[jobmarket] Riprendo le mie considerazioni
sull'associazionedicategoira ed il resto...
Marco Ermini
markoer@usa.net
Gio 18 Mar 2004 16:40:12 CET
Il giorno 18/mar/04, alle 16:32, Manuele Rampazzo ha scritto:
> Infatti nemmeno io parlo di creare un'impresa, in quanto non è qui che
> l'impresa (cooperativa, ad esempio) si deve creare.
Ok quindi NON vuoi creare una cooperativa. Poi però dici:
[...]
> ritengo più efficiente una tutela "attiva" tramite la
> cooperazione, nel senso di "impresa", tra lavoratori.
[...]
In quali forme la vorresti auspicare questa cooperazione?
Magari è solo un problema di terminologia e stiamo dicendo la stessa
cosa.
> Ho espresso molto
> semplicemente, tanto per essere chiari, la mia forte perplessità sul
> potere di tutelare realmente i lavoratori da parte di queste
> associazioni,
Noi non dobbiamo creare "queste" associazioni, noi dobbiamo creare la
"nostra" associazione.
Ripeto, dei modelli esistono, come l'associazione delle agenzie
immobiliari.
> S'è parlato di "muro del pianto"... questo metodo attivo è l'esatto
> opposto.
>
> Considera che ci sono migliaia di lavoratori informatici "vittime" di
> body
> rental e simili - e non è detto che un informatico molto "skillato"
> (pessimo termine in italinglish) non possa finir dentro quei
> meccanismi -,
> un ottimo obiettivo sociale può essere quello di togliere una parte di
> questi lavoratori sottopagati da quelle situazioni di sfruttamento e
> precarietà.
[...]
> Non a molto, infatti non credo serva un'associazione del genere per
> aiutare i lavoratori informatici, mentre ritengo più utili altre
> strade,
> più "attive", quali la cooperazione tra lavoratori.
Bene ma come fare?
>>> Se poi le collaborazioni inizieranno a... collaborare tra di loro
>>> (una
>>> specie di lega di cooperative per dire), tanto meglio.
>> Non ho capito di quali cooperative stai parlando.
>
> È piuttosto chiaro: quelle scritte all'inizio della mail.
Beh non è chiaro affatto... devi esserlo molto di più! soprattutto se
hai delle idee concrete, esprimile...
> Una qualche "associazione di categoria", non a fine di lucro, può
> essere
> invece molto comoda per dei servizi generici (un "portale dei
> lavoratori
> informatico", ad esempio), ma, ripeto, non è attraverso questa strada
> che
> si tuteleranno i lavoratori.
Secondo me è anche attraverso questo che li tuteli. Almeno finché non
ci dici cosa sarebbero concretamente queste "associazioni di
lavoratori" perché io non ne ho mai sentito parlare: conosco solo le
associazioni di categoria, gli ordini professionali ed i sindacati,
tutte e tre ottime cose, ma per adesso abbiamo solo la prima
realisticamente abbordabile.
ciao
--
Marco Ermini
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Dubium sapientiae initium. (Descartes)
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