[jobmarket] Della precarietà

Paolo Marchiori paolo@marchiori.net
Sab 7 Maggio 2005 16:58:41 CEST


zarrelli@linux.it, Sat, May 07, 2005 at 11:56:46AM +0200:
> In questo lavoro conta fin troppo l'esperienza. Quando ti trovi di fronte
> a un'architettura che non funziona e, logicamente, non si riesce a

Alt. Chiediti perché l'architettura non funziona.

> percorre tutti i server e i sysadmin. E, così, per un sesto senso (la
> chiamiamo esperienza?), riconnetti tutte le cause ed effetti, intessi

> I bit sono bit, ma a volte fanno il bot. E non si sa perché.

Se non si sa perché è perché si fanno le cose "a c^Hnaso".

> Acc...io sono laureato in Filosofia a indirizzo teorico. Valgono nel conto
> i miei esami
> Logica I
> Logica II

Possono valere per la progettazione della struttura di un programma, ma non
per l'ottimizzazione, il capacity planning, etc. Secondo te che differenza
c'è fra:
mysql db -e "SELECT * FROM tabella" | grep stringadacercare
e
mysql db -e "SELECT * FROM tabella WHERE campo='stringadacercare'"
? :)

> Ripeto, conta fin troppo l'esperienza. Quando 12 anni fa il mio allora

Sia chiaro che in tutta questa discussione io non sto assolutamente negando
il valore dell'esperienza; ma sto portando il discorso su un piano
qualitativo: c'è esperienza ed esperienza insomma! e soprattutto, qualunque
esperienza se non è supportata da basi e fondamenti vale molto poco
rispetto a chi queste basi e questi fondamenti li ha, perché l'esperienza
si acquisisce - mentre le basi ed i fondamenti sono molto più difficili da
radicare sotto ad un'esperienza incrostata.

> internet su ISDN ai db remoti per fare un po' di amministrazione. Ehi,
> funzionava. A dire il vero, il capo stava attonito a osservare il codice,
[...]
> quindi a oggetti. Batti e ribatti, è uscito un codice pulito ed
> efficiente. E ricordo ancora oggi la lezione :) Eh, bei tempi rustici.

Quindi il codice funzionava, ma era estremamente fragile. Ti è mai venuto
da pensare che se avessi avuto i fondamenti teorici della "buona
programmazione" avresti scritto codice efficiente e pulito da subito? ti
sei mai chiesto quanto avreste risparmiato in tempo e fatica e quindi in
soldi e qualità della vita?
Per carità, hai "fatto esperienza", ma sulla pelle del committente e a
furia di "battere e ribattere". Hai detto bene: tempi rustici.

> Bah, io incontro laureati in filosofia coglioni. Mah.

Non sto parlando di coglioneria, sto parlando di cultura. Le due cose sono
totalmente distinte, basta accendere la TV, leggere un giornale o un libro.

> Quella non è impreparazione, bensì strategia commerciale. Come ben saprai,
> non sempre il prodotto migliore a imporsi, ma quello meglio venduto. E
> nessuno, finora, ha saputo vendere meglio di Microsoft.

Non parlo dell'ambiente di sviluppo, ma dell'applicazione finale: ci sono
anche pessime applicazioni scritte in C su GNU e lavori eccellenti in MSVC.
Esistono certamente IT manager che comprano applicazioni a scatola chiusa e 
si ritrovano con paterecchi inefficienti, ma non ne ho conosciuto nemmeno
uno che, ripetendo questo errore, abbia conservato il posto; ho conosciuto
invece diverse società di software che perseguendo un sistema di sviluppo
inevitabilmente votato all'inefficienza si sono ritrovate a gambe all'aria
molto più rapidamente di quanto credessero...

p.
-- 
pbm - "oh this rain it will continue till the morning as I'm listening
    -  to the bells of the cathedral - I am thinking of your voice"
                                            (Suzanne Vega - "Tom's Diner")


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