[OT]:per sdrammatizzare

[Angelo Naselli]

> Comunque do la mia parola che a questo ulteriore sproloquio
> non se seguiranno altri su questo thread.
Beh questo mi dispiace, non credo che un thread costruttivo, che comunque
farà riflettere molti, magari (spero) i più sopiti, debba finire unilaterarmente.
Preferisco affidare questa tecnica a flame o discorsi senza una tematica
importante. Malgrado l'OT su in oggetto, in realtà siamo molto in tema
non di "per sdrammatizzare" ma sul SL e formati aperti sì. E quindi in
parte anche su Linux.

> veramente non vi capisco  :(
Beh io credo che le differenze in questo caso ci avvicinino. Siamo
diversi, forse usiamo metodi diversi, ma il fine è comune e, spero,
assolutamente nonviolento.
 
> La mia battuta non era nel senso di "scemo perche' non conosce
> alternative migliori". Se avessi voluto intendere questo avrei detto
> "ignorante" e non "scemo".
Forse vedo più ignorante, perché non conosce che scemo. Scemo è
spesso usato in senso dispregiativo e quindi è difficile vederlo in sesno
"positivo".
> Per me "scemo" non e' un insulto ma indica semplicemente qualcuno che
> agisce piu' o meno consapevolmente contro i suoi stessi interessi e a
> favore di chi cerca di ingannarlo.
Qui non ti seguo. Essere liberi non significa non avere regole. Avere regole
ovviamente, non significa adeguarsi a regole ingiuste, ma c'è modo e modo
di combattere per cambiarle.

> Pinocchio che va a seminare le sue monete d'oro nel campo dei miracoli
> e' "scemo", il gatto e la volpe che lo convincono a farlo sono "furbi".
> Per me questo non implica un giudizio negativo su Pinocchio ne'
> tantomeno uno positivo sul gatto e la volpe.
Pinocchio è un credulone, ma si muove non per il bene personale, non vuole
arricchirsi, ha sbagliato e vuole riparare, ma ahimé sceglie la strada che
gli sembra più semplice aiutato da chi gli sta intorno... come vedi si può
inserire in qualunque contesto, chi è pinocchio? chi il gatto e la volpe?
Se io dicessi a francesco di rispondere che sono in costa a sbagliare
e di arrabbiarsi, faccio il suo bene?

> Angelo Naselli wrote:
> > > Io continuerò a battermi per utilizzare formati aperti e lo farò
> formando, insegnando
> > > chi può fare la differenza domani,
> 
> Ottimo! Anch'io nel mio piccolo cerco di fare cosi'  :)
Vedi che possiamo essere vicini, pur agendo diversamente?
 
> E perche' pensi che le due cose non possano coesistere?
> La battaglia contro il formato doc mica me la sto inventando io adesso.
> Non mi dirai mica che non hai mai visto questa pagina?
> 
> http://www.gnu.org/philosophy/no-word-attachments.html
> 
> Pensi che RMS sia un Don Chisciotte destinato a non ottenere
> grandi risultati?
No, anche se a volte... ...scherzo. Credo che la situazione sia diversa.
Io scelgo una strada, la consiglio, la motivo... non la impongo.

> Per carita', sei padronissimo di pensare quello che vuoi, ma a me
> sembra un po' strano che chi pensa questo poi partecipi al GLUG ...
beh io sono ben contento che non tutti la pensino come me, fa parte della
democrazia. Ciò che ci accomuna è linux ed il software libero, se poi io non
costringo, ma invito a scegliere... beh sono diverso.

> Saro' io che non ho capito bene lo scopo del GLUG, ma mi immaginavo
Questo è il GLUG: http://genova.linux.it/Chi_siamo
non credo di esserne fuori per quanto detto ;)

> che almeno sui principi e sulle strategie migliori per attuarli ci
> fosse un minimo di consenso.  Mi sto rendendo conto che forse non e'
> cosi', e allora provo a stimolare un po' il dibattito ... :)
... ma devi rispondere allora :p
 
> Angelo Naselli wrote:
> > > Quindi rinunci a clienti perché loro usano word e tu no? Rinunci a
> lavorare perché
> > > tutti usano word e tu no? Non usi windows perché è male e sei in
> pace con la tua coscienza?
> 
> Ebbene si, ...  :)
non pensare che mi prostituisca, semplicemente, trovo compromessi.
Sapendo che una ditta vuole interfacce grafiche sotto windows, spingo
mono/gtk, e se posso faccio vedere che funziona anche su Linux... magari...
Ma non mi impunto per far arrabbiare il cliente, lui non cambierà idea in quel
modo ed io avrò perso un cliente. Anche lui ha bosogno di essere informato
e deve poter credere che la mia scelta sia quella giusta. Un cliente vecchio
se si fida ciecamente di me, non farà domande vorrà risultati, ma uno nuovo... 
e poi dipende, anche da come lavori... io non sono un privato che lavora per
se stesso, ma un dipendente di un'azienda, come dicevo non si può vivere
senza regole....

> Io sono coerente con le mie idee 
Anche io, perlomeno questa è la mia convinzione, così come per te è la tua :)

> Ma se fossi meno fortunato e non potessi permettermi il 
> lusso della coerenza preferirei essere uno di quelli che predicano 
> bene e razzolano male. Sempre meglio di chi predica pure male o non
> predica per niente.
Nah! questo non è coerente. Se non sei convinto perché ne parli se lo sei
agisci di conseguenza...

