[FoLUG] Che si fa'? :-\

Paolo Palmieri palmaway@gmx.it
Lun 30 Gen 2006 14:01:57 CET


> Il problema non è del cliente (che non ha interesse a ridistribuire il 
> software alle sue concorrenti, e quindi se lo tiene stretto in casa) ma del 
> fornitore (che potrebbe vendere anche al concorrente del cliente la stessa 
> soluzione).
> Questi accordi sono legali e servono a tutela del cliente in alcuni casi. 
> Rubini ad un incontro pubblico dichiarò di farne largo uso, perché purtroppo 
> il cliente voleva la garanzia di avere un vantaggio rispetto ai suoi 
> concorrenti, e pagava profumatamente per averlo.

Boh... Non capisco bene che senso abbia utilizzare una GPL in questo 
caso. Se non distribuire al concorrente implica automaticamente non 
poterla distribuire a tutti (almeno con mezzi di diffusione di massa, 
come il download da internet), l'utilizzo della GPL mi sembra un 
esercizio retorico...
Di fatto la diffusione del software sarebbe limitata al cliente.

Non solo, ma rischieremmo di mettere la GPL sotto l'esame di un 
tribunale, cosa che ora si è sempre cercato di evitare. Mi riferisco, ad 
esempio, al caso in cui il software arrivasse in qualche modo dal 
fornitore a un terzo (non escluso dal contratto di non-concorrenza), e 
questi lo mettesse a disposizione su di un sito (cosa lecita, essendo 
GPL). Se il committente facesse causa al fornitore (cosa assai 
probabile), credo che con facilità un giudice gli darebbe ragione, e 
arriveremmo ad avere in giurisprudenza la nullità della validità della GPL.

Paolo


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