[Flug] Idee Imprenditoriali
Marco Ermini
marco.ermini@gmail.com
Mer 15 Giu 2005 16:13:23 CEST
Potresti staccare una riga quando commenti? altrimenti non si capisce nulla
Grazie
On 6/15/05, Paolo Sechi <sechi@coopcenacolo.it> wrote:
> Marco Ermini ha scritto:
[...]
> Si potrebbe invece pensare a rendere l'aula formazione compatibile con
> la realizzazione di postazioni da ufficio da poter affittare per aziende che
> - affrontano trasferimenti, ristrutturazioni, problemi tecnici in sede
> - non hanno sede o che per alcuni periodi hanno bisogno di alcune
> postazioni in più, magari collegate in rete con VPN, videoconferenza o
> altro da pensare
IMHO per questo devi stare in una zona "comoda" tipo la stazione ecc.,
non certo le Piagge o San Frediano
> > Se lo leggete si capisce che lo scopo è creare dei /negozi/ in una
> > zona dove i commercianti fuggono...
> la zona non è un problema, si potrebbe fare anche a NOvoli, che non è
> ormai così male. D'altra parte non avresti comunque clientela che ti
> trova per caso, quindi neanche bisogno di un' eccessiva visibilità
[...]
IMHO per un punto vendita (ricorda è questo che vogliono che tu
faccia, non un finto punto vendita che poi faccia consulenza
informatica) la visibilità vuol dire molto.
> > quindi volendo applicare il bando
> > all'idea direi che si dovrebbe realizzare un negozio di computer che
> > venda sistemi con installato Linux.
> esatto, ma non in forma esclusiva, cioè quella deve essere un'attività
> presente e da sviluppare nel tempo insieme magari ad altre svolte in
> collaborazione con altre relatà commerciali (consulenze, formazione etc.)
Non ci trovo coerenza con la cosa che vuoi fare ed il bando. Il bando
è stato emanato per creare delle realtà commerciali nel territorio,
non per creare aule didattiche o virtual office. Non credo che sia
l'idea di chi ha ispirato il bando.
Se vuoi fare consulenza informatica e la vendita al dettaglio è un
secondo fine, non ti serve perdere tutta la montagna di tempo che devi
spendere (mesi di corso + 20 hh la settimana in negozio!!!) ad aprire
un Linux-shop: ti basta una partita IVA, un'iscrizione al REA ed un
sito Internet.
Personalmente preferirei che alle Piagge aprisse un buon ristorante
che finalmente non fosse il solito cinese...
> > Personalmente credo che l'idea sia interessante ma assolutamente
> > irrealizzabile. Devi tenere aperto per 20h la settimana su 4 gg
> e nel frattempo puoi lavorare su consulenze e sviluppo commerciale
> > Secondo me è praticamente impossibile che un piccolo
> > negozio di computer possa anche soltanto competere con calibri tipo
> > MediaWorld o Essedi o CHL o simili (ne ho visti chiudere due in due
> > anni a Signa e Lastra a Signa)
> non mi pare che questi si occupino di linux. La mia esperienza qualche
> settimana fa è stata terrificante. Ho girato tutti i negozi e catene
> chiedendo informazioni per un portatile su cui montare linux e sulla
> compatibilità hardware. Nessuna risposta! Ho impiegato qualche settimana
> per scegliere il portatile e configurarlo, e qualcosa ancora non gira.
> Avrei ben volentieri speso 100€ in più per avere un sistema già pronto.
TU e quanti altri? saremo in 10 su un 1000 di quelli che vogliono
comprare un computer, in Italia? quanti comprano un computer nuovo a
Firenze? (o meglio... alle Piagge!!! o a San Frediano...). Diciamo
5000 persone l'anno? forse. Ecco *idealmente* hai un mercato di 50 PC
l'anno...
> E non credo sia un' impresa impossibile fare il lavoro di configurazione
> hardware e software su una decina di modelli (desktop e laptop di varie
> categorie).
Io l'ho già fatto per dei portatili. Li abbiamo importati da Taiwan
come smarcati-compatibili ed installato RedHat/Windows in dual boot.
Ne abbiamo venduti tre (3) in un anno, via Internet. Per fortuna non
avevamo i costi di un negozio...
