[Flug] Se tre anni vi sembran pochi, provate voi a lavorar... ;)

Marco Ermini marco.ermini@gmail.com
Gio 9 Giu 2005 11:43:16 CEST


On 6/8/05, Leandro Noferini <lnoferin@cybervalley.org> wrote:
[...]
> > Non sono d'accordo con te: c'è modo e modo di fare volontariato :-)
> 
> Basta se dico: ovvio?

Sì, talmente ovvio che andava detto, però ;-)



> E per continuare con le ovvieta' affermero' pure che il volontariato
> si adatta alle necessita' dell'ambito in cui viene applicato:
> necessita' che sono ben diverse fra le autoambulanze e la
> realizzazione di una distribuzione software, cosi' come sono diverse
> le necessita' della gestione di un'associazione per lo scambio dei
> francobolli nonche' quelli degli scout e via esempiando.

Esatto. E le associazioni che non sanno stare al passo coi tempi, scompaiono...


[...]
> Proprio alle autoambluanze pensavo quando ho scritto quel che ho
> scritto e proprio come caso limite: sinceramente, da ex volontario, il
> pensiero che non si sia mai riusciti a superare il volontariato nella
> gestione di una cosa del genere e che io debba aspettarmi che un tizio
> non avesse altro da fare se non andare a guidare un'autoambulanza la
> mattina che ruzzolo per le scale e mi spacco una gamba mi ha sempre
> lasciato interdetto. Ma questo e' un discorso che porta fuori tema....

Sicuramente è fuori tema. Volevo solo chiederti da quanto tempo non lo
fai più... perché le cose cambiano molto in fretta :-) Il problema
comunque non è certo nelle associazioni, è ben a monte.

Comunque (giusto per rassicurare i lettori della lista ;-) stai certo
che ben difficilmente oggi vengono a prenderti solo "volontari",
almeno in orario di lavoro. Dato che non esiste più il servizio civile
obbligatorio e visto che la gente ha il brutto vizio di andare a
lavorare, al 90% è presente del personale stipendiato. E ti va ancora
meglio in Toscana dove se ti va veramente male, hai sicuramente del
personale sanitario che ti viene a raccattare (la qual cosa non
avviene in tutte le regioni d'Italia, purtroppo).


> > Sai come diciamo nel "nostro mondo"? che i dieci comandamenti sono
> > semplici, chiari ed inequivocabili perché non sono stati discussi in
> > assemblea!!!
> 
> Non ho capito a cosa ti riferisci.

Eppure non è difficile ;-)

Quando esiste qualcuno, ovviamente eletto e delegato a farlo, che
"impone" delle decisioni agli altri, queste saranno sicuramente più
veloci, semplici ed efficaci; se invece la decisione deve passare per
un'assemblea, il risultato sarà sicuramente più contorto e mediato e
certamente meno efficace.

Forse qualcuno può storcere il naso, ma vi assicuro che dove è
necessario adattarsi velocemente è l'unico modo di procedere.


> > Il problema è *modo in cui è impostato* Debian, che è più
> > "assembleare" che "pratico"
> 
> Non vedo alcuna dicotomia fra "assembleare" e "pratico": il metodo
> assembleare puo' un metodo assai pratico per gestire le cose, come
> dimostra il gruppo che permette l'esistenza di questa lista, fra
> l'altro. Non saremo neanche noi "business oriented" ma siamo qui da un
> bel po' e il nostro lo facciamo. :-)

Cioè scusa cosa facciamo? lasciamo perdere, cancello le prossime tre
righe che avevo scritto per non generare polemiche... :-)

Per carità come funziona il Flug va benissimo. Ma penso se davvero
dovessimo fare qualcosa di efficace, puntuale ed in modo continuativo
(non un corso ogni due anni, una cena ogni morte di papa, un sito web
ogni 5 anni ;-))... col cavolo che il modo in cui siamo organizzati
sarebbe efficace!!!

Chiusa la polemica, penso di essermi espresso spiegandoti la storia
dei 10 comandamenti. Devi trovare un compromesso tra la discussione
assembleare e il polso amministrativo. Dove devi essere efficace a
tutti i costi, anche al costo di far "storcere il naso" ad alcuni
associati, devi mettere una persona a dirigere. Ovvio che la persona
deve essere carismatica, riconosciuta, democraticamente eletta: ma
deve rendere conto solo ogni tanto, non ogni giorno, altrimenti non
può lavorare.


> > ed è incompatibile col mondo "di' bisnesse" o anche semplicemente in
> > una realtà pervasiva e veloce come quella odierna, dominata da
> > Internet...
> 
> Non sono assolutamente d'accordo: il business "dinamico", "pratico",
> "top class" e' un'invenzione moderna che deve ancora dimostrare di
> essere realmente l'unica strada percorribile. Ci sono esempi a favore
> ed esempi contrari: l'esempio delle distribuzioni, per me (ne restera'
> una sola) e' proprio uno di quelli che contraddicono tale modello.

Boh Leandro, i discorsi filosofici ci incastrano come il cavolo a
merenda, o non ho capito cosa intendi dire.

Se parli di business l'efficacia si misura in un solo modo e lo sai
benissimo, quindi citami dei business che siano oggi competitivi e che
non siano "dinamici" e "pratici". I "giganti" dell'economia che non
riescono a muoversi velocemente stanno tutti fallendo e tagliando (non
ti credere che la Fiat in Italia non sia ampiamente doppiata dalla GM
o dalla Rover...).

Nel nostro piccolo, se la tua distro nel 2006 non avrà una versione
stabile e mantenuta di MySql 5.0, sarà una distro inutile per il
mercato del sw.


> > Debian viaggia ai ritmi di qualche anno fa ed era già lenta allora.
> 
> Boh, puo' anche darsi che sia lenta ma..... (ne restera' una sola).

Se il mercato si muovesse a blocchi di tre anni forse... :-)


> > Ma non date la colpa al fatto che sia "volontariato" o "si vogliono
> > fare le cose per bene", perché ci sono realtà di volontariato molto
> > esigenti dove se sbagli non ne va di mezzo qualche byte e le cose si
> > fanno non per bene, di più: solo non ci si perde a discutere se il
> > bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno.
> 
> Condizioni diverse non confrontabili: forza forza, presto, finisci di
> attaccare tutti codesti francobolli che il mondo gira troppo rapido...

Penso di essermi spiegato sopra.


> > Molto semplicemente è stato ritenuto meglio impostare Debian in un
> > certo modo ed è una scelta che va rispettata, senza crearsi false
> > aspettative come dici tu giustamente. Non sono per nulla d'accordo
> > che questo fosse un destino ineluttabile, però è incontrovertibile
> > che così è.
> 
> Anche qui siamo sulle affermazioni ovvie, direi: di ineluttabile c'e'
> solo la Grande Falce.
[...]

E forse con l'eugenetica manco quella... sarà ovvio ma va detto ;-)


Ciao.
-- 
Marco Ermini
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Dubium sapientiae initium. (Descartes)
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