R: [FoLUG] Piccola cattedrale gestita a bazaar?

Alessandro Ronchi alessandro@aronchi.org
Dom 14 Dic 2003 18:10:16 CET


Il dom, 2003-12-14 alle 16:40, Mauro Sandrini ha scritto:
> avevo accennato a qualcosa di simile ad una riunione folug di quasi un 
> anno fa.

Io credo che l'associazione debba rimanere un'associazione. Legarla ad
un discorso economico sarebbe difficile, gestire i due obiettivi in
contemporanea sarebbe complesso e forse improduttivo.
Mi spiego meglio: cercare di utilizzare in tutti i casi le modalità di
sviluppo del software libero, in ambiente locale e commerciale, sarebbe
difficile. Pensate all'installazione di una rete. Si potrebbe pensare a
Linux per tutti i pc desktop e in tutti i server, ma se un dipendente
deve utilizzare photoshop, allora si è costretti ad utilizzare o Mac o
Windows o un emulatore dei due. In ambito professionale sarebbe
difficile vendere sempre soluzioni prive di software proprietario, e
l'associazione invece ha la finalità di promuovere il software libero.
Inoltre i soci di una associazione non potrebbero essere pagati per i
loro servizi in quanto soci. Come si gestisce qualcosa in cui chiunque
può chiedere di iscriversi, votare ed escludere i soci fondatori dal
consiglio di amministrazione?
Oppure come si configura l'ipotesi di un presidente dell'associazione o
dei soci che lavorano gratis per l'obiettivo del FoLUG, ed altre persone
esterne che guadagnano su questo lavoro?

Insomma, concordo pienamente con le considerazioni di Matteo Muratori,
che ora sia il momento adatto e che sul luogo non c'è nulla di adatto a
supportare il software libero.
Concordo così tanto che proprio nella riunione in cui partecipò Muratori
per iscriversi,  Io, Davide Giunchi, Alessandro Boschi e Stefano Giunchi
abbiamo reso pubblica ai soci la volontà di creare un'azienda di servizi
sul software libero.
Siamo in 4, probabilmente sarà impossibile nell'immediato espandere il
discorso per includere altre persone, ma il mio desiderio è che la cosa
vada bene prima possibile, e che sia necessario espandere il gruppo con
altre persone, provenienti, perché no, dall'associazione.

Credo, però, che il rapporto con il LUG debba essere chiaro e non troppo
stretto (ovviamente avendo stessi obiettivi, sarà possibile affiancarsi
in diversi progetti).

Anche per questo motivo, per chiarezza nei confronti di chi non era
presente, nella stessa riunione ho espresso le mie perplessità sulle
possibilità di ricandidarmi a presidente dell'associazione, dato il
legame futuro che avrebbe creato con l'azienda.
Queste cose non sono venute fuori in questa lista perché abbiamo
ritenuto che parlarne avrebbe significato fare pubblicità al progetto
già in porto. Spero che questo messaggio non venga interpretato in
questo senso, non era assolutamente mia intenzione.

Altra considerazione: un ambiente aziendale ha bisogno di settori di
competenza, divisione delle responsabilità, aspetti dirigenziali che
sarebbe difficile gestire con un modello totalmente a bazaar.
Anche nella email di Muratori, a dispetto dell'oggetto, si parla di 4-5
soci e di collaborazioni esterne. Questo modello sarebbe molto simile, a
dir la verità, alle aziende classiche.
Immaginate un socio che versa una cifra iniziale per partire,
guadagnando zero per andare in pari, e poi si vede sostituire da un
nuovo arrivato quando invece la cosa inizia a farsi fruttuosa?

Io credo che si possa gestire qualcosa in maniera più etica di come
funzionano attualmente le imprese di servizi, pensando anche a progetti
infruttuosi, come corsi gratuiti o sviluppo di software libero che non
serve direttamente alla ditta, ma credo anche che sia difficile pensare
di creare un'impresa basata sulla completa eleggibilità dei soci. Non
impossibile, sia chiaro, ma difficile, soprattutto in ambiti dove una
sola scelta influisce sul futuro per anni (per esempio, la scelta si
usare sw libero oppure no, di sviluppare un programma al posto di
un'altro, etc).

Concludo, precisando che questa non vuole essere una bocciatura al
progetto buttato là nell'email che ha fatto partire il thread, ma
un'ulteriore spunto di riflessione con l'aggiunta di notizie che
ritenevo importanti per continuare il discorso.


-- 
Alessandro Ronchi
http://www.aronchi.org
http://ilfioredelcactus.no-ip.org



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