[Flug] Tecnica vs politica?

Marco Ermini markoer@usa.net
Mar 18 Mar 2003 11:15:27 CET


Hal <hal@linux.it> wrote:
[...]
> Hal scriveva...
> > Il che significa, ad esempio, dare i soldi a un tecnico
> > toscano piuttosto che a una multinazionale straniera.
> > _Preferire_ a chi dare i soldi e' una scelta politicissima.
> 
> [...]
> e Markoer...
> > Ma purtroppo le scelte politiche non coincidono spesso con le
> >  migliori scelte tecniche, ne' necessariamente coincidono con
> >  gli interessi del software libero ;-)
> 
> Credo, e per questo mi ci impegno, che in questo caso la
>  "migliore" scelta tecnica coincida con una "buona" scelta
>  politica.

Punti di vista. Forse, se il tecnico toscano e' un MSCE che non conosce altro
che il suo mondo, e invece la multinazionale e' il reparto ricerca e sviluppo
sull'Open Source di IBM, che qualche dubbio puo' venirmi.

Questo ovviamente e' solo un esempio estremo per dirti che politica e tecnica
non necessariamente vanno (e devono andare) d'accordo.


>  La scelta politica e' comunque nostra, non del 
>  Software Libero in quanto tale. Mi rendo conto che alcune
>  valenze etiche sono nostre attribuzioni personali. Ognuno se
>  le racconta come meglio crede.
> 
> Io ci trovo un messaggio di liberta' che, per me, non e' 
>  affatto secondario. Come ci insegna il Papini, possiamo 
>  interpretarlo come un messaggio di liberismo, e quindi agli
>  antipodi politici di quello che intendo io.

Ognuno ci trova quello che preferisce. Pero' questo non significa nulla. Un
giornalista che ha chiesto a Paul McCartney cosa uno ci deve vedere nelle
canzoni dei Beatles, ti dira' "vedici quello che piu' ti piace" (ma potrebbe
chiedere alla mia mamma che, in Ungheria, si comprava i dischi pirata russi
senza capire l'inglese); resta pero' il fatto che hanno avuto comunque un loro
senso originale, ed hanno influito in un modo ben preciso nella societa', al
di la' di quello che la mia mamma si immagini ascoltandoli. "Revolution" e'
una canzone uscita nel 1969 che si puo' in buona misura definire
"reazionaria", John Lennon era assai poco "rivoluzionario" per i parametri
dell'epoca anche se poi "Imagine" e' stata usata nei modi piu' disparati.

Insomma, bisogna, secondo me, distinguere tra l'approccio personale e
l'approccio sociale: tu (ed io, o chiunque altro) ci possiamo vedere un
messaggio di liberta', e persino "strumentalizzare" GNU come un messaggio "di
sinistra", ma resta il fatto che non lo e', non vuole esserlo e non influisce
nel mondo in questo senso (se ti interessa ti posso prestare gli ultimi due
numeri di LinuxJournal dove c'e' un accanito dibattito sul fatto che sono
stati pubblicati articoli "di riff-raff terzomondista" come ha commentato un
lettore...) - di fronte al fatto che invece esistono fonti ben piu' importanti
da leggere. Invece che perdere tempo strumentalizzando quell'ignorante di
Stallmann, puoi leggere Chomski, Internazionale, Le Monde Diplomatique,
Micromega... tutte fonti ben piu' interessanti e nobili per orientarti nel
mondo di oggi da cui potresti partire per organizzare delle iniziative.

Non lo prendere come un commento paternalistico, e' solo la mia misera e
singola opinione che vale quanto (se non meno) la tua o quella di chiunque
altro.

Per quanto riguarda il commento sarcastico che hai fatto se non sbaglio un
paio di giorni fa... ognuno influisce nel mondo per quello che sa e puo'. Non
mi interessa organizzare una iniziativa che faccia propaganda a Rifondazione
Comunista ed ai Verdi mascherandosi per iniziativa per il Software Libero, mi
pare scorretto e, alla lunga, controproducente. Questo pero' non significa
che, potendo, non avrei comunque dato volentieri una mano o vi avrei sostenuto
in qualche modo: ognuno ha il diritto di vedere le cose a modo suo e posso
considerare Folena & friends ottimi e degni "compagni di strada" senza per
altro avere con loro nulla da spartire. Insomma, potendo ti avrei aiutato
anche se non condividevo il tuo modo di fare o vedere le cose. Io credo pero'
di dovermi dare delle priorita', dato che faccio gia' "la mia parte" e non
credo di meritarmi il tuo sarcasmo se ti faccio una critica.


> Tuttavia sono convinto che il Software Libero si stia
>  diffondendo perche' e' tecnicamente migliore, non per motivi
>  politici. Il SL riuscira' a diffondersi sempre piu' se
>  riuscira' a ottenere risultati _tecnicamente_ottimi_ ("buoni"
>  non basta).
> 
> A proposito delle "migliori" scelte tecniche ci tengo a dire 
>  cosa significa per me "tecnicamente migliore": e' un rapporto 
>  fra prestazioni globali e prezzo. Dove nelle "prestazioni
>  globali" includo tecnica, assistenza, personalizzazione, 
>  sicurezza... in sintesi: la soddisfazione dell'utente.

Sono pienamente d'accordo, altrimenti non lavorerei nel modo in cui lavoro.


> La componente etica (come me la racconto io) concorre alla mia
>  soddisfazione di utente. Ovviamente NON e' l'unica componente:
>  se il SL non funzionasse ottimamente adesso ti starei scrivendo
>  da un altro sistema operativo.

Per me (sempre che ti interessi come me la racconto io ;-) non c'e' alcuna (o
pochissima) "componente etica" nell'Open Source. Mi fa anzi piuttosto "paura"
che qualcuno, soprattutto a sinistra, si "ispiri" eticamente ad esso.
Comunque, ripeto, come me la racconto io vale solo per me e forse non vale 5
centesimi di Euro.


> riprendo
> > Ma purtroppo le scelte politiche non coincidono spesso con le
> >  migliori scelte tecniche, ne' necessariamente coincidono con
> >  gli interessi del software libero ;-)
> 
> In questo caso vedo solo il rischio di mistificazione da parte
>  dei giornalisti (e' di questi giorni il "client di posta con la 
>  stella" appositamente sviluppato per i ter roristi :-O

A parte i giornalisti che ormai conosciamo, io invece ci vedo qualcosa di
simile all'esempio che ti ho fatto sopra, con il tecnico toscano MSCE e la
multinazionale che invece propaganda Linux. Anche perche' purtroppo in Toscana
c'e', mediamente, scarso know-how sull'Open Source nelle societa' di
informatica, e quasi tutto viene dal coraggioso apporto dei singoli (pensa a
chi sceglie di installare Linux anche sapendo di correre dei rischi di fronte
al suo capo, e soprattutto in una societa' piccola spesso  devi rendere di
conto personalmente delle tue cazzate).


ciao


---
Marco Ermini
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Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)




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