[Gulli] Progetto per la citta' di livorno
Anubis Wolf
conan.edogawa.detective@gmail.com
Lun 14 Gen 2013 13:16:31 CET
In questo caso non dovrebbero avere allacciamenti alla linea
telefonica, sarebbero dei punti "stand alone".
Gli unici punti in cui ci sarebbe il bridge tra questa rete e internet
sarebbero delle strutture comunali pre-esistenti, e basta aggiungere
un altro di questi nodi alla rete, tramite un banale cavo ethernet, la
rete si auto-riconfigura dinamicamente in base ai nodi connessi.
Volendo si potrebbero sviluppare come "layer" per portalampada,
ovvero, delle strutture che integrano il sistema per intero (che e'
molto compatto, e sarebbe formato da
alimentatore/raspberry/sd/wi-fi/wimax/batteria), su un connettore da
lampada (maschio, da avvitare sul portalampada), e sopra lasciano
libero un connettore identico, ma in questo caso femmina, per la
lampadina, quindi, in pratica per montarlo si tratterebbe di fare la
stessa procedura di un normale cambio di lampadina. In questo modo,
tra l' altro, sarebbero nella parte del lampione di resina o vetro, e
non nel "palo", cosa che renderebbe inutile l' intero progetto visto
che le onde radio non passerebbero attraverso il metallo del palo
stesso.
Un altra possibilita' e' integrare il tutto in una scatola IP66 per
sistemi elettrici (abbastanza piccola, da 20X30 o 30X30 gia' andrebbe
bene) da agganciare ovunque si voglia (pali, edifici, tetti, ecc...)
con il coperchio trasparente, ovviamente previ permessi da parte del
comune e su proprieta' del comune.
In questo caso ogni nodo sarebbe completamente indipendente anche
dalla rete elettrica e si verrebbe a creare una rete di supporto,
completamente indipendente dalla normale rete internet e elettrica,
che sarebbe normalmente interconnessa con internet ma in caso di
emergenza puo' funzionare anche in maniera indipendente, anche dalla
fornitura elettrica (se fosse stata disponibile nelle zone dove ci
sono stati i terremoti, ad esempio, avrebbe potuto salvare delle vite,
in condizioni in cui la comunicazione tempestiva, e' vitale). In
questo caso il sistema sarebbe realizzato in modo differente, ovvero
batterie molto piu' grandi, che si ricaricano tramite sistemi
fotovoltaici integrati nella parte interna trasparente della scatola
IP66, raspberry/sd/wifi/wimax.
L' intera rete continuerebbe a esistere fin che ci sono almeno due
nodi che la compongono. In pratica sarebbe impossibile da abbattere se
non con un enorme EMP.
Poi non sarebbe male convincere il comune a mettere lampadine a LED
nel lampioni della citta' al posto di quelle attuali (non quelle
stradali al sodio), cosi' avrebbe ottimi risparmi e ottima
illuminazione, ma questa e' un' altra storia...
Il 14 gennaio 2013 12:19, Diego "Hornet2e" Banti <hornet2e@gmail.com>
ha scritto:
> Il giorno 13 gennaio 2013 11:55, neomatrix092@gmail.com
> <neomatrix092@gmail.com> ha scritto:
>>
>> L'idea senza dubbio è eccellente e carinissima.
>> Il mio commento da livornese: "L'ha bell'è fatto il comune di livorno"
>> ahah
>> P.S.: C'era un progetto di non so quanti anni fa proprio del comune per
>> fare una cosa molto più semplice, e cioè mettere il wifi libero e gratuito
>> in una piazza, ancora non s'è visto niente di niente e non se n'è neanche
>> più sentito parlare.
>> A.F.
>
>
> Purtroppo ha ragione Andrea, non si riesce a mettere il wifi in una piazza e
> nemmeno in un edificio come la C1, figuriamoci in tutti i lampioni della
> città...
> Cmq ti faccio i complimenti per l'idea, davvero originale e piena di
> potenziale!
>
> Ciao!
>
> --
> DHB
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