[Flug] was: la legge pisanu e gli hotspot..

alessio chemeri alessio.chemeri@gmail.com
Mar 5 Feb 2008 11:50:09 CET


ciao a tutti ancora,


2008/2/5, Torello Querci <tquerci@gmail.com>:
> Il 05/02/08, Mauro Casciari<casciarimau@yahoo.com> ha scritto:
> > Ciao a tutti,
> >
> > Premetto che non conosco il testo della legge Pisanu!
> > pero' sono consapevole che e' inattuabile!
> > Tenere traccia di chi naviga "da che ora a che ora" e'
> > praticamente impossibile per i comuni mortali.

ok siamo daccordo su questo, ma forse non avete capito che ho visto
come opera chi fa questi controlli... praticamente io non posso passare
mattinate a fornire dati e a perdere tempo perche' non vorrei che il tutto
avesse detrimento sul mio lavoro, vorrei solo offrire a ragazzi e altri
interessati un accesso wifi che potrebbe essere carino... il problema
e' che :
- NON posso fare finta di non sapere che e' aperto (escluso a priori, ho
oltretutto un sistema di videosorveglianza nella rete interna.. se e quando
metto il wifi-hotspot ho la necessita' di tener ben separate le due cose e
non posso farlo alla leggera)
- NON posso fregarmene, perche' un eventuale controllo tira l'altro e passare
una mattina dietro a chi compie il proprio dovere mi costa in termini di
resa al negozio (perche' se seguo loro non seguo i clienti visto che non
sono padre pio)
- NON voglio dovermi sobbarcare la gestione di fotocopie di documenti
e attenzione, so da chi ha wifi hotspot che il controllo riguardo queste cose
e' meticoloso assai.. trovarsi nella cacca per un "servizio gratuito"
e' l'ultima
cosa che voglio veramente.. vi rendete conto che potrebbe venire a fare
controlli anche l'antiterrorismo ora come ora?


> questo per la legge è un dettaglio .....
> comunque si può fare con un captive portal. È lui che identifica
> l'utente con le credenziali e poi "traccia" la navigazione.

credo che il captive portal potrebbe essere una cosa interessante..
cioe' limito l'accesso ad una zona dove si indentificano per forza?
come?


> Altra possibilità è l'uso di un proxy solo che in questo caso il
> client deve essere configurato ad hoc.
>
> La palla maggiore secondo me è la necessità di tenere fotocopia del
> documento di identità, per qualcuno il cui lavoro non è avere un
> internet point ma un bar .....
bravo.. ci siamo capiti.

>
> Saluti, Torello.
> >
> > Se il tuo bar deve loggare pesantemente gli utenti
> > anche gli aeroporti, i treni, gli alberghi e tutte le
> > entita' con connessioni open dovrebbe farlo :D
> infatti ... non mi risulta che gli aereoporti abbiano delle wireless
> libere, ma dei captive portal dove te metti le credenziali di
> connessione.
ti spiego, vodafone (che gestisce gli hotspot negli aereoporti che
ho visto) non ha bisogno di molte carte... ha il tuo numero telefonico
e la tua sim.. con tutti i dati annessi..
io non sono vodafone, e non ho la potenza legale di vodafone.. in
questa nazione se hai una torma di avvocati puoi fare (quasi) quello
che vuoi.. :-)


>
> >
> > LOL
> >
> > a proposito il commento di Bruce Schneier:
> >
> > la traduzione it_IT (.doc :-()
> > http://www.communicationvalley.it/FilesProc/CryptoFileContent.php?id=80
> >
> > Originale:
> > http://www.schneier.com/crypto-gram-0801.html#6
> >
> > e http://it.wikipedia.org/wiki/FON
> >
> >
> > MC
> >
> >
> >
> >
> >
> >


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