> > > Ripeto cosa facciamo ci armiamo e boicottiamo la costa? (mi sa
> 
> Certamente il problema non e' la Costa.
> La Costa non e' che una delle tante imprese che usano l'informatica
> "da scemi".  
Perché è più facile comprare uno stock di PC con win e word a bordo
già installati? Se il loro fornitore/IT di fiducia da loro quelle soluzioni
secondo me no.
> Semmai bisognerebbe aiutarli a rendersene conto.
Sì, ma non impuntandosi uno contro mille.
> Ma prima di aiutare la Costa, sarebbe bello aiutare la pubblica
> amministrazione, la scuola, la sanita' ecc., perche' dal buon
La "cosa" pubblica *deve* utilizzare formati aperti secodo me
è lì che bisogna fare di più, ma non come semplice cittadino, come
gruppi di cittadini. Uno che si lamenta se è fortunato è ascoltato.
N persone che si lamentano e propongono una soluzione, magari...

> Benissimo!
> Ma allora quando un giovane aspirante dipendente della Costa ti
> sottopone il problema, tu non rispondergli: "stai zitto e ingoia
> il rospo se vuoi lavorare".
Non l'ho detto in quel senso. Ma il concetto l'ho espresso in qualche
altra mail in questo thread. Che target ti poni? catechizzare o lavorare?
se catechizzi, devi anche immaginarti che alcuni semi al vento.... non
atechiscono... a volte però lo sai già a priori.

> Per essere coerente con i tuoi e i miei principi io gli direi:
> "si, hai ragione, sono una banda di scemi che non sanno usare gli
> strumenti informatici; quindi pensaci bene se vuoi proprio andare a
> lavorare li o no; rischi di perdere un sacco di tempo e di energie per
> cercare di insegnargli delle cose che loro non vorranno necessariamente
> imparare oppure di piegare la testa, dire sempre di si per portare a
> casa lo stipendio e ritrovarti ad odiare il tuo lavoro. E poi se e'
> questo quello che vuoi allora ingoia il rospo, altrimenti cercati un
> altro lavoro ...".
Non credo, dipende che mansioni avrò in quell'azienda? se io voglio fare il
barman su una nave, magari di word/OOo non me ne frega niente. Magari
al bar ai clienti parlo di OOo mentre loro bevono :D

> Puo' darsi che non serva a nulla, ma quando faccio discorsi di
> questo genere coi miei studenti io mi sento in pace con la mia
> coscienza e spero che loro valutino con maggior consapevolezza
> il destino a cui vanno incontro.
Concordo. 
<joke> Quindi tu insegni. Come insegnante non perdi clienti :p </joke>

> Allora proviamo a distinguere i due problemi.
> 
> Il problema della legalita'.
> Se scopro che il droghiere sotto casa usa word senza licenza io mi
> arrabbio poco: sara' anche illegale, ma la singola violazione del
> copyright non mi danneggia direttamente; magari gli dico che sta facendo
> una cosa illegale e che se gli dovesse arrivare un controllo della
> Finanza rischierebbe dei guai.
Sono assolutamente in disaccordo! perché:
1) il mio esempio si riferiva al fatto che una persona non compra un programma,
e mi costringe ad usare lo stesso programma. Io lo casso! Se avesse comprato
word e mi avesse mandato un doc, perché non ha/conosce alternative (lo so può stampare
in pdf, ma bisogna insegnargli come)... avrei fatto lo sforzo. Ma perché mi devo
adeguare ad una persona che mi costringe ad usare un formato chiuso 
usando illegalmente un programma?
2) Ciò che è illegale è illegale, si può discutere su "quanto sia illegale" o "quanto
sia giustamente/ingiustamente illegale", ma resta il fatto che lo sia.

> Se scopro che il droghiere non paga le 
> tasse io mi arrabbio molto di piu' e lo denuncio alla Finanza, perche'
> quello e' un comportamento egoista e antisociale che danneggia
> direttamente me e gli altri che di tasse ne devono pagare di piu'.
E' egoista tale e quale a chi usa un programma piratato, se io lavorassi
per un'azienda che fa quel sw, danneggerebbe me ed i miei colleghi.
(prendila con le dovute cautele, non sto filosofeggiando di come
un'azienda sia arrivata a quei livelli ovviamente...)
Chiaro se tutto fosse OpenSource non ci sarebbe questo problema,
ma se i sorgenti non fossero su Internet e fossi comunque condizionato
dal comprare il programma, potresti comunque fare danno ad avere i
sorgenti/binari avendo seguito una strada alternativa. La GPL è
sempre una licenza.
 
> Mi arrabbio semplicemente perche' preferirei vivere in un paese libero
> dove nessuno, tantomeno un'azienda (media o grande), mi possa imporre
> di fare cio' che non voglio fare.
Beh libertà non significa fere solo quello che si vuole fare. Se scavalchi
un muro per entrare in un giardino, probabilmente violerai la libertà di
altri. Al cinema paghi. etc. Se mi rubi la bicicletta hai fatto quello che
volevi tu, ma la mia bici?
 
> > > Mi piaci, ma dieci anni fa, avresti detto lo stesso?
> 
> Si  :)
> 
> Qui puoi trovare un esempio di quello che dicevo nel 1999:
>   http://www.disi.unige.it/person/ChiolaG/chiofree.html
ok un punto a tuo favore, mi documenterò sull'interlocutore la prox volta :)
(nah, non sarei stato spontaneo)

Angelo

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