[Tech] Mysql e MyODBC
Mario CESTER
mario@cester.it
Mer 30 Lug 2003 08:58:25 CEST
At 05:51 PM 29/07/2003 +0200, you wrote:
>Scusa, nell'ottica del confrontarsi: forse non mi e' ben chiaro cosa
>vorresti fare...
>
>
>Mario CESTER disse:
>[...]
> > Non e' mia intenzione rivendere del software bensi' poter sviluppare delle
> > applicazioni che possono operare con il sw libero.
>[...]
> > Non penso di essere all'altezza di MySQL, ne' di operare in un mercato che
> > mi permettara' di indirizzare un cosi' ampio' numero di installazioni: il
> > mio problema e che devo recuperare i soldi investiti con molte meno
> > licenze.
>
>Quindi, correggimi se sbaglio: tu vorresti creare e vendere software
>proprietario che interagisce con quello libero. Mi sbaglio?
>
>Nel caso che non mi sbagli, vorrei precisare che questo modello di
>business, se pure certamente assolutamente legittimo, e' altamente
>sconsigliato e "moralmente ripudiato" dal creatore della GPL, nonche' piu'
>in generale dai "movimenti" che sostengono il software libero, tra cui e'
>incluso il FLUG.
Ti devo riconoscere una abilita' dialettica notevole. Tutto questo discorso
e' partito dai diritti e doveri della licenza GPL, cio' che e' lecito e
cio' che non e' lecito. Cio' che e' moralmente ripudiato e moralmente
accettato e' un altro piano dialettico. Avendo avuto la fortuna di
incontrare personalmente Richard Stallman, penso di aver un po' capito
qual'e' la sua filosofia(se posso dare un nome al suo pensiero e'
CopyLeft), che in gran parte condivido. Stallman non parla di morale, non
parla di buoni o cattivi, ma cerca piuttosto di convicerti ad abbracciare
la sua filosofia.
Facendo un paragone religioso, per me il sw libero e' simile alla
concezione della dottrina cristiana che accetta e rispetta (anche se non
condivide) le altre religioni e non e' come quella musulmana in cui gli
infedeli vanno sterminati.
>Questo lo dico visto che l'"etica" (come la chiami tu, IMHO sarebbe piu'
>corretto "la morale", ma tanto ci siamo capiti...), al contrario dei tuoi
>utenti, *a te* interessa, se non ho capito male. Chiaro che ciascuno poi
>ha la sua visione dell'etica.
>
>Ora ci metto qualche mio commento, che non vuole essere offensivo. Mi
>scuso a priori ma quando si scrivono le email si va di fretta, e
>oltretutto mancano gli altri elementi tipici di una conversazione (tono di
>voce, espressioni facciali ecc.) per cui a volte /sembra/ che uno sia piu'
>"rude" di quello che vuole essere.
>
>Gli esperti di educazione dicono giustamente che la discussione e' la
>miglior forma di apprendimento, ma per lo meno si dovrebbe partire da una
>base comune di conoscenza, per poter discutere. Non voglio sembrare
>pedante, ma le FAQ della GPL ci sono anche in italiano e sono illuminanti.
>
>Quello che stavo cercando di dire, quando ti esortavo a documentarti, era
>che il tuo "modello di business", come quello di Marco, e' ancora radicato
>nella mentalita' del sw proprietario, per cui un sw deve essere criptato
>ed il sorgente non visibile agli utenti, e deve essere licenziato per fare
>soldi con le licenze d'uso.
>
>Questo e' un modo di fare business che e' assolutamente estraneo al
>software libero, ed il fatto di implementarlo su Linux non ti (vi) rende
>un grammo piu' "etici" di quanto non lo sareste se faceste le stesse cose
>su Windows. Un'applicazione proprietaria, a sorgente chiuso, che gira su
>Linux, per me vale paro paro quanto una che gira su Windows, non e' di un
>grammo piu' "etica" - perche' non porta NESSUN contributo "alla causa".
>Non so se la cosa e' chiara.
Innanzitutto il sw libero non e' solo basato su Linux ma esiste anche molto
sw libero su Windows, che non sempre rimane tale quando opera in questo
ambiente.
Se, ad es, un mio cliente utilizza MySQL, non gli DEVO vendere i miei prodotti?
>La mia societa' (pubblicita' subliminale: http://www.westtoeast.it) fa
>business sviluppando sw open source, facendo consulenza, sviluppo internet
>e selezione del personale. Non facciamo pagare una lira il software in
>se'. Chiaramente, se un cliente mi chiede un software, per realizzarlo
>glielo faccio pagare come se lo richiedesse ad una altra qualsiasi
>societa'. Solo che il mio e' open source, quindi puo' attingere a cio' che
>e' gia' stato prodotto con licenza GPL; se fosse a sorgente chiuso,
>violerebbe la licenza GPL.
Mi attendevo qualchecosa di piu' sulle idee di business. Non sono riuscito
a vedere il tuo sito in quanto non disponible ma - da come ti sei definito
- ritengo la pubblicita' subliminale una forma "moralmente da ripudiare"
anche se sono convinto rispetterai tutte le leggi che la limitano.
Da quanto ho capito, il tuo business, nel settore del software, e' la
consulenza anche quanto "ti fai pagare per il software" esegui una
customizzazione dei prodotti per un singolo cliente. E ti credo che sei
favorevole al software libero. Se il mondo informatico fosse costituito
solo da aziende di consulenza come la tua, non solo renderei disponibili i
sorgenti ma fornirei anche il supporto per le modifiche. Purtroppo cio' non
e' la realta' e fare un prodotto e' una cosa ben diversa di fare un
progetto. Nel settore dove opero - ma in molti settori di nicchia - non e'
cosi' facile navigare con il sw libero, purtroppo una cosa e' cio' che ci
piacerebbe e un'altra sono le regole di mercato.
Non voglio parlare di etica, ma commercialmente i tuoi clienti sono
informati e sanno esattamente cosa vuol dire GPL o li rimandi alle FAQ:
personalmente avrei avuto molta difficolta' a farmi pagare dai miei clienti
se sanno che i sorgenti che dovranno pagare saranno disponibili in
Internet. Prova a fare questo discorso a banche e assicurazioni.
Caro Marco, non so se saro' in grado di poter continuare questo
interessante scambio di email, in quanto sto per partire per le ferie e mi
sono rimaste alcune cose urgenti da sbrigare. Mi piacerebbe continuare
questo scambio di idee che ho trovato estremamente costruttivo e senza
dubbio sarebbe molto interessante poterlo continuare di persona in quanto
la email limita molto il dialogo.
Ti ringrazio per il tempo che hai dedicato e per tutto il peperoncino che
hai inserito.
Mario
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