Linux e Istituto Calvi di Belluno

Lun 19 Lug 2004 21:31:35 CEST

On Mon, 19 Jul 2004 15:07:20 +0200
"Mauro Barattin" <mbarattin@libero.it> wrote:

> Quanto segue è quello che ho capito circa le richieste dell'istituto
> Calvi nonchè le modalità dell'eventuale intervento. Prego William e
> Alberto di  smentirmi clamorosamente qualora io abbia capito fischi
> per fiaschi. 
[...]
> Ma veniamo al dunque. Il sig. Correnti ha proposto che la
> configurazione del server (autenticazione utenti, posta, web,...)
> venga da noi realizzata con  l'affiancamento di personale della
> scuola, il quale dovrebbe imparare a configurare e gestire il server.
[...]
> Ora il "problema" è che il Calvi
> ci chiede a tutti gli effetti un server "chiavi in mano", la cui
> realizzazione ci verrebbe completamente delegata.

Magari ho capito male io, ma mi pareva che il prof. Correnti chiedesse
una sorta di "corso accelerato" per lui e altri tre insegnanti, durante
il quale far lavorare _loro_ su una piccola LAN di test creata ad hoc
_da loro_ con la nostra assistenza.
Lo scopo sarebbe metterli in grado di effettuare da soli l'installazione
e la configurazione di un sistema GNU/Linux sul server di produzione,
oltre che in dual-boot nelle aule.
Anch'io avrei piuttosto consigliato di rivolgersi ad un professionista
per la progettazione e l'installazione, ma il prof. Correnti ha
esplicitamente escluso questa ipotesi: o riescono ad essere autonomi
nella messa in opera e nella gestione di macchine Linux, oppure si
tengono Win2003.
Qualsiasi compenso monetario è stato esplicitamente escluso.
Questo è quello che ho capito io; magari William ha capito un'altra cosa
ancora :)

Il mio pensiero è che questa sia una grande opportunità per farsi
conoscere. Inoltre introdurre Linux in una scuola è un ottimo mezzo per
incrementare la diffusione del sofware libero.
Una volta messe in chiaro le aspettative della scuola direi che la cosa
è senz'altro da fare, se riusciamo ad organizzarci compatibilmente con i
nostri impegni (io per settembre spero di aver trovato uno straccio di
lavoro...).

Ciao

Alberto

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