[gl-como] La doppia faccia (e licenza) di MySQL

Elena of Valhalla elena.valhalla@gmail.com
Mer 8 Lug 2009 18:57:44 CEST


Ciao

ho aggiunto l'autore dell'articolo in cc

2009/7/6 Nicola Viganò <ben.vighy@gmail.com>:
> Questo articolo [...] parla della doppia
> licenza con cui è rilasciato MySQL (libera e non libera), ed i problemi
> per il software libero che questo approccio può comportare.
> //http://www.flameeyes.eu/articoli/mysqlsevil.pdf

Innanzitutto una pignoleria: nell'articolo si dice che una licenza
opensource puo` non essere libera: in realta` e` piu` facile il
contrario (la definizione di open source deriva dalle linee guida
debian per il software libero, che a loro volta implicano le 4
liberta`), a meno di clausole dubbie che possono essere interpretate
in modo diverso da fsf e osi; comunque sono casi talmente di nicchia
da essere trascurabili

Passando ai contenuti veri e propri, in un mondo ideale il modello di
vendita di mysql non potrebbe funzionare: nessuno avrebbe motivo di
produrre software non libero, e quindi nessuno avrebbe motivo di
comprare una licenza proprietaria di mysql, e il problema sarebbe
risolto. Purtroppo non viviamo in un mondo ideale.

Mi sembra che il punto fondamentale dell'articolo sia che l'autore e`
dell'idea che cedere i diritti sul codice ad un'altra entita` non sia
un problema, purche' questa entita` ne faccia buon uso, mentre
sun/mysql non ne farebbe buon uso, per cui gli sviluppatori dovrebbero
rifiutarsi di accettare la cosa, con le conseguenze negative del caso.

Ammetto che cedere i diritti ad un'azienda sia piu` rischioso che non
cederli ad un'associazione, per il semplice motivo che un'azienda puo`
essere comprata e cambiare strategia per quello che riguarda il
prodotto, fino a sospenderne lo sviluppo; d'altra parte in questi casi
mi sembra che le garanzie offerte dalla licenza GPL siano sufficienti
per limitare al minimo i danni, e la situazione non sarebbe
particolarmente migliore nel caso di programma rilasciato sotto GPL e
copyright dei vari contributori.

A parte questo, ho letto le condizioni sotto cui avviene il rilascio
del codice di mysql _adesso_

http://www.sun.com/software/opensource/sca.pdf

e non mi sembra che dimostrino l'intento di aggirare le condizioni
della GPL e creare una versione migliore, ma chiusa di mysql, ma
semplicemente di andare avanti con il modello attuale nel quale le
migliorie a mysql continuano ad entrare nel prodotto principale,
libero, pur lasciando la possibilita` di effettuarne personalizzazioni
proprietarie.

In particolare, mi risulta che uno dei motivi per cui e` comune
acquistare la licenza proprietaria di mysql sia essere in grado di
farne gli usi che la licenza LGPL permetterebbe, ma la GPL vieta: non
quindi rilasciare versioni modificate di mysql stesso, ma
semplicemente integrarlo all'interno di propri programmi, tipicamente
abbastanza personalizzati da essere di scarsa utilita` per il pubblico

Tra le alternative citate c'e` postgresql, che a parte gli indubbi
pregi tecnici, e` sotto licenza BSD e quindi permette a chiunque l'uso
all'interno di prodotti proprietari, ancora piu` della licenza
proprietaria di mysql.

Ovviamente la situazione sarebbe ben diversa se l'azienda alla quale
si rilascia il codice fosse nota per non rispettare la comunita` e il
suo lavoro, ma non mi sembra questo il caso

-- 
Elena ``of Valhalla''

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