[jobmarket] Perchè associarsi....

Federico Di Gregorio fog@debian.org
Lun 22 Mar 2004 11:06:15 CET


Scavenging the mail folder uncovered Christian Tomassetti's letter:
> 1 -  reputo che l'aver studiato e lavorato nel settore per anni mi dia
> diritto a qualcosa di più di un contratto da metalmeccanico o commerciale
> (iniziativa per un contratto nazionale lavoratori informatici?)

Qui io sono d'accordissimo anche perché il lavoro "informatico" ha una
caratteristica che lo differenzia abbastanza: le competenze variano
tantissimo. Ovviamente come tenere conto della cosa in un contratto
nazionale è un problema tutto da discutere.

> 2 - se non si cerca di uniformare il mercato e relativi prezzi con una sorta
> di tariffario base da cui prendere spunto per le varie offerte, si
> rischia il dumping del mercato. Attualmente molti iniziano a lavorare nel
> mercato informatico e molti altri arriveranno, e vi dico che arriveranno,
> dai paesi dell'est Europa. Se penso al mio amico pagato 500 euro al mese
> senza ferie o permessi per essere in teoria junior ma in pratica vice-capo
> di un progetto che coinvolge centinaia di migliaia di euro comincio a
> pensare...Già qualche volta mi sono sentito rispondere che in Libano i
> programmatori costano un quinto che in Italia. Direi all'azienda in
> questione che vada pure in Libano.

E' il problema che stanno avendo gli americani con i programmatori indiani.
Solo che la è peggio perché le aziende americane fanno outsourcing verso
l'india. Purtroppo fintanto che ci saranno persone che accettano di lavorare
sottopagate il problema resterà (ovviamente non li critico, io farei lo
stesso se avessi bisogno di soldi per vivere e non trovassi altro lavoro).

> 3 - In Italia si sta delineando una forte aggregazione dei poteri forti
> contro i poteri deboli, ed io come informatico non mi sento difeso da
> nessuna autorità rispetto al potere delle aziende.  Ma perchè nessuno dice
> mai al notaio che è un ladro e fa i soldi facendosi strapagare 15-30 minuti
> di lavoro e se invece si chiedono 300 euro (lordi) per un giorno di lavoro
> sembra che si stia rubando il pane ai bambini ?

A costo di farmi bastonare dall'ermini te lo spiego: i notai sono una bella
casta medievale, quasi come gli ingenieri. Il numero di notai viene tenuto
artificialmente basso, in modo da poter fare prezzi arbitrariamente alti. E'
una cosa che puoi fare solo con l'aiuto di qualcuno molto interessato in
parlamento.

> 4 - Formazione. Ci sono aziende che ti tengono per anni senza fare il minimo
> di formazione, quindi o ti svegli o ti svegli, e se poi diventi "obsoleto"?
> Salutano te ed accolgono volentieri il neo giovane ultra-imper temporaneo
> con contratto di formazione^3
> Ma quanti di voi conoscono programmatori con contratto di formazione che
> ricevono veramente formazione?

Problema reale. Qualcuno sa come viene risolto negli altri campi? Potrebbe
essere un inizio.

> Quindi alla luce di queste considerazioni ben venga un'associazione o
> chiamiamola pure gilda il cui scopo sia di: promuovewre a livello nazionale
> la realizzazione del contratto informatici, dia un indirizzo delle tariffe
> di mercato, si occupi di intervenire come supporto al lavoratore (dipendente
> e non) nel caso di controversie, etc.etc.
> 
> Naturalmente nessuno è obbligato a partecipare, specie se reputa moderno
> pagare più o meno 1000 euro netti al mese un programmatore junior, un
> netturbino prende in media 1100 euro netti al mese, fate voi....

Un netturbino (anche solo per gli orari) fa un lavoro decisamente peggiore
di un programmatore che lavora 8 ore al giorno con lettura della posta,
cazzeggio e pause caffé a volontà.  Se poi ti riferivi alla mia mail in
specifico, leggila bene, sopratutto la parte che riguarda i premi sul
fatturato.

Per finire, non ho mai detto di essere contro l'associazione, ma vedo dei
problemi reali e credo sia corretto affrontarli prima di partire lancia in
resta come cavallieri in armatura.

federico

-- 
Federico Di Gregorio
Debian GNU/Linux Developer & Italian Press Contact        fog@debian.org
  Those who do not study Lisp are doomed to reimplement it. Poorly.
                                     -- from Karl M. Hegbloom .signature


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