glug:Linux Day

Raffaello glug@genova.linux.it
Fri, 26 Jul 2002 12:05:07 +0200


Allora, eccomi. In questi giorni seguivo la discussione ma non avevo tempo di mettermi a scrivere.
Anzitutto confermo disponibilità e interessse. Passo a discutere i punti. Mi scuso per la lunghezza.

Per quanto riguarda il posto che proponevo di usare le cose si stanno mettendo piuttosto male.
In questi giorni cercherò di capire cosa sarà della Loggia di Banchi da qui a novembre; se i lavori di
"ammodernamento e adeguamento" cominciassero dal prossimo anno sarebbe possibile avere la struttura a novembre a costo zero. Ma mi sembra di capire che è meglio non contarci. Per adesso non sono riuscito a capire perché sono stati tutti (associazioni & istituzioni) impegnati a rigiocare al G8 2 la vendetta (altro che Doom).
Ma resto dell'idea che un posto "aperto" si può trovare, magari nel centro storico, con la
possibilità che persone entrino incuriosite e che la curiosità si possa sfruttare. 
Nel momento in cui abbiamo un programma di massima ma concreto mi attivo a cercare un posto del genere,
e credo di aver qualche possibilità di trovarlo.
Nel frattempo, qualcuno che aveva proposto di cercare sedi più "aziendali" (si era parlato del Bic) potrebbe
tenere aperta, se si può, anche quella possibilità. In modo da avere un backup.

Per quanto riguarda i contenuti, la bozza di programma elenca una serie di temi "tecnici". Benissimo. E un generico
accenno a "cosa è il software libero". Al di là delle installazioni e dei discorsi "professionali" (che sono sicuramente
un pilastro della giornata, cui sono personalmente molto interessato), mi attira in primo luogo l'aspetto "culturale",
nel senso del (o dei) perché di certe scelte. Vorrei evitare di dare impressione di aridità a tutti quanti non fossero
interessati a discorsi tecnici "verticali". Fare "solo" discorsi da ingegneri rischia di allontanare l'uomo della
strada, o chi proviene da altre discipline, col risultato di fargli dire: discutete tutte le vostre astruse sigle,
poi quando avete finito datemi una macchina con cui possa scrivere un testo, e spedirlo, e fare altre due o tre cose.
Ma così, vincerà sempre Windows, che queste cose le fa ed è già in quasi tutte le macchine. Ma a che prezzo.
L è un'alternativa, ma non nel senso di una scelta come tra cocacola e pepsicola.
Su queste cose mi piacerebbe si provasse a comunicare quel giorno, magari dedicando parte dello spazio ad interventi
"a tema", sulle motivazioni di certe scelte tecniche che al tempo stesso sono culturali e "etiche".  Ne vengo dalla lettura
di "Hacker Ethics" di Hakkinen, Torvalds ecc., lettura utile oltre che divertente, e tra gli spunti che mi ha dato c'è
questo: "riportare il concetto di gratificazione intellettuale al
posto che gli compete nell'esistenza umana": professionale e non solo.
Passione e divertimento nel fare le cose. E nel non farsele imporre, e nel pagarle il giusto e non dieci volte tanto, ecc.
Come ha appena scritto qualcuno in lista, L
> è molto più stimolante per il mio intelletto proprio
> perchè è open source.
Come si diceva la sera ormai lontana della cena, occorrerebbe forse riacqistare la consapevolezza che il computer è sempre
lo "stupido" per eccellenza, ma che offre possibilità di crescita, di divertimento attivo e di realizzazione -
oltre che vantaggi strumentali - che ne fanno uno strumento umano come la scrittura, la logica ecc. Un monopolio mondiale
che appiattisce verso il basso non strozza solo il business di chi è fuori dal giro ma fa danni ben peggiori.
Credo che parlare di software libero (e non solo, allargando il discorso alle altre forme di proprietà comune intellettuale)
 in questo senso può aiutare ad evitare di dare un'idea "punitiva" del discorso Linux, da etica weberiana delle attività umane:
 la "comunità creativa" dell'OS come congrega di genietti che odiano Windows perché è troppo comodo e facile da usare,
 di luddisti che propugnano il ritorno oscurantista ai comandi a linea di carattere su schermo verde. Per me l'OS è proprio
 il contrario.  In questo senso, non vedrei nulla di male se ci fossero PC con Linux su cui girassero accattivanti giochi.
 Anche se non sono un amante del genere. Non vedo cosa ci sarebbe di male se ci fossero i ragazzini.
 Casomai è sensato tenere distinte cose tra loro diverse. Sia fisicamente che temporalmente,  con spazi di dibattito su
 argomenti diversi eventualmente in tempi distinti.

Dico cose che tutti sapete. Ma sento il bisogno di dirle, e poi faccio conto di trovarmi tra amici. 
Nel pubblico invece le sanno in pochi. Vedo LD come l'occasione per dirlo a un po' di gente che magari non ha avuto
l'opportunità di rifletterci. 

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Per quanto riguarda argomenti più propriamente  tecnici, io mi sto interessando all'embedded Linux nel campo dell'automazione
(avete visto che Elettronica Oggi ha dedicato un lungo speciale sull'ultimo numero?) ma ne so ancora pochissimo.
Se qualcuno sulla lista lavora su queste cose, sarebbe interessante parlarne.

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Altra cosa
Conosco un venditore che si sta "attrezzando" per vendere PC con installato Linux. Mi chiedevo se potesse essere
interessante/opportuno che venisse a dire due parole sulla sua scelta e magari portasse, che so, qualche macchina per demo
vari. Certo si farebbe così anche un po' di pubblicità. Domanda: sarebbe contrario allo spirito del LD? Ho riletto
le LG ma non vi ho trovato di che sciogliere il dubbio.

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Un'ultima cosa: non mi è chiaro il discorso di 
>distribuzione di software free per Windows
di che si tratta?

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Mi sono scusato per la lunghezza all'inizio, e mi riscuso alla fine. 
Buon lavoro a tutti...
  

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 Raffaello                          mailto:hardrain@tiscalinet.it