[ImoLUG] Lavorare in proprio o lavoro dipendente?

Riccardo Govoni battlehorse@gmail.com
Gio 20 Mar 2008 00:34:41 CET


Il volume di if, branch condizionali e termini sintattici di un
linguaggio a me ignoto ( non vedo ne' public, ne' static, ne' void )
in questa mail e' tale che se provo a estrapolarlo al volume richiesto
quando si decide di fare sul serio, mi viene male ( oppure io sono
negato con l'imprenditoria ). E stiamo solo parlando della parte
burocratica, senza coinvolgere tutto il resto. E poi quando lo trovo
il tempo di scrivere codice ? :-)

Ma per il codice attivita' bastera' un CHAR(4) ?
/R.

2008/3/19 Alessandro <alessandro.benati@gmail.com>:
> Rispondo a Giancarlo e alle sue preziose informazioni aggiungendo le mie:
> - l'apertura della P.IVA è senz'altro obbligatoria, e si fa in poche ore
> (fila permettendo) ad un qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate (a
> Bologna ad esempio ce ne sono almeno 4).
>  In tale sede è necessario scegliere il famoso codice di attività, e qui
> entra in campo o un commercialista scaltro o un amico fidato. Infatti è
> opportuno scegliere un codice che non sia soggetto ai famigerati Studi di
> Settore, che sono un viaggio psichedelico che si è inventato lo Stato, per
> determinare se sei CONGRUO o meno (in sostanza ti dice lui, lo Stato, quanto
> devi spendere, in cosa ecc...)
>  - l'iscrizione alla Camera di Commercio non è obbligatoria, anzi la
> sconsiglio caldamente, se non si ha intenzione di aprire un'attività a
> carattere d'impresa, o commerciale, cosa che comunque andrebbe decisa prima
> di aprire la P. IVA, sempre per la determinazione del famoso codice di
> attività. In questo caso, però, prima di tale iscrizione, va data denuncia
> all'Ufficio delle attività Produttive del vostro Comune, o quello
> (inter)Provinciale se nel vostro Comune non ce n'è uno.
>  - idem come sopra per l'INPS, a meno che dal 2006 (anno in cui ho chiuso la
> gloriosa IBIS di A. Benati) non abbiano esteso l'iscrizione anche ai
> semplici consulenti con P. Questi ultimi sono dovrebbero) essere assogettati
> solo al 12% che confluisce in una fantomatica "Gestione Separata". Io stesso
> ho versato dal 1996 mi sembra (anno in cui è stata istituita) soldi che
> credo non vedrò più, fino a quando ho trasformato la P. IVA in Ditta
> Individuale.
>  In sostanza il meccanismo è semplice: il consulente si rivale sul cliente
> del 4% del totale imponibile di fattura (es fatturo 1000€ + IVA, quindi
> chiedo ulteriori 40€) e a fine anno si calcola il dovuto sulla base del
> reddito (se non erro) e si conguaglia di tasca propria con l'8% mancante.
>
> Concordo che non è semplice e di sicuro ci vuole almeno 1 mese (silenzio
> assenso dell'ufficio delle attività produttive) e tanto tempo sprecato in
> uffici pubblici.
>
> Non sono aggiornato su  nuove semplificazioni, tranne quella del forfettone,
> a cui ha aderito mia moglie, ma non so se conviene davvero quando poi hai un
> bel giro di attività.
>
> Non concordo sul supporto morale, che personalmente non ho ricevuto né
> dall'Ufficio attività Produttive di San Giorgio di Piano, né da quello di
> Bologna, che sono gli unici con cui ho avuto a che fare.
>
> Good Luck e Buona Pasqua a tutti!
>  Alessandro
>
> --
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