[Flug] Il vecchio e il nuovo (was: l'ipad)
leandro noferini
lnoferin@cybervalley.org
Sab 30 Gen 2010 10:26:22 CET
ha scritto:
[...]
> iPad vorrebbe fare qualcosa di più, l'è a colori. Ma in pratica è un
> iPod touch/iPhone (quello col 3G) troppo grosso per starti in tasca.
Quello della mancanza del colore e soprattutto della retroilluminazione
per me sono problemi gravi dei lettori attualmente sul mercato.
Sono anni che leggo libri elettronici sullo schermetto di palmari e
poter leggere al buio è veramente troppo comodo.
> C'è un discorso da fare sugli e-book ed i lettori di e-book.
Speriamo ce ne siano svariati perché altrimenti martedì 9 che si fa?
:-)
> C'era un professore di chimica statunitense che al riguardo aveva
> fatto, quando ancora la circuiteria elettronica non aveva prodotto il
> Vic20, un discorso di questo tipo:
>
> La prima cosa che i dispositivi per leggere i supporti faranno sarà di
> occupare sempre meno spazio extra rispetto al supporto del contenuto,
Con tutto il bene che posso volere al presidente dell'associazione atei
e razionalisti (anche per le ore che mi ha fatto passare leggendo i suoi
romanzi) direi che questa previsione l'ha completamente sminchiata visto
che da quel che si verifica i contenuti hanno perso completamente la
loro "materialità" rimanendo pure e semplici informazioni.
> arrivando ad essere tutt'uno col supporto del contenuto - non occupare
> uno spazio ulteriore e diventare così economici da venire dati in
> omaggio col contenuto/supporto del contenuto.
No, evidentemente attualmente nel mondo delle cose che si toccano sono
rimasti i soli supporti.
> C'è poi la questione del consumo energetico. Possiamo pensare che tale
> consumo calerà sempre di più fintanto che sarà sufficiente la luce
> ambientale per il funzionamento.
>
> [Questo non era nel discorso originale ma lo aggiungo io: la
> risoluzione disponibile arriverà ad un livello tale che solo con
> fortissimi ingrandimenti si riusciranno a vedere le imperfezioni dei
> segni.]
Sto leggendo un libro edito dalla più grande casa italiana e posso dire
che ha una stampa orribile.
> Passiamo all'interfaccia. Ora come ora gli e-book hanno una
> interfaccia non intuitiva: muovere un joypad, freccie cursore o
> inclinare il supporto non sono un modo intuitivo per far scorrere il
> contenuto.
Uhmmm, non vedo niente di intuitivo nello sfogliare le pagine e anche
mio figlio di un anno la pensa come me visto che sta imparando ad
usarli.
> Le interfaccie arriveranno a permettere all'utente di posizionarsi su
> un punto a caso del contenuto, di inserire delle marcatuire segnalibro
> multiple in modo tale che vari utenti, che accedono alternativamente
> al supporto, possano riconoscere le proprie immediatamente.
È una buona idea da proporre a chi scrive il codice delle interfacce.
> Se poi lo scorrimento del contenuto del libro sarà portato avanti
> dalla macchina, possiamo arrivare a supporre che il riproduttore si
> interromperà in automatico quando l'utente si distrae e riprende
> appena riprende l'attenzione, senza che l'uomo abbia bisogno di altri
> gesti se non quello di spostare lo sguardo o girare la testa.
Sempre che tu non perda il segno perché ti casca.
> A questo punto il professore faceva notare che questa tecnologia non
> appartiene alla fantascienza o al futuro, ma alla storia.
>
> [Infatti ho due esemplari frutto della produzione di massa qui sulla
> mia scrivania... Il professor Asimov si riferiva ovviamente ai
> librim, ed aveva fatto questo discorso per 'ribattere' ad un
> conferenziere che aveva parlato appunto di futuro tecnologico della
> lettura terminando con una battuta su Asimov stesso.]
Quando esce qualcosa di nuovo fa sempre un po' chic difendere il
vecchio, vero?
La mia maestra delle elementari diceva di rimpiangere il pennino e
calamaio. Quando uscirono i primi orologi digitali. I cd con il vinile e
poi addirittura l'mp3. Alti lai si sono levati a difesa della qualità,
della comodità, eleganza, signorilità, prestigio, ma vuoi mettere......
I libri attuali hanno gravi problemi di cui quello per me maggiormente
preoccupante è il fatto che la carta di cellulosa in uso attualmente
riesce a durare sì e no un secolo per cui ciò che verrà digitalizzato si
salverà il resto (praticamente tutto) andrà perso.
E poi c'è anche il problema del costo di produzione e distribuzione che
essendo alti hanno strozzato il mercato mettendolo in mano ai soliti
monopolisti.
--
Ciao leandro
Il perfezionismo è la prima decadenza
Solo chi si permette il lusso di sbagliare può fare qualcosa
di nuovo
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