[ld-idee] Alternative a Telegram [Was: bootstrap Linux Day 2021]

Enrico Bassetti enrico.bassetti@netsplit.it
Lun 3 Maggio 2021 16:16:20 CEST


On Mon, 3 May 2021 15:57:39 +0200
"Daniele \"Mte90\" Scasciafratte" <mte90net@gmail.com> wrote:
> Ciao Enrico, il mio commento su Telegram era generale anche per un
> altra menzione che ho visto in una altra email in ML. Per chiarire un
> po' il punto sulla questione strumenti, non era riferita a te.

Ok

> Sulla questione Matrix, sì fa da bridge (era nato per quello
> inizialmente, come connettore di più servizi). Il problema che
> configurarlo per gli utenti è difficile (non parlo lato
> sistemistico), lo è perfino per me che sono un programmatore.

Io quando ho aperto un account su Matrix ho soltanto dovuto scegliere
un server, un nickname e una password. Credo, ma non ne sono sicuro,
indicare un indirizzo e-mail. Qual è la complessità che hai incontrato?

> Discourse è centralizzato e un forum, ci sono discussioni per il
> supporto al fediverso ma non si è arrivato a niente. Sulla questione
> che non parla in altri sistemi parliamo di feed RSS, perché ci sono
> come i Webhook e le Rest API.

RSS e Webook non sono strumenti con cui si può costruire un sistema
federato e/o distribuito. Quindi rimane un sistema non
federato/federabile.

> Se parliamo di mandare email per quello
> che sò di Mailman nella mia ignoranza serve un account su un server
> anche li, di solito ci sono solo dei mirror web.

Ci sono delle differenze, ma per amor di conversazione ignoriamole:
ripeto, se si voleva fare un passo in avanti, si è fatto un passo nella
direzione sbagliata. Un'evoluzione FOSS, privacy-friendly e distribuita
di un sistema come mailman non è una piattaforma web su un server solo.
Altrimenti è uguale a mailman, con l'aggiunta di JavaScript.

> Se vogliamo una
> soluzione non centralizzata (non per le chat) l'unica è Mastodon ma
> per queste cose non va bene per niente.

La posta elettronica è un meccanismo federato. Meccanismi che
implementano ActivityPub ce ne sono diversi (Diaspora*?).

Ma soprattutto, la cosa che mi domando è: qualcuno ha verificato se il
problema è il mezzo tecnico? Cioè, sta cambiando la piattaforma perché
piace, o perché qualcuno ha dimostrato che così otteniamo maggiore
visibilità?
(a costo di spargere le persone tra N piattaforme che non comunicano)

Enrico


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