[ImoLUG] un'ombra ben presto sarai (era: Volantino LinuxDay 2008 Imola 8 Novembre

Riccardo Govoni ☢ battlehorse@gmail.com
Lun 3 Nov 2008 03:00:54 CET


hmmm, ni.

Nessuno mette in dubbio che le tecnologie informatiche in generale, e
il loro utilizzo nel mondo ICT in particolare, aiutino a superare le
barriere di tempo / spazio / pregiudizi razziali o di qualsivoglia
altro genere ed aiutino a far emergere il proprio pensiero piuttosto
che la propria esteriorita' fisica.

Questo e' il suo bello e la sua forza. Avrei imparato l' 1% di quello
che ho imparato, forse meno, se fossi stato vincolato ad avere
incontri "di persona" con tutti coloro di cui leggo libri / blog /
post / articoli etc ...

Ciononostante, rimango convinto che il gusto della chiaccherata
diretta, dello scambio di idee faccia a faccia ed, in generale, del
ritrovo tra persone come forma di scambio di conoscenze, abbia ancora
un plus non trascurabile che lo rende preferibile alla videoconf, ove
possibile. Specialmente in eventi divulgativi quali il Linux Day.

O almeno questa e' l'idea che mi sono fatto dopo piu' di un anno di
videoconferenze quotidiane, teleconferenze, chat, mail, irc, vnc, pair
programming, il tutto cross-continente e cross-culture. Non e' che non
funzioni, e' solo che non funziona bene quanto l'essere fisicamente
assieme di fronte ad una lavagna.

Del resto sono convinto che se il Linux Day lo proponevamo come
webinar 100% online con speech via video etc ... avremmo avuto una
partecipazione pressoche' inesistente. Il fattore umano non e'
trascurabile. Ovvio che se comunque si registra tutto per futura
consultazione, anche meglio.

La velocita' con cui si possono scambiare opinioni e le ramificazioni
con cui si riescono a dibattere sono in alcuni casi molto migliori che
non con le alternative che le attuali tecnologie offrono. Ed il
fattore prettamente materiale non e' sempre cosi' superfluo. Ho
imparato di piu' su come aiutare persone affette da cecita'
lavorandoci fisicamente a fianco per 1 ora piuttosto che tutto il
tempo dedicato a leggermi le specifiche WAI-ARIA.

Non vedere una persona forse è meglio che mangiare assieme a una
persona che si detesta, ma mangiarci assieme e scoprire che la
detestaggine era solo frutto del fatto che via mail ci si parla sempre
a spiccioli, e' anche meglio.

Ci si vede a pranzo,
/R.

On Sun, Nov 2, 2008 at 8:36 PM, antonino <antonino.attanasio@tin.it> wrote:
> CUT
>> Circa registrare l'intervento, ci puo' anche stare, ma secondo me fa
>> un po' triste. In fondo si va al linux day per vedere delle persone e
>> per parlarci di persona, no? Se vado ad una conferenza e mi trovo a
>> guardare dei video, piuttosto me li guardo sul divano di casa ...
>> /R.
>
> vedere e parlare "di persona" è solo un pregiudizio. E un limite. Il bello
> dell'ICT è l'abolizione del tempo e dello spazio, l'eliminazione delle
> categorie tradizionali di forza fisica, sesso, età, culture specifiche ... a
> favore della persona "in sé".
>
> Secondo me un approccio "materiale" all'ICT non è corretto. Chiaro che con
> l'ICT non si tromba per dirla chiaramente e brutalmente. Ma se lo scopo non
> è quello, allora il "di persona" non serve più. È la comunione di spirito
> che conta. Non vedere una persona forse è meglio che mangiare assieme a una
> persona che si detesta penso ...
>
> antonino
>
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