Linguaggio di programmazione universale

Antonio G. De Padova ga@agdp.de
Gio 11 Maggio 2006 23:44:53 CEST


Am Donnerstag, 11. Mai 2006 22:35 schrieb Angelo Naselli:


dunque, vediamo un po' di fare chiarezza sulla questione.
A me sembra di non avere le idee mnolto chiare che cosa voglia dire 'open 
source'. Allora vediamo se riesco a chiarirmele.

> >
> > Sì, ma se la cosa funziona così, chi me lo fa fare magari ad investire
> > un anno del mio tempo per scervellarmi a risolvere un problema,
> > ammettiamo un software ideale per salumieri, e poi il source lo
> > pubblico magari su una rivista ? (perchè quello che dici tu
> > equivarrebbe a questo).
>
> falso! falso e falso! Tu hai detto di restare fedele all'open source in
> una mail precedente, ma dimostri di saperne poco.

Certamente, sembra essere vero. E allora vediamo se posso chiarirmele.

> Io non ho mai detto 
> che devi pubblicare i sorgenti da nessuna parte. Ne su una rivista ne su
> un sito. Se lo fai è una tua scelta.

E allora cosa vuol dire esattamente 'open source# ??
Allora : io ammetto che se un committente mi paga per scrivergli un 
programma, lui puo' avere tutto. Programmma e source. Mi ha pagato per il 
developing, cioè *tutte* le ore che ho lavorato. Quindi lui è proprietario 
del software completo.

E su questo sono d'accordo.

E allora, dov'é in questo caso l'open source ??

>
> Tu *devi* fornire il sorgente a chi vendi il binario. Fine! Come glielo
> dai sono fatti tuoi, accesso ftp privato, libero su cd o su chiavetta.
>

fin qui concordo. Ma allora mi dai ragione. 

> Perché io non posso aprire la mia tesi scritta in MS word 2
> perché non più supportata quella versione? Di chi è la tesi mia o di
> Microsoft? 

Vabbé, questo è un'altro paio di maniche. Qui si entra nella 'filosofia del 
software'. Non ha piu niente a che fare col mio discorso.

Comunque se esiste un problema di quel genere, dovrebbe bastare 'obbligare' 
legalmente la Microsoft ad essere *sempre  e comunque* 'downward 
compatible' in modo che tutti possano accedere ai loro lavori fatti in 
passato.
Si potrebbe legiferare perfino che questa è una 'violenza' agli utenti e 
perseguibile ai sensi di legge.

Però lo dovrebbero essere anche i vari dialetti di Openoffice.org che da 
quando ho cambiato versione di Kanotix non posso più a leggere i dati di 
prima. Magari è stato installato male, chissá.
 
>
> > Ma che si lavora a fare , per la gloria ? Se il software developing
> > fosse un hobby e uno ha altre fonti di guadagno, va bene, ma in questo
> > modo, si puo'
>
> No ma tu usando linux sfrutti sia chi lavora nell'open source sia chi lo
> fa per hobby. 

Ma guarda, a dire la veritá io non ho mai sviluppato su Linux 'per 
guadagnare'. Anzi, il mondo in cui 'si guadagna' è soltanto Microsoft. Su 
Linux si lavora 'per hobby' (come faccio io) o 'per studio/ricerca' o per 
per la gloria.

Cioè io su Linux ci tengo le cose 'importanti' (mails, newsgroups, dati 
archiviati) perchè è 'very reliable', affidabile al massimo, per il mio 
standard. 
Non ho mai conosciuto nessuno che sviluppa su Linux per soldi.

> Ma non solo non ne sei neanche grato, perché proprio perché 
> sfrutti, hai paura di essere sfruttato.
>
No no ti sbagli. Io 'amo' il mondo Linux, lo ritengo la cosa migliore che 
possa essere capitata al personal computing, Linus Thorwald è un mio idolo, 
proprio per aver iniziato una certa 'filosofia' che si puo' esportare in 
altri campi. Mi stai giudicando male. 

I miei lavori 'commerciali' li ho sempre fatti su Windows. Quindi non ho 
nessun senso di colpa verso la comunità Linux e Open Source.

>
> Ti ribadisco ci sono persone che lavorano e guadagnano nell'open source.

Benissimo. Perfetto. Chi dice niente.

