[FoLUG] Petizione per i Libri di testo FDL
Paolo Palmieri
palmaway@gmx.it
Lun 1 Set 2008 21:39:42 CEST
> Il problema è mettere in piedi un sistema che spinga gli autori a
> scrivere testi FDL. Ho visto esperimenti purtroppo arenati, come
> Scuola Online, proprio per l'assoluta mancanza di fondi. [...]
> Per questo motivo o un gruppo di privati (anche fondazioni bancarie,
> perché no) finanziano un progetto per la realizzazione di un certo
> numero di testi, oppure deve farlo un'amministrazione pubblica, almeno
> inizialmente.
> Visti i costi ridicoli potrebbe farlo anche uno sponsor privato, ma
> siamo sicuri che sia meglio affidarsi ad un finanziamento di realtà
> private piuttosto che una amministrazione pubblica?
In questo ragionamento vedo molta della arretratezza italiana in termini
di senso d'impresa. Non te la prendere Ale! Anche io fino a pochi anni
fa avrei ragionato così, ma in questo senso gli Stati Uniti mi sono
stati maestri.
La diffusione di testi sotto licenza libera funzionerà se diventerà
economicamente conveniente sia per le famiglie (i consumatori) che per
chi li deve produrre. Le sovvenzioni statali non servono o meglio non
sono affatto essenziali.
Dici bene: costi ridicoli. E allora perchè un privato (e non una
fondazione o uno sponsor) che crede nell'iniziativa non fonda una
impresa che si impegni alla realizzazione, produzione e diffusione di
tali testi?
Sono convinto che con 15/20.000 euro sia possibile arrivare alla
realizzazione di 3 testi, alla stampa di un numero adeguato di copie
dimostrative ed alla diffusione delle stesse presso un certo numero di
insegnanti, magari limitandosi ad una regione di prova. A fine anno
scolastico si sanno i professori che sceglieranno il libro come libro di
testo e, se sono in numero sufficiente, ecco che si sarà creato un
mercato. Si potrebbe ad esempio mettere sul sito il PDF, e gestire gli
ordini dei libri stampati solo su internet e (per chi non è pratico) al
telefono. Offrendo sconti per ordini multipli si aumenta il risparmio
per le famiglie e la commercializzazione. O ancora, sempre nel rispetto
della licenza, si potrebbe lasciare una versione solo sorgente e web
gratuita e vendere il PDF a un paio di euro. O creare versioni
economiche, magari in bianco e nero stampate su carta riciclata, o
suddivise in più fascicoletti, in modo da non appesantire gli zaini dei
ragazzi.
I 15/20.000 euro vi sembrano troppi (riguardo alla cifra, qualche conto
l'ho fatto, ma è molto più che approssimativa, ovviamente)? La società
può avere due o più soci, e allora le spese si dividono. Ottenere un
prestito per questo genere di cifre oltretutto è banale, rateizzabile
anche per 10 anni, e spesso lo facciamo per cose molto meno importanti e
potenzialmente redditizie.
Bisogna smettere di pensare che alle cose ci deve pensare lo stato, o
questo Paese non andrà mai avanti. Un vecchio adagio dice "aiutati, che
dio ti aiuta", ma qui nessuno sembra aver capito che per fare i soldi (o
qualsiasi altra cosa), bisogna prima mettercene, di soldi (di impegno,
di tempo...), e di tasca propria.
Paolo
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