glug:Proposta pazza
Paolo Gaggini
glug@genova.linux.it
Fri, 28 Feb 2003 09:55:50 +0100
On Thursday 27 February 2003 23:24, Stefano Canepa wrote:
> Questo lavoro mi ha spinto a riflettere sul fatto che forse uno
> degli scogli più grossi per i nuovi utenti sia proprio la lingua. Ci
Si è vero: l'altro giorno ho fatto un'assistenza e ho proposto
OpenOffice in un ufficio "preparato" nel senso che da tempo sono
scazzati per il costo di M$ Office e hanno deciso di non avere più pc
pirata (cioè, come fanno praticamente tutti, comprano qualche licenza
ma poi usano il software su più pc..). Ho proposto anche Mozilla, ma mi
hanno cazziato (per quanto gli piacesse) perchè era in inglese. Solo
ora ho trovato un pacchetto "italianizzante" su internet. E' chiaro per
larga parte dell'utenza l'italiano è fondamentale (del resto siamo
credo l'unico paese europeo di un certo livello dove la popolazione non
parla anche inglese... in danimarca danno perfino alla TV i film in
prima serata esclusivamente in lingua originale con sottotitoli in
danese, il doppiaggio non sanno nemmeno cosa sia, tanto per fare un
esempietto).
Riguardo alle traduzioni penso però che servano, dato il target, solo
per i programmi d'ufficio (scrittura, internet, ecc) e mi pare che i
più diffusi siano già anche in italiano.
Pacchetti minori, che di solito sono più per l'uso dei sistemisti che
della massa, sinceramente non vedo la necessità di tradurli. Credo che
chi operi professionalmente nel settore sappia ben bene l'inglese,
altrimenti come fa a leggere la stragrande maggioranza della
documentazione??
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Paolo Gaggini
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