[Flug] Re: Rieccomi - un po' in ritardo...

Gianni Bianchini giannibi@firenze.linux.it
Sab 4 Gen 2003 17:03:10 CET


On Sat, 4 Jan 2003 15:28:33 +0100
Franco Vite wrote:

>  lo stesso sta succedendo con linux (non GNU/Linux): oggi e' di moda, e
>  con Suse manco sai che scheda audio hai sotto il culo; a meno che non
>  funzioni qualcosa e Yast2 faccia cilecca, e allora giu' a smadonnare
>  che non hai idea di dove mettere le mani (e poi il fatto che Yast2 sia
>  proprietario e' secondario...).

Vero. E secondo me non e' troppo secondario nemmeno il problema che si
introduca tecnologia proprietaria nelle funzioni di base di un sistema
libero. Il fatto che suse abbia questo tool stratosferico proprietario
e tenda (artificiosamente?) ad offuscare di conseguenza la parte "libera"
del sistema con file di configurazione imperscrutabili e quant'altro
mi da' un po' da pensare.

>  e' chi ha parlato di sendmail!!! ;-)))

Per quello c'e' linuxconf!!! ;)))

>  usare il pc come una macchina ci portera' a trovarci nelle condizioni
>  di chi ha una opel corsa e non puo' rimettere a posto il finestrino
>  perche' per smontare il pannello della portiera ci vuole la "chiave
>  della opel, che solo i meccanici della opel hanno" (fatto realmente
>  accaduto).

A parte la tendenza generale a fornire una cultura lobotomizzata, che e'
evidente, quello della portiera e' un problema che ha a che fare con la
produzione di tecnologia piu' che con la didattica. Usare tecnologia
"chiusa" nelle funzioni ove non ci siano esigenze irrinunciabili tipo
quella di poter rabboccare l'olio motore dovunque tu ti trovi, e'
spesso banalmente vantaggiosa per chi la produce, ovvio, ma la tecnologia e' 
un qualcosa che ti arriva quasi sempre calato dall'alto, non la fai tu
direttamente come la didattica. Chiaro e' che la didattica da
lobotomizzati si sposa perfettamente con questo tipo di tecnologia, e'
meno costoso farla e c'e' un rientro notevole quando l'utente
inevitabilmente "si blocca", o sulla tecnologia o sulle sue conoscenze
non fa differenza. 
Il software libero, per fortuna, ti da' la possibilita' di non bloccarti
sulla tecnologia, fare quindi una didattica che, magari con tutte le migliori
intenzioni del mondo, faccia anche minimamente pensare che a qualche punto
ci si debba/possa "bloccare" e' secondo me una cosa criminale, per quanto
siano importanti la semplicita' d'uso, la necessita' di guadagnare
utenti al software libero e tutto cio' che uno vuole.
E' bene un corso che cominci con un bel live-cd che ti sbatta davanti
in venti secondi e tutto insieme il lavoro che migliaia di persone
hanno fatto in vent'anni, ma solo se poi diventa chiaro che tutto
questo lavoro "e' tuo" e che puoi spaccarlo fino all'ultimo bit, e per
far questo secondo me e' necessario, oltre a stimolare la curiosita',
anche fornire qualche strumento tecnico un po' piu' "hard" del semplice
punta e clicca ed anche usare distribuzioni non eccessivamente
accomodanti e amichevoli.
Il corso del Golem secondo me e' abbastanza pionieristico in questo senso,
con l'auspicio che chi viene fuori di li' abbia in testa l'idea che se
un giorno vorra' farsi fico con il compagno non gli vada a dire 
"Ho messo su SuSE 27.4" ma, che so, "Ho scritto un pitone di comando shell
che non te lo sogni neppure". :)

Ciao.
Gianni.




Maggiori informazioni sulla lista flug