[FoLUG] Mame ovvero giochi retrò da bar.

Paolo Palmieri palmaway@gmx.it
Gio 11 Ott 2012 04:41:17 CEST


> Il termine "concettualmente superate" non è corretto, ma spesso accade
> che la desuetudine di un "oggetto", soprattutto in ambito informatico,
> porti al venir meno del concetto chiave (diritti morali a parte) di
> tutti i diritti di privativa: la tutela dell'interesse economico del
> creatore.

Difficile da dimostrare nel caso delle ROM del MAME. Anche di recente,
alcune compagnie, fra cui Atari e Capcom, hanno continuato a vendere o
dare in licenza le ROM. Sempre di recente Sony ha intentato causa a un
produttore di emulatori (Connectix).

> Ormai le ROM emulate dal mame non sono più di rilevanza economica per il
> produttore, per questo motivo si trovano un po' ovunque e nessuno
> persegue chi le distribuisce

La differenza fra legale e non perseguito mi sembra evidente, ma sono
d'accordo sul principio.

> In questo caso è il mercato che risparmia cause legali.

Probabilmente vero. Anche se solo una piccolissima percentuale del
materiale protetto da copyright disponibile in rete per il download
genera cause legali. Questo potrebbe essere anche dovuto alla non
conoscenza della reperibilità da parte dei detentori dei diritti, alla
difficoltà di adire le vie legali in giurisdizioni diverse, alla
difficoltà di ottenere ingiunzioni efficaci per la rimozione del
materiale, alla carente legislazione di alcuni paesi...

Alle volte anche ottenere un vantaggio competitivo può essere alla base
della mancata attivazione di percorsi legali. Si pensi a quanto abbia
giovato a Microsoft la diffusa disponibilità di copie non autorizzate
dei suoi sistemi operativi in paesi, o per fasce di clientela per cui il
costo era eccessivo. Linux avrebbe certamente un'utenza maggiore, se
questo non si fosse verificato.

> Infatti uno dei temi più dibattuti è la lunghezza della durata dei
> diritti di privativa intellettuale. In campo sw, sono molti i brevetti
> che vengono fatti decadere prima dello scadere dei 20.

L'articolo 52 della convenzione europea sui brevetti esclude
esplicitamente i programmi per computer dalla brevettabilità (al comma
2). La situazione è diversa negli Stati Uniti.

Al di là di tutto questo, che ha un valore relativo, mi chiedo se abbia
senso per un LUG promuovere un'operazione di questo tipo, proprio quando
cominciano a diffondersi giochi di livello, sia commerciali (come quelli
inclusi nei vari Humble Bundle, o nel prossimo venturo Steam) che open
source. Mi sembra che in particolare i secondi sarebbero da privilegiare.

Paolo



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