[Flug] Proposta di documentazione su GNU/Linux.
Simone Piccardi
piccardi@softwarelibero.org
Sab 11 Dic 2004 17:29:40 CET
Francesco Poli wrote:
[...]
> Vedi pero` che non e` una vera copia.
> Quando copi informazione (fai un cp, tanto per capirci) parti con un
> file e finisci con due file identici. Il secondo e` stato generato dal
> primo e da nient'altro; il primo e` rimasto inalterato.
> Chiaramente e` stata sfruttata dell'energia per effettuare
> quest'operazione, lo so.
Beh, nel caso anche il processore originale puo' rimanere inalterato, ed
hai ottenuto un qualcosa che e` identico (non quasi uguale) da ogni
punto di vista funzionale, solo che oltre all'energia hai usato anche
della materia. E` esattamente la stessa cosa che accade quando copi un
CD: e quella non e` una copia "vera"?
> Quando invece realizzi un secondo oggetto materiale
> (approssimativamente) uguale ad un primo gia` esistente, parti da un
> oggetto e delle materie prime necessarie a realizzare il secondo e
> finisci con due oggetti (piu` o meno) uguali. Ma realizzare il secondo
> ha richiesto sostanzialmente lo stesso impegno che realizzare il primo.
> L'unica cosa che ti sei risparmiato (ed in molti casi non e` poco) e`
> riprogettare da zero il secondo oggetto.
Non puoi sostenere che realizzare il secondo oggetto ha richiesto
sostanzialmente lo stesso impegno per realizzare il primo, e poi dire
che ti sei risparmiato quello che costituisce il 99% dell'impegno, cioe`
la progettazione. Quando copi un CD di musica fai esattamente la stessa
operazione, idem se copy un CD di binari eseguibili.
In tutti questi casi il lavoro grosso e` appunto realizzare la prima
versione, le copie successive costano pochissimo. Il fatto che sia piu`
facile copiare il software o i CD audio dei processori per quanto mi
riguarda non toglie nulla alla questione della liberta` di copia.
> Ma allora cosa hai copiato? L'oggetto materiale? Io non direi.
> Hai copiato il progetto. Ed il progetto e` informazione, non materia.
Lo stesso vale per i CD audio o per una distribuzione di Linux, perche`
allora copiare processori sarebbe diverso? Solo perche' costa di piu`
avere l'attrezzatura per farlo? Anche i primi masterizzatori costavano
un'ira di dio...
> Chiaramente no, ma la possibilita` tecnica di copia e` uno dei
> presupposti per poter definire il termine "software libero" basandoci
> sulle quattro liberta`.
La possibilita` tecnica di copia esiste anche per oggetti materiali, e
da prima che esistesse il software. In genere il problema e` che di
norma e` impossibile ottenere copie identiche, ma per i processori (come
per i CD) questo non e` vero.
Il succo del mio discorso comunque era un altro: puoi provare a fare
analogie e tentare di applicare una o piu` delle quattro liberta` anche
a cose che non sono software (io non ho mai sostenuto il contrario, e
non mi limito neanche all'immateriale).
Il punto e`: quando hanno senso? Da quello che ho capito secondo te
sempre se le cose sono immateriali, secondo me no.
E l'esempio dei microprocessori e` uno di questi: la liberta` di
studiare il funzionamento ha senso per degli oggetti materiali come i
processori (e i binari dei programmi), ma non ne ha alcuno per entita`
immateriali come la documentazione.
Ciao
Simone
PS non ho intenzione di continuare le disquisioni sull'esegesi del
contratto sociale; in effetti il tedio coinvolge anche me, e mi scuso
per aver contribuito allo stesso.
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