[Flug] Re: Strategie contro la posta spazzatura

Franco Vite franco@firenze.linux.it
Gio 26 Giu 2003 16:58:56 CEST


[Il 26/06/2003, alle 15:41] => Leonardo Boselli scrive:

> On 26 Jun 2003, at 11:35, marcoc1@dada.it wrote:
> > >secondo me scrivere alla lista flug tramite un remailer anonimo mi sembra
> > >alquanto scorretto, era un po' che volevo dirlo, perché essendo il flug
> > >una comunità mi sembra che far capire chi è che scrive sia il minimo della
> > >cortesia. Chi vuole l'anonimato si apre un account gratuito da qualche
> > >parte, assume un'altra identità ma almeno mantiene quella, così pian piano
> > >nella comunità uno comincia ad associare una "personalità" anche alle
> > >persone che si firmano con pseudonimi.
> > Ah... a noi due !
> > Dunque ragioniamo.
> > L'uso di nick (da ora in avanti pseudonimi) ha una lunghissima
> >  tradizione in internet; se una lista volesse agire altrimenti,
> >  per esempio vietandone l'uso, dovrebbe essere moderata ed avere una
> >  policy precisa (e per me, che mi firmo sempre, sarebbe un motivo
> >  sufficente per disiscrivermi)
> > A parte le questioni di cortesia, che sono figlie dei tempi,
> >  mi spieghi perche' l'uso di uno pseudonimo con un accrocco
> >  violabile come un account di hotmail e' cortese, e lo stesso
> >  con l'uso di un mezzo tecnicamente pensato per essere inviolabile
> >  non lo e' ?
> 
> In pratica è quali la stessa cosa, ma con una differeza importante:
> l'account con pseudonimo consente per lo meno di dare continuità
> alla persona che mette il messaggio, al limite di mandargli una
> risposta.
> L'anonimo va bene per un forum in cui ciscuno va a leggere i post,
> ma su una lista in cui ciascuno riceve più o meno roba la
> possibilità di ricevere molto spam è inadatto.
> Si potrebbe però fare come ho fatto su una lista interna che
> gestisco: il limite del post da non iscritti è di 600 byte ... sufficiente
> per brevi comunicazioni , ma che filtra il grosso dello spam e tutti i
> virus.
 
 io ho usato il remailer, qui sul serverone e anche altrove, per avere
 un aiuto "legale" in una controversia di lavoro.
 perché il remailer?
 perché la controversia si sviluppava mentre ero ancora in
 quell'azienda, e vista la delicatezza della questione non volevo che si
 potesse risalire alla mia identitá.

 la cosa mi ha aiutato molto e mi ha permesso di poter spiegare nei
 dettagli (senza violare la privacy altrui, ovviamente) ed avere
 consigli utili e dettagliati.

 ora che le liste sono chiuse ai non iscritti non potró piú valermi del
 vostro aiuto in situazioni analoghe.

 e la cosa mi spiace assai.

-- 
Franco
"la guerra rimane / nel buco di un millennio speso a riparare ogni
frontiera artificiale / nell'odio sceso dentro le coscienze umane / 
la guerra chiede sempre il conto a chi rimane / e oggi faccio il mio
dovere: il sabotatore"				    Assalti Frontali



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