target, eventi, associazione...

[eiwco@tin.it]

Aggiungo una voce fuori dal coro, per dire il mio parere sulla questione
dell'impatto di una associazione sulla diffusione di argomenti di carattere
informatico, dopo aver precisato che ho assistito ad alcuni degli eventi
organizzati dal blug, traendone sempre un'ottima impressione per il loro
taglio molto concreto e professionale (al punto che ho linuxizzato con soddisfazione
il mio
PC casalingo ).
Pensando al caso aziendale, sono emersi ultimamente alcuni indicatori secondo
i quali l'informatizzazione massiccia (e molto costosa) dell'azienda italiana
verificatasi
negli ultimi 10 anni ha solo parzialmente soddisfatto gli utenti ; la motivazione
alla base di questo è stata indicata nella difficoltà di interazione con
i sistemi, nelle loro logiche di funzionamento spesso complicate ed in sostanza
nella loro incapacità rispondere a delle aspettative (a volte forse eccessive,
ma comunque indotte da un certo tipo di marketing).
Questo per dire che, a mio parere, una molla fondamentale nella diffusione
di un modello deve essere la dimostrazione della sua capacità di risolvere
problemi concreti degli utenti(senza che gli utenti siano degli hacker).
Fra
l'altro, il momento per una rivoluzione informatica sembra essere propizio.
L'altro ieri mi trovavo alla Java Conference, ed ho potuto vedere come ditte
del
calibro di Sun si siano gettate con convinzione nell'arena della competizione
del software a livello client proponendo piattaforme tagliate su di un modello
open-source .  Pertanto, penso che la strada per la diffusione
dell'open source stia nel dimostrare su quanti più fronti possibili che
il suo modello risolve più problemi (nella vita reale) del modello proprietario.

Un saluto a tutti.

Alessio Costantini