[gl-como] Differenze tra il pinguino e Winnoz

Nicola Viganò ben.vighy@gmail.com
Mer 30 Giu 2010 11:07:42 CEST


Il 30/06/2010 10:19, Riccardo (SCASI) ha scritto:
> scusate se mi intrometto
> [...]
> scusate ancora ma mi sembrava doveroso
Hai tutto il diritto di parlare e questa non era una discussione a due,
altrimenti sarebbe dovuta essere in privato!
> lungi da me essere un fanatico evangelizzato sostenitore di Stallman,
> ma vorrei farvi notare che senza di lui non ci sarebbero l'OSS e
> Linux, almeno non come sono oggi.
> Oltre agli strumenti (software, legali etc) che ha messo a
> disposizione, ha il merito di avere visto là dove mai nessuno aveva
> guardato e con la sua tenacia, la sua opera di 'evangelizzazione' e se
> vuoi con il suo estremismo, ha permesso a molti altri di avere la sua
> stessa visione.
> L'industria, vuoi per miopia, per inerzia, per comodità o per altre
> ragioni è da sempre portata verso la chiusura e la segretezza per
> proteggere i propri interessi. Stallman ha capito prima di tutti che
> questo non è l'unico sistema possibile e da quando lo ha capito si è
> impegnato assiduamente per farlo capire agli altri, e di questo, imho,
> bisogna dargli credito.
Bè sotto la logica della coperta troppo corta, se le aziende tirano
troppo da una parte, ci vuole qualcuno che tiri tanto dall'altra per
tener la coperta nel mezzo, però diciamo che il "caro" RMS ne combina di
ogni: tanto che dopo le sue ultime sparate, la Gnome foundation ha
approvato delle linee guida di comportamento a cui si devono attenere le
persone che stanno tenendo un talk, prevedendo anche la possibilità che
il talk venga interrotto se lo speaker dice qualcosa o imposta un
discorso offensivi nei rispetti di qualcuno o qualcosa.
http://live.gnome.org/CodeOfConduct/SpeakerGuidelines (link ottenuto dal
post di M. Garrett: http://mjg59.livejournal.com/124873.html )

Si, non dovrei attaccare RMS solo per questioni personali, e per contro
nemmeno passando per GNU: non voglio citare la solita storia di Hurd
come esempio di vero fallimento GNU, voglio invece fare un'affermazione
che non ha niente a che vedere con queste cose, ossia voglio sostenere
che in certe situazioni non ci si può fare proprio niente: la proprietà
intellettuale ci deve essere e deve essere rispettata.

Purtroppo ogni giorno si legge di infrazioni della GPL, che a volte
sembrano così idiote che vien da chiedersi "ma ci prendono per il culo??".
Una azienda di software, se vuole sopravvivere, non può continuar a far
causa a tutti quelli che usano impropriamente il proprio codice, senza
avere nemmeno un tornaconto economico. Così nasce l'esigenza di chiudere
il proprio codice, altrimenti si chiude tutti baracca e burattini e ce
ne si torna a casa.

La cosa più fenomenale è che invece certe ditte puntano la sicurezza dei
loro prodotti tutta sulla chiusura del codice (dei veri idioti), e che
magari lo scrivono in linguaggi come Java o C# che sono facilmente
"reversibili", senza aggiungere altri meccanismi di sicurezza, anche se
si tratta di un'architettura client-server che lavora in ambito di rete
(e quindi chiunque faccia una reverse engineering delle interfacce del
server, può creare un client malevolo).
Questi si che se dovessero esporre il proprio codice sarebbero proprio
fottuti. Ma questo non è nemmeno sufficiente per pensare che tutto debba
essere open, altrimenti si ricade nel discorso di sopra. Io credo nella
pacifica convivenza.

Pace.


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