Digest di glug, Volume 62, Numero 2

Giuliano italia1bpf@alice.it
Mer 2 Lug 2008 08:00:08 CEST


Fabio Ceinar ha scritto:
> ----- Original Message ----- 
> From: "Lutz!" <lutzmail@email.it>
> Subject: Re: Digest di glug, Volume 62, Numero 2
> 
> 
> [bla bla]
> Dal punto di vista tecnico la domanda è tutt'altro che banale e la
> riformulo in modo chiaro. Vorrei che si capisca che sto parlando di un
> ATTACCO a una rete LAN ethernet switchata, in cui non voglio fare "man
> in the middle" o spoofare indirizzi o generare traffico,  ma limitarmi
> allo sniffing e al port scanning per riuscire ad "uscire" e accedere a
> internet:
> 
> non vuoi generare traffico, ma vuoi fare port scanning....
> 
> 
> Sto accedendo a una rete LAN che NON conosco e per cui non ho modo di
> conoscere altre informazioni. Scopro con tecniche varie che nella rete
> esiste un Gateway perchè alcune macchine riescono ad "uscire", ad
> esempio il DNS di una macchina che escludo abbia altre interfacce di
> rete, risolve domini esterni.
> 
> Scusa il dubbio che sorge spontaneo.
> Io sono amministratore di una rete (ipoteticamente e anche di fatto)...se 
> non do accesso web a certe macchine forse è perchè queste macchine NON 
> devono accedere al web...o sbaglio ?
> Ci stai comunque chiedendo aiuto per qualcosa che palesemente non sei 
> autorizzato a fare.
> Se è una LAN con DNS verosimilmente ha + di un utente... chiedere agli altri 
> ??? (se neanche gli altri lo sanno l'ipotesi di 2 righe fa si rafforza)
> Senza contare che qualora trovassi il gateway potresti comunque non avere 
> autorizzazione ad uscire (firewall o access list).
> La questione "se ti beccano cosa succede" non la tocco neppure.
> Saluti
> Fabio 

Raffrontando il tono di questo replay con quello delle prime risposte 
constato, con piacere, che il tono, a forza di parlarne, sta diventando 
sempre più tecnico e meno aggressivo nei confronti delle intenzioni.
Però si precepisce sempre la profonda separazione pregiudiziale che 
intercorre tra chi pensa che l'informazione debba poter scorrere 
liberamente e chi pensa di doverla, in qualche modo, nascondere, 
offuscare, renderla inaccessibile a chi non ne sia degno.
Quando molti anni fa ho scoperto l'esistenza del "movimento" sono 
rimasto affascinato dalla tesi dell'apertura che questa filosofia (parlo 
dell'open source e delle libertà collegate) prevede.
Nella continua lotta tra il bene ed il male l'informazione viene 
paragonata alla luce e la sua assenza invece al buio.
Io avevo sempre, istintivamente, preferito la luce, ed in tarda età, mi 
sono travestito da pinguino.
Non che non fossi idealista anche prima, ma la riproposizione di un tema 
vecchio come il mondo in chiave moderna mi ha vinto.
Quindi ho voluto testimoniare la mia, di morale.
Senza inveire contro chi non la pensa come me continuo a pensare che 
l'apertura dell'informazione non possa fare che bene, a breve ed a lungo 
termine. Tutti quegli "open" di cui disseminiamo le nostre conferenze 
(dette talk perchè fa più figo) risulterebbero inutili se a monte ci 
fosse quella preclusione ideologica che talvolta viene evocata.
Questa è una lista di tecnici "open". Anche chi non riesce ancora a 
comportarsi formalmente "comme il faut" lo farà, prima o poi, se troverà 
risposte alle proprie domande. Il moralismo e la rigidità delle regole 
(con relativi sarcasmi inclusi) non aiutano ad aprire.
Comunque il problema proposto è stimolante e merita attenzione.
Gli impieghi possibili di questa informazione esulano dall'attenzione di 
chi vuole far circolare liberamente l'informazione e vengono risolti, 
qualche volta, nelle sedi competenti.
Continuo a seguire il thread. Sta diventando una discussione "vera".
Grazie per esistere!
Giuliano


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