[Flug] Lavoro da "system manager"

leonardo mail@leonardo.ma
Lun 11 Feb 2013 16:06:26 CET


On 11/02/2013 15:33, Massimiliano Masi wrote:
> Ciao, 
> 
> Il giorno 11/feb/2013, alle ore 15:27, leonardo <mail@leonardo.ma> ha scritto:
>> bene. adesso però dimmi anche che sei sempre andato a votare alle
>> elezioni studentesche, sia da studente che da studente di dottorato,
>> sennò non vale.
> 
> Ma lo sai che non ho mai votato? Per pigrizia piu' che altro. 

e allora poi non dare la colpa ai politici che le cose vanno male, te
pre primo le occasioni che hai avuto per fare qualcosa nel tuo ambiente
non le hai colte.

> Come funziona in tutto il resto del mondo: I contratti di ricerca dovrebbero 
> sempre essere a tempo determinato, limitati dal tempo di una ricerca.
> Se una ricerca dura 20 anni, beh, allora non sempre puo' essere gestita 
> da un ricercatarore no?

non sono d'accordo. penso che i risultati della ricerca vadano valutati,
ma non vedo perchè precarizzare i ruoi dovrebbe migliorare le cose.

> 
> E poi, un ricercatore deve fare il ricercatore, e NON il professore. Quanti ne conosci
> di ricercatori che fanno i ricercatori? Io 2. Su tanti. 

e chi li costringe a fare altro? se vogliono, possono fare i
ricercatori, se invece pensano già a quando sarà il prossimo concorso da
associato, fanno i piccoli professori e si mettono in fila.

>>> Cosa vanno a fare i nostri ricercatori all'estero? Technology Transfer.
>>
>> quelli normali, come me, magari si. Quelli brillanti vanno a fare
>> ricerca pura ed a vincere bandi europei per milioni di euro. Cosa che
>> qui non avrebbero potuto fare perchè nessuno gli dà una prospettiva di
>> lungo periodo.
> 
> Quanti brillanti ci sono e quanti normali ci sono?

per definizione, i primi sono una piccola frazione dei secondi, ma
proprio per questo sono quelli che fanno cose più innovative ed utili
socialmente.

> 
>>> Una serie di ricercatori (in numero minore) a tempo indeterminato ci vuole, 
>>> per portare avanti le (poche) ricerche che non hanno possibilita' di fare 
>>> technology transfer. 
>>
>> non sono perniente poche. è vero il contrario.
> 
> Sarebbe interessante vedere i dati! :)

difficile, ci vorrebbe un po' di voglia di cercare. sicuramente delle
tre aree di ricerca europee (life sciences, social sciences/humanities
and physical/engineering) la terza vale quanto la somma delle altre due,
in termini di finanziamenti ricevuti. Ed è solo una parte della terza
(quella è di ingegneria) che fa la maggior parte del TT. Il resto è
molto più dipendente dallo stato.

> 
> Vabbe'. Le aziende sono il male. 
> 
> Come sempre, si da la colpa alle aziende, ma non a chi ha permesso tutto questo. 
> (la legge maroni?)

Certo che chi fa le leggi ha la sua bella colpa. Ma le aziende poi ci
mettono il carico e sono compartecipi. Il ministro ti dà lo strumento
per sfruttare il precario, e l'azienda lo sfrutta. Perchè uno ha meno
colpe dell'altro?

Mi ripeto, e' sempre facile dare la colpa al politico, ma il politico
non è altro che la proiezione di tutta una società che è in declino e
che viene trascurata per primi dalle persone che ci vivono dentro.

ciao,
leonardo.
-- 
www.leonardo.ma / tw: @leobowski


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