[Tech] Re: [Tech] Maledetta Debian (non mi funziona più telnet)

[Marco Ermini]

Simone Piccardi wrote:
> 
> On Tue, Nov 14, 2000 at 01:34:01PM +0100, Marco Ermini wrote:
> > Non so se sono "sfatti" o meno alla Debian, comunque la cosa migliore e'
> > lasciar perdere inetd.conf e usare un server telnet standalone (lanciato
> > con l'utente telnetd se si vuole seguire questo standard...). RedHat il
> > telnet ce l'ha cosi', presumo quindi che esista il telnet server GNU da
> > poter installare. Cosi' fermi e fai ripartire il servizio a seconda dei
> > gusti (es. se sei on line o meno).
> Non so cosa hai tu, ma sulla 6.2 che ho io, c'e':
> 
> #telnet stream tcp     nowait root /usr/sbin/tcpd  in.telnetd
> 
> (il commento ce l'ho messo io) non ho idea neanche di quel che han
> fatto sulla 7.0.

Infatti, ormai da mesi il lavoro di RedHat e' sulla 7, non certo su 6.2

> Sulla debian che ho sull'alpha invece c'e':
> 
> #telnet stream tcp     nowait telentd.telnetd /usr/sbin/tcpd  /usr/sbin/in.telnetd
> 
> e telnet (una volta scommentata) funziona benissimo. Comunque non vedo
> la necessita' di mettere telnetd standalone, quando inetd c'e' apposta
> per non tenere in memoria questo tipo di demoni quando non vengono usati.

La necessita' deriva dal fatto che inetd e' un programma obsoleto ed
ormai inutile, e soggetto a DoS (oltre al fatto che se e' "a terra"
inetd non ti funzionano un pacco di servizi, quindi e' un collo di
bottiglia non indifferente che e' bene eliminare di per se'); su RedHat
7 per esempio ormai tutti i servizi (fingerd, telnetd ecc.) sono
dirottati su server standalone ed inetd non c'e' nemmeno piu' (c'e' un
rimpiazzo molto migliore che e' xinetd). A parte le considerazioni di
sicurezza che a Leandro non interessavano, mi sembrava piu' pratico
fermare o far ripartire un servizio che tener traccia dei files di
configurazione (comunque e' un mio punto di vista).

ciao ciao ciao

-- 
Marco Ermini
http://www.markoer.org
There are two major products that come out of Berkeley: LSD and UNIX.
We don't believe this to be a coincidence.      -- Jeremy S. Anderson