[FoLUG] Linux Day - after
Enrico Rubboli
enrico@rubboli.it
Dom 28 Nov 2004 18:36:34 CET
Ciao a tutti sono Rubboli del lug di Ravenna, voglio farvi presente
alcune considerazioni
che abbiamo fatto che riguardano proprio questo tema.
cversari@csr.unibo.it ha scritto:
>Scrive Alessandro Ronchi <alessandro@aronchi.org>:
>
>
>
>>Se ci fosse una base interessata (aziende, pubbliche
>>amministrazioni, cittadini) si potrebbe fare. Secondo me non ci sono i
>>presupposti, meglio puntare sulla divulgazione.
>>
>>
>
>Credo che come considerazione sara' alquanto impopolare, pero'...
>Ieri mattina sono venute 2 classi di ragioneria a seguire la conferenza di
>Michele, io mi sono piazzato dietro a "spiare" le reazioni e il livello di
>attenzione dei presenti.
>Entrambe le volte ho notato che i professori seguivano molto attentamente,
>difatti alla fine han posto domande e chiesto addirittura di vedere linux in
>azione. Gli studenti al contrario erano in tipico atteggiamento da "gita",
>cioe' non fare troppo baccano, seguire il minimo indispensabile e godersi
>l'uscita da scuola. Quel che li ha davvero catturati e' stato (ahime') il
>torneo di frozen bubble (e le galatine gentilmente offerte da ansfans!).
>Dunque: su un campione di una trentina di studenti a (quasi, credo) nessuno e'
>rimasto impresso che cosa sia la GPL, mentre almeno una decina si ricorderanno
>che al linux day si sono anche divertiti.
>
>
Abbiamo realizzato per 3 anni il LD di Ravenna presso l'ITIS, abbiamo
notato anche noi lo stesso
comportamento della maggior parte dei ragazzi, anche per questa ragione
quest'anno abbiamo
deciso di non fare il LD all'interno di una scuola e siamo andati in una
nota sala conferenze di ravenna
(al Planetario che tralaltro è stata la sede della prima BBS di
ravenna... agli albori dell'informatica ;).
Devo però dire che quest'anno ci hanno seguito molti dei ragazzi che
erano al LD le "puntate
precedenti", quindi circa 10 ragazzi dell'istituto, si sono interessati
ed hanno cominciato a seguirci prima
in lista e successivamente alle riunioni, fino ad aiutarci
nell'organizzazione.
Il "pubblico" quest'anno si è dimostrato piu' vario (imprenditori, un
paio di consiglieri comunali e qualche
decina di ragazzi delle scuole), questo ci ha fatto molto piacere. Anche
da noi tuttavia l'affluenza non è
stata delle migliori (circa 70 presenze noi esclusi... ad occhio),
probabilmente anche a causa del fatto che uno
dei giornali ha sbagliato la data del Linux Day (l'articolo infatti è
uscito ieri, nel quale si faceva riferimento
al LD che sarebbe stato oggi, ho anche ricevuto telefonate da persone
fuori dal planetario in cerca della
conferenza). Quest'anno abbiamo pubblicizzato comunque parecchio il LD
all'interno delle scuole e credo
che i ragazzi che sarebbero stati attenti se avessimo fatto la
conferenza all'istituto ci abbiano seguito al
Planetario.
>Premesso questo, per essere sintetici: credo sia fondamentale diffondere linux
>come "cultura" anche verso coloro che non ne conoscono minimamente l'esistenza
>(nonostante cio' comporti una miriade di folli lusers punta e clicca);
>tra loro si trovano anche la maggior parte degli studenti delle scuole
>superiori. Portare questi al linux day (o portare linux a scuola, insomma farli
>incontrare in qualche modo!) dovrebbe essere una delle priorita' nel lavoro di
>pubblicizzazione e diffusione.
>
>
Abbiamo per questo deciso di percorrere un'altra strada. Abbiamo
stampato dei libri e dei cdrom che
distribuiremo a tutte le scuole, l'obiettivo è quello di trovare
all'interno di qualche scuola una manciata
di professori interessati all'argomento che vogliano sperimentare un
progetto in collaborazione tra loro
ed il LUG. L'idea era una cosa tipo: l'istituto tecnico sviluppa dei
software, coinvolgere
l'artistico e magari il liceo per la grafica ed i contenuti (storia,
letteratura, matematica ecc.).. e
realizzare una serie di software per le scuole medie e superiori
insegnando cosi' i principi di scambio
e condivisione che sono alla base del software libero.
Sarebbe bello se tutti noi lug facessimo una cosa del genere e
realizzassimo un network di scuole
dove condivisione e sapere vadano oltre le singole mura dell'edificio ma
possano raggiungere tutti i ragazzi
anche aldilà della provincia e della regione...
mi piacerebbe sapere cosa ne pensate,
ER.
PS: avevo accennato la cosa ad Alessandro quest'estate al MOCA... da
allora la nostra visione di questo
progetto credo sia maturata parecchio.
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