[Flug] Lavoro da "system manager"
leonardo
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Lun 11 Feb 2013 15:27:11 CET
On 11/02/2013 12:59, Massimiliano Masi wrote:
>> Quindi non ce la prendiamo solo con i politici che stanno a Roma,
>> prendiamocela anche con le persone che stanno accanto a noi, dentro
>> all'università, per averla trasformata in un sistema clientelare. Certo,
>> è un po' più difficile, perchè da quella persone dipende il tuo
>> stipendio e se ci litighi, ti rispondono anche, ma se la Gelimini poteva
>> andare in televisione a dire che l'università italiana è clientelare
>> senza sorprendere nessuno, la colpa è anche di chi ci sta dentro.
>
> Quoto Cazzo Quoto!
bene. adesso però dimmi anche che sei sempre andato a votare alle
elezioni studentesche, sia da studente che da studente di dottorato,
sennò non vale.
> Questioni politiche (e ideologiche). Io preferisco avere piu' ricercatori a tempo
> determinato che diventano superesperti in un campo che poi vengono presi
> dalle aziende. Ovvero sarebbe il top: si fa ricerca, pagata dallo stato, e si va
> subito in tecnology transfer (che da noi e' inesistente, se non fra gli ingegneri
> meccanici).
non è che tutti i rami della ricerca possono fare technology transfer e
farsi dare i soldi dalle imprese. I sociologi, i giursiti ed i fisici
teorici difficilmente fanno TT, ma la ricerca che viene fuori è
altrettanto utile della mia.
Ed in ogni caso, ci sono ricerche che ci mettono 20 anni a funzionare e
sono quelle più rivoluzionarie. Se il tuo orizzonte sono sempre i soliti
3 anni di contratto, come fai a farle?
> Cosa vanno a fare i nostri ricercatori all'estero? Technology Transfer.
quelli normali, come me, magari si. Quelli brillanti vanno a fare
ricerca pura ed a vincere bandi europei per milioni di euro. Cosa che
qui non avrebbero potuto fare perchè nessuno gli dà una prospettiva di
lungo periodo.
>
> Una serie di ricercatori (in numero minore) a tempo indeterminato ci vuole,
> per portare avanti le (poche) ricerche che non hanno possibilita' di fare
> technology transfer.
non sono perniente poche. è vero il contrario.
>
> Anche e' vero che alcune aziende (cinesi sopratutto) non vogliano che l'universita'
> ti formi come ricercatore, ti vogliono formare loro.
>
>>> Appunto: se si continua cosi', i gruppi muoiono uguale, che ricerca fanno?
>>> E poi e' concorrenza sleale con le aziende. Il sistema va avanti per inerzia.
>>
>> poverine, invece loro sul precariato non ci hanno marciato proprio per
>> niente... ;-)
>
> Vabbe', luogo comune, dai.
?!?! Gli stage per i neolauerati a 0 euro, i contratti di 11 mesi
all'anno, le finte partite IVA non sono luoghi comuni, sono la trafila
normale per un neolaureato. Non è che le grandi aziende si comportano
peggio dell'amministrazione pubblica in termini di sfruttamento e
clientelarismo.
--
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