[Flug] Le donne e il software libero a Bologna
Mattia Brunetti
mattia@firenze.linux.it
Mar 11 Set 2007 15:33:33 CEST
Il martedì 11 settembre 2007, Franco Vite ha scritto:
> Che non sono "tope" ma donne.
Beh...il termine tope secondo me può essere utilizzato.
TOPA=donna topa
Le foto erano di donne tope.
> E già si inizia parecchio male...
Bah...io non ci trovo nulla male a definire delle belle donne delle belle
tope...dato che alcune donne e alcuni uomini definisco gli uomini attraenti
topi.
Non lo vedo offensivo o maschilista.
> Come diceva Moretti taaaanti anni fa, il linguaggio è importante, e
> l'uso di certe parole rispetto ad altre indica il tipo di ragionamento
> sottostante.
Chi quello della birra?
Ma tanto è fatta con il mais transgenico....
> Devono, non dobbiamo, sottolineare il sesso di chi fa le cose, per il
> semplice fatto che viviamo ancora (e, dico io, sempre più) in una
> società maschilista in cui l'unica donna cui è permesso di
> avere "successo" è quella che è diventata maschio.
Non credo sia colpa degli uomini, l'educazione e femminile!
Non è certo colpa del bambino se la madre inculca in tenerà età il maschilismo
nelle tenere menti di bimbe e bimbi, vedi paesi africani, medio oriente,
oriente e occidente del sud, sud america...beh in tutto il mondo con
pochissime eccezioni.
> Dovrebbe essere inutile (ma non lo è) sottolineare come la maggior parte
> delle donne che fanno l'università frequentano facoltà umanistiche e
> non scientifiche; che nei posti di "potere" al 99% stanno uomini; etc
> etc.
Noi siamo bestie e non vorrei sottolineare che non abbiamo mai la possibilità
di scelta, ma che sono i geni che ci telecomandano.
> Questo perchè, come spiega benissimo la Belotti nel suo libro, fin da
> piccole alle bambine viene insegnato a giocare con le bambole, e non
> con gli attrezzi; a preparare le pappine, e non a giocare al piccolo
> chimico; a non sporcarsi, che poi sei brutta, etc etc etc.
Io ho una filgia femmina e un figlio maschio...Belotti nel suo libro_verità a
figlie femmine e figli maschi? E nella realta?
Non ho letto Belotti, non credo lo leggerò mai, imparo molto di più
nell'osservare i miei figli e cerco di capire dove è la società e dove sono i
geni a condizionarli.
> Non è un caso, quindi, che ci siano poche dottoresse, poche magistrate,
> poche avvocate, ancor meno informatiche. Perché sono "lavori da
> uomini".
Che le donne geneticamente se lo inculano il mestiere di pigiatasti, salvo
stupende_femminili_eccezzioni. Per la magistratura forse, ma per avvocatura e
medicina il mestiere nella nostrà socità è ormai unisex. Come fare il vigile
non ci trovo molto condizionamento.
> Questo avviene perché nella nostra società, italiana in particolare,
> occidentale in generale, c'è una certa visione dellla condizione della
> donna e un comportamento sociale, dominante, per cui questa visione
> rimane stato delle cose.
Nei paesi meno maschilisti le donne informatiche si avvicinano al 50% del
totale?
Non credo!
> Negli anni '60 e fino alla fine dei '70 le donne sono riuscite,
> _autonomamente_, grazie in primis al separatismo, a liberarsi, in
> maniera parziale ma importante, di questa condizione.
Forse come in USA si sono fatte inculare dal regime capitalista che le ha
private di poter fare le madri, rendendole libere di non poter scegliere di
fare le schiave in fabbrica come il loro compagni/e?
> Ora si sta tornando indietro, e diventa normale scrivere «le bimbe hanno
> il bisogno sfegatato e viscerale di sentirsi "diverse"», che nel
> contesto di questa discussione è semplicemente una posizione
> maschilista, oltre che semplicista.
Se le donne e gli uomini potessero scegliere....ma nemmeno i bisogni possiamo
sceglierci. Beato chi crede e pensa di essere libero e non si accorge di
essere totalmente condizionato.
> ci mancherebbe! :-)
No, la polemica è sempre necessaria...con polemica! :-D
> Franco
Ciao
Mattia
--
Pace e prosperita' \\//
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