[Flug] Incontro con Negroponte al salone dei 200
Matteo Papadopoulos
teo@c234.net
Sab 15 Mar 2008 16:58:36 CET
Il giorno 14/mar/08, alle ore 22:35, paolo palmerini ha scritto:
> commento su un argomento che mi interessa.
Si Paolo, mi sembra un argomento interessante su cui vale la pena
farsi delle domande.
> il modello che ci sta dietro non è solo un modello economico ma è un
> modello di sviluppo più generale (negroponte tiene a sottalineare
> che si
> tratta di un progetto educativo, non semplicemente tecnologico) e, per
> quanto vedo e so, non mi sembra che il modello sia stato sviluppato
> tenendo conto delle esigenze reali dei paesi dove si vuole applicare
> (che genericamente sono "tutti"). il ragionamento, semplificando, è:
> siamo nella società della conoscenza e senza accesso alla
> conoscenza non
> si va da nessuna parte; siccome alla conoscenza si accede grazie al
> computer, cerchiamo di dare a tutti un computer. il ragionamento
> sembra
> non fare una grinza. ma in realtà, qualcuno (di olpc) si è chiesto
> perchè molte persone nel mondo (nei paesi poveri e ricchi) sono
> escluse
> dalla conoscenza? è perchè i computer costano cari e sono brutti, o
> per
> altri motivi più complessi (e diversi da paese a paese)? se è vera la
> prima spiegazione, olpc ha centrato l'obiettivo. altrimenti, no.
Io posso parlare solo per la mia piccola esperienza senegalese in cui
cerco di portare avanti da qualche anno l'alfabetizzazione
informatica nei cyber cafè basata sul software libero.
Negli anni ho visto trasformarsi un contesto e di conseguenza anche
una mentalità: la prima volta (2003) ho avuto difficoltà a trovare un
cyber per controllare la mia posta, giusto nel centro. Oggi si trova
un cyber ogni 30 metri di qualunque zona di Dakar, soprattutto se
periferica e disagiata. Ogni cyber è stracolmo di gente nonostante i
prezzi non siano popolari; possono essere bambini che giocano online,
oppure ragazzi che passano la giornata su messenger (rigorosamente
MSN) oppure su hotmail o ancora più a guardare video su youtube.
Moltissimi sono i nigeriani che copiano/incollano e inviano uno ad
uno il fastidioso spam per oltre otto ore al giorno, come in fabbrica...
Di fatto la finestra sul mondo esiste, c'è, è pesantemente entrata
nella quotidianità del popolo che prima non sapeva e oggi può sapere,
ha molta sete di vedere con i propri occhi ciò che gli emigrati
raccontano, ciò che l'occidente offre.
Il casino è che ancor più si accentua la voglia di avere l'ipod a
tutti i costi (dopo averlo visto in tutte le salse online) e non si
desidera di migliorare la qualità della vita pretendendo per la
propria famiglia una zanzariera o un wc al posto del buco in
terra.... dove ancora si muore di malaria o di malattie infettive.
Fortunatamente però, dove c'è un livello culturale un po' più alto o
dove c'è la possibilità di parlare approfonditamente, si comprende
bene anche che dietro la grande offerta consumistica, c'è una enorme
illusione... così i giovani cominciano a sentire l'esigenza di
rimboccarsi le maniche e smettere di aspettare il "generoso uomo bianco"
Credo che sia un passo importante portare tecnologia e informazione
ma a nulla servirà se non è accompagnato da una riflessione personale
che ogni persona deve fare in qualunque latitudine e condizione si
trovi. E chi porta aiuto, dovrebbe portare anche strumenti che
permettano questo percorso. Altrimenti si riprodurranno i danni
dell'umanitarismo sotto spoglie più raffinate.
Dal punto di vista pratico, inizialmente cominciai con l'idea del
trashware. Poi ho cambiato idea: hanno già il trashware, a
tonnellate. Hanno bisogno di tanta formazione e hanno bisogno di
materiale decente, che funzioni. Ma deve essere per tutti e non come
succede all'università di Dakar (http://c234.net/multimedia/?p=84) in
cui una mirabolante tecnologia rimane inaccessibile e blindata per
paura di sciuparla. 500 macchine nuove di zecca donate da HP. 5
milioni di franchi cfa (un visibilio per loro) solo per le licenze
WINZ. Se deve essere, deve essere per tutti..
Da questo punto di vista il progetto OLPC non mi dispiace.
Si occuperanno del mondo interno della gente?
Mi interesserebbe molto saperlo.
>
Ciao
Matteo
>
--
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono aggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)
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