R: [Flug] Violazione della licenza GPL?

Francesco Poli frx@firenze.linux.it
Sab 29 Giu 2002 19:00:50 CEST


On 2002.06.29 10:07:52 +0200 Mirko Maischberger wrote:
> Ciao,
> 
> > Francesco Poli:
> > Nell'ambito del software libero, cio` che si paga (eventualmente)
> non e`
> > il software o la licenza del software.
> > Si paga sempre un servizio: questo servizio potrebbe essere il
> > trasferimento di una copia del software, oppure altro (assistenza,
> > consulenze, etc.)
> 
> Veramente la GPL non nega di farsi pagare il software,

Per la precisione non e` il software che si paga, ma il trasferimento di
una copia: nella sezione 1 si legge

"You may charge a fee for the physical act of transferring a copy, and
you may at your option offer warranty protection in exchange for a fee."

Per fare un paragone con gli oggetti materiali, e` come dire che non si
paga il divano, ma il trasporto dello stesso...
Occhio comunque che questi paragoni sono pericolosi (mi sono quasi
pentito di aver fatto questo...), per la natura profondamente diversa di
materia e informazione (atomi e bit). L'informazione puo` essere copiata
a costi trascurabili rispetto quelli necessari per la materia...

> e` solo
> difficile, da programmatore, farselo pagare molto piu` di una volta...

Se il pagamento avviene una volta soltanto, significa che non e` una
copia del software ad essere stata pagata, ma la progettazione e lo
sviluppo del software. E` possibile anche questo:
* Una persona o un'azienda ha bisogno di un software che soddisfi certe
sue esigenze.
* Non esiste alcun software che lo faccia.
* La persona o l'azienda decide di pagare un team di programmatori o una
software house in cambio della progettazione e dello sviluppo di un
software che soddisfi la sua specifica tecnica.
* La persona o l'azienda ha capito i vantaggi del software libero e
chiede che il software sia pubblicato sotto licenza libera (magari la
GPL)
* Altri potrebbero essere interessati a quel software e diventarne
utenti.
* Tra gli utenti ci sara` chi segnalera` bug, chi suggerira`
miglioramenti, chi apportera` modifiche.
* Lo sviluppo del software risultera` cosi` piu` rapido e il risultato
sara` migliore (piu` robusto, piu` sicuro, piu` flessibile, etc.)

> Altre licenze libere (BSD style) sono cosi` libere che puoi prendere
> un
> pezzo di software, fare al limite qualche modifica, chiudere tutto in
> una scatola e vendere il risultato in milioni di copie senza rendere
> conto a nessuno (o quasi). Pare che lo facciano anche grosse
> multinazionali del software.

Chiaramente. Altre licenze libere non sono licenze con copyleft e
permettono la trasformazione del software libero in software
proprietario. A me sembra meglio la GPL, comunque e` una questione di
scelte personali.

[...]
> Se mi chiedessero di scrivere un sistema operativo per una nuova
> architettura hw da zero: rinuncerei, se invece mi chiedessero di
> adattare linux a una nuova architettura hw non troppo balzana
> chiederei
> semplicemente un sacco pieno di dobloni d'oro :). Con questo esempio
> (un
> po' al limite) credo si capisca bene, con un po' di elasticità, come
> il
> software libero possa semmai creare nuove occasioni di business e di
> concorrenza.

Certo! La modificabilita` del software libero crea occasioni di
business.
Inoltre migliora il progresso: nel software proprietario si deve ogni
volta `reinventare la ruota', nel software libero si puo` ripartire da
cio` che altri hanno gia` fatto.

Per fare un paragone, il progresso della scienza e` basato su un modello
analogo al software libero: ma ve lo immaginate se ogni matematico
avesse dovuto ricominciare i suoi studi da zero senza poter sfruttare
teoremi gia` noti per dimostrarne di nuovi?
"Quanto costa la licenza di uso del Teorema di Pitagora?"  ;-)
"Mi devo comprare il pacchetto Trasformate di Laplace, mi serve..." ;-)

Ciao a tutti! :)
-- 
      Francesco Poli   <frx@firenze.linux.it>
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 "May the Source be with you!"  -- Eric S. Raymond




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