R: glug: diffondete..

Roberto A. F. me@roberto.foglietta.name
Ven 5 Mar 2004 16:03:40 CET


On Fri, 05 Mar 2004 07:30:20 +0100
Giuliano <bipieffe@yahoo.it> wrote:

> Le leggi esistenti debbono venir rispettate da tutti, anche da chi ha
> la facoltà di promulgarne delle nuove. Ed una legge in aperto
> contrasto con il diritto esistente non può venire applicata.

 Una legge può essere applicata da 15gg dopo la pubblicazione sulla
gazzetta ufficiale finchè non ne è stata modificata da altra legge,
abrogata, abrogata per referendum, ritenuta incostituzionale dalla corte
di cassazione.
 Il fatto che sia in contrasto con altre leggi è un problema che spetta
al giudice stabilire quale delle due normative in apparente contrasto
fra di loro ha più valore rispetto alla situazione sotto il suo
giudizio. 
 Sfortunatamente per quanto può sembrare insensato l'autoconsistenza del
diritto non è una caratteristica peculiare, anche se IMHO dovrebbe
esserelo, ed è regolamentata solo a certe situazioni come
l'incostituzionalità e il fatto che leggi locali debbono essere
promulgate in rispetto alle leggi dello stato. 
 Ad esempio un caso concreto è quello che un'amministrazione regionale
promulghi una legge ma che successivamente lo stato ne promulghi una in
contrasto. Finchè la giunta locale non adatta la norma locale a quella
di stato spetta al giudice dire quale è rilevante nel processo in causa.
 Non è solo un caso italiano. Ad esempio negli USA le sentenze fanno
precedente in maniera che possano essere portate nei sucessivi processi
a sostegno di un'interpretazione piuttosto che di un'altra della stessa
legge o per sanare il contrasto di diverse normative apparentemente in
contrasto fra di loro. 
 Infatti per quanto possa sembrare strano UNA legge viene applicata, non
una media pesata fra diverse, quella che è ritenuta più adatta al
contesto.

 Ad esempio FS criptati permettono lo starage di dati di cui nemmeno
l'admin ha conoscenza del contenuto. Questo può essere utilizzato dalle
major per aggirare la legge sulla privacy e la ritenzione dei dati.
Semplicemente i provider si devono addattare a mantenere un'enorme mole
di dati che a loro non servono. La chiave crittografica per l'accesso ai
dati potrebbe essere in mano alla magistratura la quale ordina ricerche
ed indagini in base all'esposto delle major.
 Forse non ve ne siete resi conto ma è un palese caso di lobbing (USA
docet).


> La libertà è un bene 
> fondamentale. Non dovesse più esistere bisognerebbe prima dirlo,
> almeno.

 Un presidente americano che potrebbe essere Lincoln (oppure Jefferso)
disse una frase non troppo diversa da questa: "un pololo che non è
disposto a sacrificarsi per la libertà non la merita". Lo disse come
presidente degli stati uniti quindi dopo la guerra di indipendeza.
 Il fatto che non occorra nemmeno dirlo può anche starci ma il COME
questa battaglia debba essere portata avanti non è proprio così chiaro.
Infatti basta leggere il comunicato di cui è stata chiesta la diffusione
in questa lista.




 Le opinioni riguardo al fatto che una gestione lobbistica del copyright
risulti dannosa per la diffusione del software libero risalgono già al
5-6-1999, e ne sono certo in quanto autore
 
http://www.google.com/search?q=Premetto+che+sono+contratrio+al+copyright+e+al+brevetto%0Atecnologico+nella+formualzioni+attuali.&sourceid=mozilla-search&start=0&start=0&ie=utf-8&oe=utf-8

 che oggi è linkato qui con evidente correzione di typo nel link

 http://lugge.net/copyright.txt

 e per quanto ne so questo è il primo documento in italiano scritto
sull'argomento che presentasse la tesi "violazione (C) against SW
libre", infatti il documento più vecchio che sono riuscito a trovare è
comunque posteriore 23-11-1999 e l'ho salvato qui dopo averlo preso da
un post della m-list di linuxtrent

 http://lugge.net/pirateria.txt
 
 come a dire che questo thread è ormai più che obsoleto, che forse
l'unico reale messaggio da diffondere è quello postato da  paolo
gianrossi riguardo alla gnu/fsf pensiero

 http://www.gnu.org/philosophy/words-to-avoid.html

 e che il diritto alla condivisione del sapere va` garantito di fronte
ad interessi economici di tipo lobbistico ma va` garantito in maniera
LEGALE e non di finta ribellione al grido "fieri di essere pirati"
perchè con queste cose le major/BSA ci vanno a nozze e confermano la
loro tesi che in effetti la presunzione di colpevolezza è da
leggittimare perchè sono i loro interessi ad essere messi in
discussione. 

 Però capisco che sia più facile divulgare slogan per nulla diversi da
quelli che il nostro panorama politico ha visto in passato, ieri "contro
roma ladrona assenteismo fiscale" oggi "contro le major ladrone
assenteismo alla cassa ricordi". 
 Di fronte a ribellioni di così poco contenuto filosofico/morale ben
vengano multe da capogiro!
 



 Invece di sterili lotte di ribellione CONTRO qualcosa applichiamo una
seria presa di autocoscienza che porti la legislazione italiana a
riconoscere il diritto di condividere il sapere come un diritto NATURALE
dell'uomo che può essere limitato SOLO in funzione del bene comune.
Ovviamente non si può dimenticare che anche la proprietà privata è un
diritto considerato NATURALE nella nostra società. Perciò una più
ragionevole legislazione sul diritto d'autore dovrebbe mettere in
equilibrio l'accesso a questi due diritti naturali ovviamente in
funzione del bene comune (inteso come progresso della società).
 Purtroppo questo ormai è da fare a livello europeo e non più italiano,
quindi con legislatori molto lontani dalla gente e molto più
avvicinabili dalle lobby economiche.

 PROVOCAZIONE: perchè non indire un referendum di abbrogazione delle
leggi sul diritto d'autore (copyright)?
 
 Ovviamente una tale abrogazione andrebbe contro la legislazione europea
e potrebbe essere sostituita da leggi ancora più restrittive rispetto
alla libertà di condivisione. Però a livello politico sarebbe certo un
bel colpo... infatti riuscire in un impresa del genere metterebbe
qualsiasi politico sull'altolà: se voglio guadagnare voti non posso
mettermi contro a più del 50% degli italiani!!!! 
 Piuttosto consapevole del fatto che difficilmente un referendum come
questo passerebbe (e forse è meglio) tutto sommato la fatica di
raccogliere 1/2 milione di firme la farei... giusto per dare un forte
segnale!




 Ciao,
-- 
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