R: [Flug] Mixminion.it su PI

Massimiliano Cosimelli m.cosimelli@tiscali.it
Mar 21 Set 2004 10:45:50 CEST



>-----Messaggio originale-----
>Da: flug-bounces@firenze.linux.it
[mailto:flug-bounces@firenze.linux.it]
>Per conto di Marco Ermini
>Inviato: martedì 21 settembre 2004 9.58
>A: La lista di discussione del Firenze Linux User Group
>Oggetto: Re: [Flug] Mixminion.it su PI
>
><quota chi="Leonardo Giacomelli">
>> Il 17 Sep 2004, alle 10:15, marcoc1@dada.it ha scritto:
>>  >
>>  > Un articolo sul supporto al progetto Mixminion.
>>  >
>>  > http://punto-informatico.it/p.asp?i=49628
>>  >
>>  > Ciao.   Marco
>>
>> Seguendo la traccia di un post nel forum, mi sono imbattuto qui:
>> http://folies.splinder.com/
>> (leggere "L'utilità dei remailer anonimi")
>>
>> Eccellente esempio di ignoranza/deficienza contemporanea...
></quota>
>
>Non mi pare né ignorante né deficiente. Ha le sue opinioni, ed un punto
di
>vista anche condivisibile (che io non condivido, ma *è* condivisibile).

Bisogna vedere quanto di ciò che scrive è vero o meno.
In caso scriva cose vere sono d'accordo con te, altrimenti è sicuramente
ignorante; riguardo alla deficienza... forse è meglio andarci cauti.

>Il tuo giudizio mi pare eccessivo. Ciascuno ha diritto a pensarla come
gli
>pare, e se uno non è d'accordo con me non mi sogno nemmeno di dargli
del
>deficiente.

Partendo dall'assunto che al riguardo della libertà di pensiero hai
tutte le ragioni, il problema, almeno da quanto mi sembra ci sia scritto
nel blog, è che l'intervento parte dal presupposto che gli strumenti che
tutelano la privacy servono unicamente per sfuggire alle maglie del
sistema e poter compiere azioni illegali (o simili) oppure per fare
scherzi di cattivo gusto o per avere qualcosa da nascondere all'autorità
giudiziaria.
A me invece sembra, da quelle poche briciole di informazioni (peraltro
abbastanza nebulose) che sono riuscito a collezionare, che gli strumenti
che tutelano la privacy servano unicamente per quello che sono, ovvero
degli strumenti che ti permettono di navigare, scrivere ecc. ecc. senza
che altri sappiano chi sei o cosa stai facendo (a prescindere da chi
realmente sei e cosa realmente stai facendo). In quest'ottica li vedo
unicamente come delle opportunità per, cito un esempio banale, scrivere
ad un amico un'e-mail criptata in modo che lui solo possa leggerne il
contenuto, non tanto perché ciò che gli scrivo sia segreto o illegale o
cospirativo o quant'altro, ma semplicemente perché mi va di fare così e,
sempre a titolo di esempio, pgp mi permette di farlo.
In definitiva gli strumenti che tutelano la privacy sono semplicemente
una nicchia di strumenti che l'utente ha a disposizione per tutelare la
sua privacy: niente di più, niente di meno.
L'utilizzo che poi ognuno ne fa, è indipendente dalla natura dello
strumento in sé. In questo senso quindi fare una tirata sull'inutilità
(o presunta utilità dei remailer anonimi) adducendo come motivazioni il
fatto che sono "cose" da paranoici o usati da chi 'abbia qualcosa di
grosso da nascondere ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA' (cit.) mi sembra
piuttosto sciocco.

>Ciao.
>Marco Ermini

Massimiliano




Maggiori informazioni sulla lista flug