[FoLUG] Che si fa'? :-\
Alessandro Ronchi
alessandro.ronchi@gmail.com
Lun 30 Gen 2006 01:56:33 CET
Alle 00:24, lun 30 gennaio 2006, Davide Giunchi ha scritto:
> Io sono favorevole a questa modifica: il software libero garantisce, e
> deve garantire anche in futuro, la liberta' di studiare e di usare per
> qualsiasi scopo il software protetto da questa licenza.
Se l'autore lo vuole...
Allora devi vietare anche l'uso della GPL e dei contratti che prevedono forme
di non concorrenza o di non ridistribuzione per un certo periodo presso i
contorrenti del tuo cliente.
> Se io faccio un
> software, lo metto sotto licenza gpl, e poi lo proteggo con il drm, nego
> automaticamente una delle liberta' fondamentali in quanto con il drm non
> posso usare il programma come mi pare (tot copie, ascoltarlo in certi
> device ecc...) e quindi, almeno in parte della licenza, non avrebbe piu'
> senso.
Io non la vedo così. Non ho ancora ben compreso quali siano i vincoli contro
il DRM della licenza GPLv3, ma se il divieto è quello di includere codice per
la *gestione* del drm, allora non è in contrasto con la libertà di utilizzare
il software (in questo caso il kernel linux) come mi pare. Anzi, vietare la
possibilità di includere codice che mi permette di far girare software non
proprietario sarebbe una limitazione della mia libertà.
Però bisogna vedere fino a che punto la terza versione della GPL cerca di
entrare nel merito dell'utilizzo del software e del divieto sul DRM.
Se i vincoli di una applicazione del DRM in un software libero contrastano con
le 4 libertà fondamentali, allora basta la GPLv2: se mi devi dare la
possibilità di ridistribuire e poi me lo vieti in pratica commetti una
violazione della licenza, anche nella sua seconda versione.
Se la GPLv3 cerca di limitare l'uso del DRM su *altri* software connessi con
il mio (per esempio driver, oppure software applicativi) ma distinti per
copyright, licenza ed autore, allora mi vieti di usare il software GPL
secondo il mio volere, e questa è una negazione delle 4 libertà fondamentali.
Ho letto e riletto la parte della licenza sul DRM, ed ancora non ho capito
quale sia l'intento di chi l'ha scritta, e quali siano gli effetti.
Un software GPL non può essere limitato tramite DRM?
--> per questo già la v2 andava bene
Un software GPL non può "invadere la privacy dell'utente o gestire metodi che
limitano la distribuzione del software?
--> Allora su questo non sono d'accordo.
Se qualcuno è *ragionevolmente certo* su questo punto, chiedo il favore di
illuminarmi.
> Pero' non credo che questo porra' grossi limiti a Linux, a chi e'
> interessato al drm non e' interessato alle caratteristiche della gpl
> (anzi..), quindi semplicemente usera' una licenza proprietaria (come
> alla fine avrebbe fatto anche con la v2) per il proprio programma che
> potra' girare su linux senza problemi.
Infatti questo non avrebbe molto senso. basterebbe già la v2 per questo,
perché garantisce la possibilità di ridistribuzione illimitata del software
acquisito, quindi non c'era bisogno.
Se è solo per esplicitarlo meglio, allora proprio non capisco Torvalds e la
sua opposizione.
Siccome Linus non è un cretino, suppongo che sia diverso da come l'hai intesa
tu.
--
Alessandro Ronchi,
che ha cambiato dominio, aggiorna i tuoi link a
http://www.alessandroronchi.net !
http://www.soasi.com SOASI - Sviluppo Software e Sistemi Open Source
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