[FoLUG] ERA Google Crome Browser Web ORA il lato oscuro di google

Raffaele Ravaioli raffaele.ravaioli@gmail.com
Gio 7 Gen 2010 15:47:29 CET


Il 07 gennaio 2010 12.26, Alessandro Ronchi
<alessandro.ronchi@soasi.com> ha scritto:

>
> Non scatenerei un flame su questo. Basta però pensare alla possibilità di
> aumento di tumori causata dalla scansione a raggi X obbligatoria su tutti i
> passeggeri per tutti i voli (pensa ai pendolari!) per scoperchiare anche
> l'ipotesi di un aumento della sicurezza.
> Che io sappia in Europa non è ancora stato dirottato o fatto esplodere
> nessun aereo. Quindi ad una diminuzione certa della privacy non
> corrisponderebbe un aumento considerevole della sicurezza aerea.

Ok! Forse l'esempio non è calzante di fronte alla paranoia della
privacy come ciò che hai accennato circa la questione delle
intercettazioni.

> Se poi pensiamo ai costi di una operazione di questo tipo, ci converebbe
> spendere quella stessa cifra per mettere autovelox nelle autostrade, per
> fare investimenti strutturali contro il dissesto idrogeologico, per
> eliminare l'amianto nelle case e potrei continuare a lungo.
Bhe! Gli autovelox ci sono; vedi tutor che copre praticamente tutta la
rete autostradale e lo stanno adottando anche le compagnie diverse da
"Autostrade per l'Italia". Ma qui rischiamo un flame ancora maggiore
dello scanner a raggi X, detto da uno che fa 75000 km/anno.
Per il dissesto idrogeologico, non servono solo i soldi anche se ce ne
vorrebbero tanti che a confronto quelli degli scanner sarebbero una
goccia nel mare, ma serve, prima di tutto, una consapevolezza e
lungimiranza da parte di certi enti (comune, regione, provincia) sulla
quale non nutro alcuna fiducia. E qui potrei farti tanti esempi. Anche
sull'amianto,  in particolare quello delle lastre in amianto-cemento
sul quale avrei qualcosa da ridire. Per carità, è certa e non si
discute, la relazione fra il mesotelioma pleurico e l'amianto ma anche
qui a volte si rischia la paranoia come il caso di una signora che era
spaventata perché il tetto del condominio di fronte a lei, aveva la
copertura con lastre di amianto-cemento comunque opportunamente
trattate. Nella zona di Casale, sede di uno dei tanti stabilimenti
Eternit, le fibre tal quali di amianto venivano movimentate con il
forcone, senza mascherina. Non esistevano sistemi di sicurezza, filtri
nell'ambiente di lavoro ecc. Il ciclo di lavorazione era su tre turni
per coprire le 24ore. Non solo era grave la situazione dell'ambiente
di lavoro ma anche del circondario per la grande volatilità delle
fibre. Per inciso, non tutti sanno che le pastiglie dei freni delle
auto fino al... non mi ricordo l'anno, erano composte da una pasta di
amianto. Le pastiglie si consumavano e le fibre dove andavano?
Ciao.


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