[ImoLUG] Why Linux Sucks (Less Than Before) [LFNW 2011]
Paolo Proni
paoloproni@gmail.com
Sab 27 Ago 2011 20:22:28 CEST
> Ma gli altri hanno drogato il mercato imponendo de facto uno standard
> che non esiste semplicemente perchè per essere standard deve essere
> condiviso.Se accetto il tuo modo di ragionare do ragione a M$ e torto
> all'opensource.
Infatti lo standard è "de facto" a seguito della diffusione,
altrimenti si parla di standard "de jure".
Microsoft, che a me non piace, ha la forza di chi propone partendo da
uno standard de facto.
> Questa è una solenne balla: qualsiasi distro linux ha dei files di
> configurazione accessibili, tramite i quali configurare la distro
> stessa. mi sa che sei stato troppo viziato dalle interfacce grafiche di
> M$ :-)
Forse non sono stato chiaro. Nella mia attività di consulente,
suggerisco quasi sempre Linux.
Ho lavorato su server per un'azienda che produce moto e per altre
realità più piccole nel nord Italia, quindi i file di configurazione
erano il mio pane.
Il problema è che è un dato di fatto, che le differenze tra le
distribuzioni e il supporto discutibile dei produttori di driver,
molto spesso costringe a tempi di intervento più lunghi rispetto a
quanto sono abituati con windows.
Mi giustifico parlando di possibilità di tuning impossibili con le
piattaforme commerciali, però ti dico che ho avuto a che fare con
persone, anche del settore, che mi replicavano che a loro
interessavano di più i tempi di intervento.
Ti faccio un esempio: se per installare un driver devo ricorrere a
configurazioni e compilazioni, che su windows non servono, io non sono
più competitivo con i tempi di intervento, rispetto ad un concorrente
che propone windows o mac. Il problema di competitività riguarda chi
ci lavora, non il sistema.
>> E' importante, secondo me, avere uno standard più rigido, ma COMUNE,
>> oltre al quale le varie distribuzioni possano proporre le proprie
>> estensioni.
>>
>> Non per criticare Gesù, ma mica tutti possono vivere moltiplicando
>> pani e pesci :-)
> No, ma per vivere si deve scegliere da che parte stare: non si può avere
> la botte piena e la moglie ubriaca. Se ti piace, questo è linux, bellezza!
E' un'opinione che rispetto, ma non condivido, nel senso che non sono bello :-)
Ho scelto l' Open Source, però ne ho pagato lo scotto.
Professionalmente oggi Linux è una scelta che richiede coraggio,
proprio perché le varie distribuzioni non fanno seriamente fronte
comune e da sole non bastano per diffondere Linux, ci vogliono
indipendent software vendors e integratori di sistema che lo
diffondano, però queste differenze e litigate tra comari fanno male a
chi come tu ed io, vorremmo vedere ancora più successo per il
pinguino.
Vedi, la maggior parte delle aziende non è paragonabile come
dimensioni a una Borsa o a una banca, dove in effetti Linux è arrivato
come concorrente, bada non a discapito di windows, bensì degli Unix
commerciali. Non voglio che Linux diventi un sistema per geek
affezionati. Oggi pare che il successo maggiore sia sui telefoni, dove
lo sviluppo è governato da una multinazionale !
Concludendo, la mia non voleva essere una critica ad un sistema che io
uso nel mio lavoro dalla RedHat 5.3, cioé da un po' di anni fa... è
solo lo sfogo di chi vede una comunità troppo divisa, a discapito di
chi continua a credere nel modello aperto.
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Paolo Proni
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