Francamente questa è un'attività che richiede un forte impegno tecnico
ed un forte consumo di tempo, ed ha delle speranze di ritorno
economico soltanto se hai già dei clienti. Per esempio se hai delle
aziende che vogliono installare un parco macchine di un certo
rispetto.
Il bando invece è per creare attività di vendita al dettaglio. Capisco
che non ci sono impedimenti a fare l'una e l'altra cosa, ma questo
impiegherà tutte le tue energie (già in due i €€ cominciano ad essere
pochini...) e non avrai altre fonti di reddito.
> D' altra parte con questi colossi si potrebbe instaurare
> (penso ad essedi) una relazione commerciale per cui ti ti occupi della
> nicchia linux, prendi da loro l' hardware e magari loro ti smistano le
> richieste cui non possono o non hanno interesse a rispondere)
Se prendi da loro l'hardware, stai pronto a chiudere. Che prezzi ti
fanno? tieni conto che EsseDi scalerà un 5% per i rivenditori. E' un
margine troppo piccolo per farci non dei guadagni, anche solo
rientrare nei costi (tu spenderesti 100 € in più, gli altri 4950
utenti no).
Secondo me devi essere concorrenziale su tutti i piani, puntare sulla
"nicchia Linux" confidando che qualcuno ti pagherà di più per avere un
sistema compatibile, non mi sembra una grande idea.
> > figuriamoci un negozio che vende prevalentemente Linux,
> questa è la scommessa! sicuramente un mercato di nicchia, ma
> assolutamente esplorabile. Non ti è mai capitato che qualcuno ti vedesse
> lavorare sul tuo sistema linux e si interessasse, e addiritura pensasse
> di comprarlo? A me capita anche spesso.
Sei rimasto indietro: si interessava 4 o 5 anni fa! Adesso sa
perfettamente cos'è, e da qui a comprare un PC ce ne passa, piuttosto
va in edicola a prendersi a 9 € il CD di Knoppix e se lo prova da sé
sul suo PC. Col cavolo che ri-spende 1000 € (su un valore
dell'hardware di 900... perché 100 sono per avere Linux) per un PC
nuovo solo per metterci Linux... *al massimo* vorrà fare una
partizione o comprare un altro HD.
Mia sorella è un pezzo che vuole provare Linux, ed è frenata dalla
paura di perdere i dati partizionando il disco. Di sicuro non compra
un altro computer!!!
> > quando la gente vuole in buona parte giocare a Diablo o cose del genere.
> sappiamo che su linux non si gioca ne si disegna in autocad. Non tutti
> lo usano per quello, però.
Allora dei 5000 iniziali stimati caliamo già a 2500 - a essere buoni :-/
> > Insomma l'idea è simpatica, ma porterà via un sacco di tempo (devi
> > stare in negozio e farti un discreto corso) ed economicamente
> > fallimentare, quindi se decidi di intraprenderla fallo sapendo di
> > avere in banca almeno le risorse di 6 mesi di mancato stipendio.
> be, intanto 10000€ a fondo perduto più 10000€ a tasso zero da restituire
> in 3 anni a partire dal terzo anno di attività garantiscono un buon
> margine di tempo per lavorare sullo sviluppo commerciale.
ALT! non so se hai presente come funzionano di solito queste iniziative!...
Di solito, non ci vai a fare la spesa, con i 10000 €... devi spenderli
unicamente nell'attività, e devi documentare le spese! "fondo perduto"
non significa che ti ci compri beni personali, significa che anche se
fallisci non te li chiedono indietro!
Non vorrei sembrare menagramo, ma pensa prima a come ti sfamerai in
quel periodo!...
> In più se il
> negozio è poco frequentato puoi comunque lavorare su altro nel frattempo
Sì, nelle altre 20 ore settimanali?...
> Comunque grazie per i consigli, fanno sempre piacere e aiutano a
> definire meglio le idee
Spero anche a chiarirle, su certi aspetti...
Personalmente preferisco apparire menagramo che infondere false
speranze o fare complimenti di circostanza... spero mi perdonerai.
Inoltre io il negoziante (assieme al vigile e all'arbitro di calcio) è
uno di quei lavori che non farei mai...
Ciao!
--
Marco Ermini
http://www.markoer.org
Dubium sapientiae initium. (Descartes)
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