GLUG: sul copyright e altro

Renzo Cavalli renzo.cavalli@tin.it
Dom 22 Gen 2006 16:56:09 CET


Emanuele Rocca wrote:

>> non posso non essere d'accordo con te, ma mi pare di cogliere nelle tue
>> parole (e anche in quelle di Cristiano) un eccesso di legalismo. 
> 
> 
> No,  nient'affatto. Volevo solo puntigliosamente precisare che si tratta
> di reato, perch� nel messaggio originario si puntava sul "� legale" vs.
> "non � legale". Termini sbagliati perch� se un cosa � legale allora �
> legale, viceversa � illegale. � oggettivo.
lieto di essermi sbagliato.


> Opinioni sulla musica coperta da Creative Commons? 
http://www.liberliber.it/progetti/libermusica/index.htm
(musica dal '54) ma la siae afferma cose diverse, v. sotto.
http://www.creativecommons.it/Audio
http://www.vitaminic.it/
ma ho trovato ben poco...

e leggi questo:
a domanda la siae risponde:

E se si tratta di musica classica?
Il fatto che lei utilizzi musica classica o leggera non fa molta
differenza, la differenza la fa il tempo trascorso dalla morte
dell’autore, infatti dopo 70 anni dalla morte dell’autore la musica (e
l’opera d’arte in genere) diventa di pubblico dominio. Ma, attenzione!
Se lei pensa che utilizzando musica classica nel suo filmato lei risolve
il problema, purtroppo si sbaglia. Infatti lei utilizzerà senz’altro una
registrazione che, anche se la musica in essa contenuta è di pubblico
dominio, è essa stessa tutelata ed anche in questo caso la SIAE non può
aiutarla perché lei dovrà andare a trattare direttamente col produttore
discografico che ha realizzato la registrazione.

Insomma diritto d'autore del tal violino o del tal direttore o del tal
trombone (persona o strumento che sia...)

Qualche inghippo si trova sempre con le licenze, che permettono e
permetteranno di sopravvivere bene solo agli avvocati.
  La strada maestra e' la completa abolizione del diritto d'autore (sono
pagate le mie esibizioni, non le mie creazioni) cosi' come nel sw e
nelle invenzioni i brevetti (installazioni, consulenze, manutenzioni);
altrimenti e paradossalmente, e gia' succede, ci troveremo a brevettare
l'acqua calda o l'if o il doppio click.

e per finire, cosi' forse si e' indotti a riflettere sulle differenze
tra Torvalds e Stallman da
http://www.unicam.it/ssdici/diritto_d.htm
riporto solo:

"
  una cosa è certa: il copyleft ha scatenato una riflessione sull'uso
etico della conoscenza che nessuno si aspettava. Riflessione che Linus
Torvalds, idolo del movimento open source, sintetizza così nel libro
Just for fun : «Io il copyright lo adoro, semplicemente non credo che i
diritti degli autori vadano esagerati. Come autore ho i miei diritti, ma
anche l'obbligo di usare il copyright in maniera responsabile».
"

Io il copyright lo odio.

e :
  "Non è col copyright che si raggiunge questo obiettivo», spiega Luigi
Sertorio, docente di fisica teorica all'Università di Torino, «ci
credono solo i burocrati arroganti convinti di poter creare intelligenza
con le loro riflessioni economiche. Il creativo, il fisico, lo
scienziato certo non vuole blindare le sue scoperte dietro un muro che
si rompe solo pagando».
"
condivido. come condivido questo:
http://www.antiarte.it/propriet%C3%A0_intellettuale_%C3%A8_un_furto.htm
( artisti un po' pazzi...forse, un po' no :-) )

> Pu� essere il futuro?
no. ma apre una discussione sul futuro.

> Quanto questo ipotetico futuro pu� essere danneggiato dalla pirateria?
il futuro e' la legalizzazione della pirateria: una benda sull'occhio e
l'altro bene aperto :-))

tutto imho, e scusate la lunghezza.

-- 
Renzo Cavalli  0xF9C31E07
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dinanzi al Golfo Paradiso
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