>
> Bene quindi non hai bisogno di andare avanti, stai chiedendo al salumiere
> di conoscere un linguaggio e di essere anche un buon progettista sw...
> ma perché fa il salumiere?
>

Veramente, non capisco il nesso. Oppure, come dicevo, sto discutendo di una 
cosa che non conosco. Evidentemente per me 'open source' ha un altro 
significato che per voi, e mi sfugge qualche sfumatura.
Io avevo sempre interpretato 'open source' come : 'il software che produci, 
devi sempre metterlo a disposizione insieme al source code'.

Al che io dico : se qualcuno mi paga per lo sviluppo, allora ha il diritto 
al source.
Ma se io 'investo' il mio tempo su un prodotto, diciamo due anni di 
sviluppo, e voglio mettere sul mercato un programmino 'geniale' (che però 
nessuno mi pagherà il prezzo di due anni di sviluppo) allora *col kakkio* 
che io pubblico il source.

ma scusa, chi me lo fa fare ? Dimmi una buona ragione per cui io debba fare 
una cosa che sarebbe un 'suicidio commerciale' ??

Perchè uno deve passare due anni a programmare per poi mettere il suo source 
sul mercato ?? Se l'open source vuol dire questo, allora io NON SONO open 
source.

Ma a me sembra che ci sia qualcosa che mi sfugge. Perchè NON PUO' voler dire 
questo. Altrimenti tutti si programmerebbe per hobby, senza guadagnare 
niente.

Dimmi dove sbaglio a ragionar così.

> > La volontá di proteggere il software `e tutta qui. E' la volontà di
> > proteggere un 'algoritmo'. una 'idea geniale'.
>
> Per una valida ce ne sono 100 mediocri che magari bloccano lo sviluppo
> di grandi programmi perché inerenti. Come fai a dire che puoi brevettare
> un'idea... Ma io potrei brevettare lo scendere col piede destro
> dall'autobus così almeno la metà della gente che prende l'autobus mi deve
> dei soldi. Geniale io brevetto l'idea di brevettare le idee... così
> (questa mi piace)
>

No no no. Mi sa che qui si esagera. Ci sono delle cose 'ragionevolli' che si 
possono brevettare. 

> > A me nel 1981 venne una idea geniale e la implementai. Ebbe un enorme
> > successo ma non divenni ricco, perchè non sapevo come fare a
> > 'proteggermi' da eventuali 'furti' (c'è da dire che non potevo fare le
> > cose 'apertamente' perchè era un mio progetto privato ma per contratto
> > potevo solo lavorare per la ditta dalla quale ero impiegato.)
> > Così il programma lo installai *gratis* a diversi conoscenti. I quali
> > mi ringraziarono e lo usarono felici per un po' di anni.
>
> Mi spiace, perché sicuramente erano anni migliori per fare soldi con un
> programma.
>
E ma con la filosofia dell'Open Souzrce come avrei potuto ? Dovevo 
pubblicarlo da qualche parte e lasciare che altri più geniali 
finanziariamente di me sfruttassero l'idea ?

> > Ora il programma è obsoleto perchè la tecnologia è avanzata.
> > Ma il problema resta.
>
>
> Ma tu trovi giusto che io non possa comprare un dvd in america e
> vedermelo in italia tranquillamente? io voglio vedere i film in lingua
> originale, perché un codice mi vieta un acquisto più che lecito...
> geniale.
>

Mah io sui DVD non metto lingua. E' un campo troppo complesso. Comunque so 
che esistono dei lettori 'univrsali' che possono leggere qualsiasi cosa.

Però non puoi impedire che dittte private si mettano d'accordo 
e 'proteggano' i loro prodotti sul mercato.

Se no vanno tutte in fallimento.
Cioè il problema coinvolge anche il campo etico e sociale. Non è facile dare 
questo tipo di risposte. E' importante salvaguardare i posti di lavoro ? 
E allora è lecito 'proteggere' i prodotti di una ditta ? Sono più importanti 
i compratori o la ditta che produce ? Sono più importanti i compratori o 
gli operai che lavorano nelle ditte ?

Molto difficile dare risposte a tutto ciò.

>
> Infatti, ma se le persone intorno a te si buttassero dal terzo piano
> li seguiresti ad occhi chiusi?
>

Scusa, ma ancora non vedo il nesso. Sarà perche sono *tedesco* o perchè sono 
le 23:43....

>
> Non credo, penso che non mi sentirei più parte ne del glug ne di ILS
> se lo facessi...

Beh, io finisco anc h'io la mia giornata dicendo : Viva il Linux, Viva 
l'Open Source, ma viva anche i brevetti delle idee geniali, in modo che 
l'autore possa anche vivere.....

John.



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