[jobmarket] Riprendo le mie considerazioni sull'associazione dicategoira ed il resto...

Marco Ermini markoer@usa.net
Gio 18 Mar 2004 16:15:08 CET


Il giorno 18/mar/04, alle 16:02, Manuele Rampazzo ha scritto:

>> un'associazione di categoria "informatici" che però sia divisa in
>> DIPARTIMENTI( SysAdmin,DB Admin, programmatori, Web
>> designer, ecc ) tale che ogni sezione abbia un proprio "consiglio
>> direttivo", i cui delegati formano poi la "Direzione Generale"
>> dell'associazione.
>
> Secondo me può risultare più conveniente la strada della cooperazione
> lavorativa tra informatici: che 'sta collaborazione poi si esplichi in
> "semplici" studi associati oppure in società cooperative si può 
> discutere.

Io non vedo la necessità né di studi associati né tanto meno di 
cooperative. Ricordo che le cooperative sono delle società riconosciute 
come imprese dal codice civile. Non stiamo discutendo di formare una 
impresa, ma una associazione di categoria. Tanto per essere chiari...



> In ogni caso l'obiettivo sarebbe quello di rendere un po' più robuste e
> coperte le spalle del lavoratore forzatamente autonomo, specie quando 
> non
> possiede i 20 anni d'esperienza di altri e non può ambire agli 
> introiti di
> certi professionisti del settore.
>
> Penso invece che la strada della definizione delle tariffe minime, 
> tramite
> una qualche associazione di lavoratori, sia poco perseguibile, in 
> quanto
> 'ste tariffe minime verrebbero velocemente disattese...

Secondo me devi necessariamente correre il rischio di definirle, 
altrimenti a cosa serve una associazione del genere? il professionista 
anche solo con un minimo di anni di esperienza sa già vendersi sul 
mercato, a lui l'associazione serve unicamente nei momenti di "magra" 
per garantirsi il minimo, ma altrimenti non ha problemi a trovare degli 
incarichi, e spesso anche pochi problemi a spostarsi.

Sta a noi non farle disattendere: una associazione forte è quella che 
raccoglie il maggior numero di iscritti e che fornisce delle garanzie 
professionali al datore di lavoro; gli iscritti devono essere 
preferibili ai non iscritti, tanto da costringere i datori di lavoro a 
rispettare le tariffe.



> Se poi le collaborazioni inizieranno a... collaborare tra di loro (una
> specie di lega di cooperative per dire), tanto meglio.

Non ho capito di quali cooperative stai parlando.


ciao
-- 
Marco Ermini
http://www.markoer.org - ICQ 50825709/Yahoo! msg "markoer73"
Dubium sapientiae initium. (Descartes)
« This message is for the designated recipient only and may contain
privileged or confidential information. If you have received it in
error, please notify the sender immediately and delete the original.
Any other use of the email by you is prohibited. »




Maggiori informazioni sulla lista Jobmarket