituita con un "voi ci insegnate come fare e noi 
facciamo". Alla fine i risultati si ottengono comunque, ma nella seconda ipotesi 
chiaramente i tempi sono molto più lunghi. Il dubbio è quanto il personale della 
scuola abbia il tempo e la voglia di studiarsi ed imparare un altro sistema operativo. 
Per concludere vorrei capire cosa ne pensate, in modo tale da dare delle risposte  
precise al sig. Correnti. Faccio un ipotesi: se alla scuola andasse qualcosa del tipo, 
come ha detto Licia, "loro si rendono protagonisti del processo di costituzione 
della loro rete e della loro aula e noi li supportiamo nei modi possibili", sareste 
d'accordo a supportare l'iniziativa? 
 
ciao, 
Mauro 
 



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