ORGANIZZAZIONE (era: Proposta da ILS: LinuxDay)

Christian Surchi csurchi@mclink.it
Sat, 8 Sep 2001 14:05:01 +0200


On Sat, Sep 08, 2001 at 01:57:17PM +0200, Michel 'ZioBudda' Morelli wrote:
> >Sendmail e Apache non li hai mai sentiti nominare, solo per fare un paio
> >di esempi?
> 
> Si certo. QMAIL tu lo hai mai sentito nominare? Giusto per rimanere sul
> tuo tono. Peccato che il punto rimane lo stesso: senza grosse ditte come
> IBM, Oracle e HP (solo per citarne 3) qui in italia linux lo conoscevamo
> in 3.

Qmail? Il paragone non regge, sendmail ha una storia ben diversa da quella di qmail.
E soprattutto ha una diffusione ben diversa da tantissimi anni ormai. Le stime dicono
che l'80% della posta elettronica passa attraverso sendmail su internet e non credo
che qmail si possa nemmeno paragonare a questa situazione. E vale lo stesso discorso
per i "liberi" postfix, exim,...

Per quanto riguarda poi qmail e le ditte, mi faresti un piacere se spiegassi nei
dettagli questa tua tesi. Se poi fosse anche vero, non capisco dove tu voglia andare
a parare. Sendmail non ha avuto bisogno di pressioni come quelle a cui accenni te per
diventare uno standard. 
 
> > Si tratta di software libero, non strettamente legato a
> >Linux, tra le altre cose. :)
> 
> E quindi? Sai non riesco a trovare il filo logico tra quello che hai
> riportato della mia mail e quello che hai appena scritto.

Se non vuoi capire quello che intendo dire, e' perche', appunto NON VUOI. 
Sto dicendo che ci sono programmi che sono diventati cosi' diffusi perche' liberi e
non perche' girano su linux e basta.

> PS: Giuro che la signature sotto e' casuale. Meno male che l'ho letta,
> altrimenti manco mettevo questo PS (nel senso che non le leggo mai).
...
> --
> Meglio stare zitti dando l'impressione di essere stupidi,
> che parlare togliendo ogni dubbio.

Lo dici per esperienza personale?

-- 
Christian Surchi   |   csurchi@debian.org   |   christian@firenze.linux.it    
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As Will Rogers would have said, "There is no such things as a free variable."