Linguaggio di programmazione universale

Angelo Naselli na_spa@libero.it
Gio 11 Maggio 2006 22:35:16 CEST


Alle 19:59, giovedì 11 maggio 2006, Antonio G. De Padova ha scritto:
> Am Donnerstag, 11. Mai 2006 18:55 schrieb Angelo Naselli:
> 
> >
> > <cut>
> 
> > rilasciassimo sw libero. Tu non avresti questo problema, fino a quando i
> > tuoi clienti saranno soddisfatti. Poi tu sarai sempre colui che detiene i
> > diritti intellettuali del sw, ma l'utente può modificare il sw
> > rivolgendosi ad altri. Ma se invece ti accorgessi che per te è meglio
> > diventare salumiere, tu saresti l'unico a poter modificare ed adattare il
> > tuo sw per te stesso. E gli altri oltre che odiarti un po' perché sei
> > loro concorrente dovrebbero rivolgersi ad altri per rifarsi fare tutto il
> > sw.
> >
> 
> Sì, ma se la cosa funziona così, chi me lo fa fare magari ad investire un 
> anno del mio tempo per scervellarmi a risolvere un problema, ammettiamo un 
> software ideale per salumieri, e poi il source lo pubblico magari su una 
> rivista ? (perchè quello che dici tu equivarrebbe a questo).
falso! falso e falso! Tu hai detto di restare fedele all'open source in una
mail precedente, ma dimostri di saperne poco.  Io non ho mai detto che devi 
pubblicare i sorgenti da nessuna parte. Ne su una rivista ne su un sito. 
Se lo fai è una tua scelta. 
Che poi i prodotti migliori open source siano anche liberi di circolare e 
quindi li trovi anche gratis (sottolineo anche), non significa che tu lo debba
fare. Il fatto che i sorgenti siano pubblici permettono una comunità di
sviluppo di 24h su 24h, 365 giorni l'anno non credo che nessun azienda
possa competere se non oscurando, chiudendo porte e formati. Comprando
brevetti prima che tu riesca a permetterteli. Il tuo pensiero è già stato
fatto da qualcun altro, ma lui ha i soldi lo brevetta tu lo realizzi, violi
i diritti suoi e lui si prende la tua implementazione per evitarti una fine
miserevole, è successo e succederà ancora.

Tu *devi* fornire il sorgente a chi vendi il binario. Fine! Come glielo dai
sono fatti tuoi, accesso ftp privato, libero su cd o su chiavetta.

A questo punto lui è titolare del binario e dei sorgenti. Fine. Se il tuo lavoro
è buono (e a volte ahimé competitivo) lui non avrà motivo per rivolgersi ad altri,
ma gli sarà garantito di poterlo fare se tu non ci sarai più. Perché io non posso
aprire la mia tesi scritta in MS word 2 perché non più supportata quella versione?
Di chi è la tesi mia o di Microsoft? Se io avessi il codice di word 2 potrei 
rivolgermi a qualcuno o farlo io stesso per fare in modo che il programma funzioni
ancora correttamente nei sistemi attuali. 
> Ma che si lavora a fare , per la gloria ? Se il software developing fosse un 
> hobby e uno ha altre fonti di guadagno, va bene, ma in questo modo, si puo'
No ma tu usando linux sfrutti sia chi lavora nell'open source sia chi lo fa
per hobby. Ma non solo non ne sei neanche grato, perché proprio perché 
sfrutti, hai paura di essere sfruttato. 
> parlare di 'software developer' come 'professione' ?? A me sembra di no. 
> Fatto così mi sembra più un hobby, uno sfizio.
Ti ribadisco ci sono persone che lavorano e guadagnano nell'open source.
Ci sono aziende che vendono prodotti open source, pensa a certi modem adsl
con firewall p.es, io l'ho comprato DLINK, non mi passa neanche per la 
testa l'idea di installare un nuovo kernel o iptables, ma potrei farlo. 
> 
> > No l'esempio non calza perché di somiglianza c'è solo il fatto che il
> > ladro entra senza le chiavi e ti può fare reverse engennering del tuo sw.
> 
> Sì, lo voglio proprio vedere uno fare il reverse engineering magari con 
> un 'disassembler'. Ci vogliono quattro coglioni ottagonali per riuscire a 
> disassemblare un programmino  di magari solo 64K. E poi capirne la logica.
Ti assicuro che succede, è successo e succederà ancora. Al giorno d'oggi
magari ti limiti a trovare i codici di accesso i serial number o ad evitare
la protezione. Non è legale anzi, ma succede, basta lanciare una ricerchina
su google...

