[gl-como] riunione

Diego Roversi diegor@tiscali.it
Gio 12 Mar 2009 12:14:25 CET


On Tue, Mar 10, 2009 at 10:23:50PM +0100, Nicola Viganò wrote:
> Diego Roversi ha scritto:
> > On Wed, Mar 04, 2009 at 06:13:51PM +0100, Nicola Viganò wrote:
> >   
> >
> > Ehm. Guarda che le patch di ubuntu si scaricano liberamente dal loro sito.
> > Infatti il formato di ubuntu e' lo stesso di debian che prevede per i
> > sorgenti di un pacchetto:
> >
> > 1) .tar.gz con i sorgenti originali
> > 2) .diff che contiene le patch
> > 3) .dsc che contiene la descrizione del pacchetto.
> >   
> bhe il formato dei deb non ci interessa assolutamente, anche perchè è il
> contenuto che spesso non è compatibile con debian stessa... 

Mi sembra che tu faccia finta di non capire. Il concetto e' che la patch e'
facilmente scaricabile, che sostanzialmente contraddice quello che dici tu:

"buuu ubuntu cattiva non rilascia le modifiche che fa"

Cito: 
> e considerando le loro
> politiche, scriveranno le loro patch e non le passeranno a Fedora,
> mentre fruiranno del lavoro fatto da Red Hat.

Ma secondo te queste patch, a parte un lavoro per integrare il programma in
Ubuntu, perche' magari il programma originale era nato per essere integrato
in fedora, conterra' altre cose? Credi che a Fedora interessino le patch per
rendere il programma facilmente utilizzabile in ubuntu? 

Forse dovresti controllare il fatturato di redhat e di canonical, e ti 
renderai conto che stai parlando di realta' abissalmente differenti. 


> considerando
> che fa riferimento (compilato contro) a pacchetti di ubuntu, patchati
> per ubuntu e cose simili. Molti miei amici che usano Debian, lamentavano
> proprio una NON compatibilità dei deb di ubuntu su debian.

E quindi? Qual e' il punto? Per la cronaca e' lo stesso problema con gli
.rpm. Quelli di opensuse, non funzionano con redhat, quelli di fedora non
funzionano con madriva... Ma questo nel 99% dei casi e' un banale problema di 
dipendenze che sono diverse nelle diverse distribuzioni. Spesso i pacchetti
di versioni differenti della stessa distro non sono compatibili fra loro... 

Esempio banale l'ultima versione di ubuntu potrebbe avere il pacchetto A che
e' stato compilato con delle versioni di librerie specifiche, che pero' in
debian potrebbero essere piu' vecchie.

Guarda caso se pero' ricompilo i sorgenti di ubuntu sotto debian, questi
vengono compilate con le versioni che ho sul sistema e funziona tutto. Lo so
perche' l'ho fatto in varie occasioni ^^

> > Il vantaggio e' appunto che uno puo' vedere chiaramente cosa e' stato
> > cambiato rispetto ai sorgenti originali. E se preferisce puo' anche prendere
> > le patch e applicarle ad altre distribuzioni.
> >   
> peccato che come ha già detto elena, le patch sono molto ubuntizzate, e
> per poterle applicare ad un'altra distro devi patchare anche molti altri
> pacchetti.... tanto vale che passi ad ubuntu.

Io so cosa intende dire Elena con ubuntizzate. Ma sospetto che tu no, e che
forse non ne hai mai vista una in vita tua. 

Le patch di Ubuntu, spesso e volentieri sono semplicemente dei "adatto il
programma alla filosofia Ubuntu". Quindi dubito che altre distribuzioni
sarebbero interessate. 

Non solo ma ti e' sfuggito il fatto, come ti ho fatto notare piu' avanti che
i pacchetti ubuntu sono basati sui pacchetti gia' patchati da debian. E per
questo motivo i contributi di ubuntu, in modo logico, vengono fatti verso
debian. Altrimenti rischierebbero di sovrapporsi contributi debian/ubuntu.

> altrimenti devi far uno sforzo immane e re inventare la ruota, tanto
> vale che ti riscrivi le patch from scratch, così è codice pulito e
> perfettamente distro-independent

Sforzo immane? Puoi fare un esempio pratico? Perche' sono curioso di
quantificare questo sforzo immane.



> > D'altronde tenere le "patch" per se stessi sarebbe una violazione della gpl.
> >
> > Personalmente non piace neanche a me Ubuntu, ma spargere FUD su altre
> > distribuzioni mi pare non corretto, mica siamo la Microsoft noi ... :D
> >
> > PS: ubuntu per lo piu' fa upstream verso debian, visto che spesso e
> > volentieri partono dalle loro patch
> mandare le patch upstream significa mandarle a chi sviluppa il
> pacchetto, in modo che qualsiasi altra distribuzione possa aver accesso
> alle aggiunte/modifiche/fix.
> Non tentare neanche di rendere le patch meno dipendenti dalla distro lo
> trovo sbagliato, _ed era questo il punto della mia frase_.

Puo' darsi, ma la tua frase era semanticamente ben lontana da questa tua
intenzione.

Comunque qui arriviamo al punto. Mi puoi fare un esempio di miglioramento
fatto da ubuntu e non mandato upstream? Giusto un esempio, cosi' smettiamo
di parlare di ipotetici misfatti. 

Perche' se si lanciano accuse, bisogna anche portare le prove.

-- 
Saluti / Regards

Diego Roversi | 
              | diegor at tiscalinet.it 


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