[ImoLUG] Lavorare in proprio o lavoro dipendente?

Alessandro alessandro.benati@gmail.com
Ven 14 Mar 2008 20:16:13 CET


Ciao Fabio,
beh.. anzitutto in bocca al lupo per tutto.
Poi, nella mia ormai quindicinale esperienza di lavoro (ahime!) le ho
proprio fatte tutte:
- consulente a P. IVA;
- dipendente;
- ditta individuale;
- società a responsabilità limitata
e ora di nuovo dipendente.

Come potrai intuire non sono diventato ricco, ma non importa.
Credo che quello che di dovrebbe guidare prima di tutto, è la tua attitudine
alla autonomia, piuttosto che alla subordinazione. Con ciò non voglio dire
che lavorare a P. IVA significhi libertà assoluta, perchè spesso, e io
stesso l'ho fatto per qualche periodo, si può lavorare continuativamente per
lo stesso datore di lavoro, ma emettere fattura a fine mese. Credo sia una
distorsione tutta italiana...

Inoltre la scelta dipende molto dalla tua attitudine a costruire. Se vuoi
fare il consulente assieme ai servizi devi costruirti un mondo di relazioni,
se vuoi fare l'imprenditore devi costruirti i prodotti, i servizi, i clienti
e tutto il resto, perchè nessuno ti insegna a farlo. Almeno non in una
scuola.
La curva di apprendimento, inoltre, è senz'altro più alta facendo il
consulente, devi sapere le cose perchè il cliente ti paga per quello, e
quindi sei costretto a imparare.

A me personalmente piace di più l'autonomia, ma come vedi sono costretto a
fare i conti con la realtà che offre l'economia e il mercato del lavoro
oggi.

Spero che queste considerazioni alla rinfusa ti possano servire e di nuovo,
in bocca al lupo!
Ciao

2008/3/14, Fabio Fabbri <fabio@llgp.org>:
>
> Salve
>
> Entro quest'anno dovrei laurearmi. Non sono ancora entrato nel mondo del
> lavoro, ma ogni tanto vengono richiesti i miei servigi informatici da
> varie persone: da semplice assistenza per un computer bloccato (e lì
> cerco di defilarmi, se non altro con la scusa "è da un po' che non uso
> windos, non ricordo come si fa :P"), a cose più complesse come creare un
> sito (immagino anche voi abbiate "problemi" simili).
>
> Per cui pensavo, secondo voi può convenire ad un informatico "mettersi
> in proprio", cioè farsi la partita iva ed emettere fattura come
> "consulente" o simile? Inoltre c'è una specie di corporazione/albo degli
> informatici, con le tariffe per i vari tipi di lavoro, se non altro per
> avere un'idea del giusto compenso per ogni compito? (temo di sapere la
> risposta, purtroppo nel medioevo non c'erano gli informatici e oggi in
> cui si cerca di smantellarle le corporazioni credo sia difficile crearne
> una nuova...)
>
> Oppure conviene cercare un lavoro dipendente, e defilarsi dalle
> richieste assurde dei lusers?
>
> Cosa ne pensate? Quali sono le vostre esperienze? Illuminatemi!
> Fabio Fabbri
>
> --
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>


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