> 
> > E' come andare all'Ikea, tu hai tutti i pezzi in mano, puoi costruirti il
> > mobile o fartelo installare. Dubito che la maggior parte delle persone si
> > mettano a tagliare alberi e rifarsi i mobili ikea eppure hai tutto dal
> > disegno ai pezzi. (non so questa mi è venuta adesso :) )
> >
> 
> Non vedo il parallelo.
> Quali sarebbero i 'pezzi' a disposizione che si mettono assieme ?
> Conoscere bene un linguaggio di programmazione è un conto. Ma
> saper trovare un algoritmo ottimale per un problema specifico è un altro.
Bene quindi non hai bisogno di andare avanti, stai chiedendo al salumiere
di conoscere un linguaggio e di essere anche un buon progettista sw...
ma perché fa il salumiere? 
> La volontá di proteggere il software `e tutta qui. E' la volontà di 
> proteggere un 'algoritmo'. una 'idea geniale'.
Per una valida ce ne sono 100 mediocri che magari bloccano lo sviluppo
di grandi programmi perché inerenti. Come fai a dire che puoi brevettare
un'idea... Ma io potrei brevettare lo scendere col piede destro dall'autobus
così almeno la metà della gente che prende l'autobus mi deve dei soldi.
Geniale io brevetto l'idea di brevettare le idee... così (questa mi piace) 

> A me nel 1981 venne una idea geniale e la implementai. Ebbe un enorme 
> successo ma non divenni ricco, perchè non sapevo come fare a 'proteggermi'
> da eventuali 'furti' (c'è da dire che non potevo fare le cose 'apertamente' 
> perchè era un mio progetto privato ma per contratto potevo solo lavorare 
> per la ditta dalla quale ero impiegato.)
> Così il programma lo installai *gratis* a diversi conoscenti. I quali mi 
> ringraziarono e lo usarono felici per un po' di anni.
Mi spiace, perché sicuramente erano anni migliori per fare soldi con un 
programma.

> Ora il programma è obsoleto perchè la tecnologia è avanzata.
> Ma il problema resta.
Se l'idea è ancora valida e non puoi permetterti di aggiornare le
tecnologie, puoi provare ad utilizzare un meccanismo open, ma se nessuno
ti da una mano...
 
> Forse allora non mi è troppo chiaro il concetto basilare di 'Open Source'.
> Per quello che ho queste obiezioni.
Forse potresti fare un po' di ricerca, magari cominciando a leggere 
le licenze stesse. Spero che qualcuno più ferrato di me ti dia 
qualche riferimento, che servono un po' a tutti.

> Magari un giorno qualcuno mi spiega come si fa a proteggere la 'segretezza' 
> (o il copyright) di un geniale algoritmo, e farlo combaciare con la 
> filosofia 'open source'.
Ma tu trovi giusto che io non possa comprare un dvd in america e vedermelo
in italia tranquillamente? io voglio vedere i film in lingua originale,
perché un codice mi vieta un acquisto più che lecito... geniale.
 
> Dopotutto, in un mondo in cui si brevetttano i farmaci, che dovrebbero 
> essere la cosa più 'umanamente utile' che si possa avere, perché non si 
> puo' brevettare un 'algoritmo' se ci si è passato notti insonni per due o 
> tre anni ??
Infatti, ma se le persone intorno a te si buttassero dal terzo piano
li seguiresti ad occhi chiusi?

 
> > Ciao (da un ingenuo triste, chi mi conosce qui nel glug può capire
> > perché)
> >
> 
> E lo credo.  sarai meno triste quando potrai 'brevettare' le tue idee 
> geniali, come le case farmaceutiche. <hehehehe>
> :-)))
Non credo, penso che non mi sentirei più parte ne del glug ne di ILS
se lo facessi... 

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